I primi congressi gastronomici del 2018. Gennaio con Care’s, Madrid Fusion, Meet in Cucina

3 Gen 2018, 09:30 | a cura di

Si apre già alla metà di gennaio il carosello dei congressi riservati agli addetti ai lavori, per fare il punto sul presente e il futuro della cucina, riflettere sulle urgenze e sulle potenzialità della ristorazione, anche quando si tratta di fare del bene. Partenza in Alta Badia, con gli chef etici di Care’s. Poi la XVI edizione di Madrid Fusion, e l’orgoglio abruzzese di Meet in Cucina. 


Care’s 2018

Sostenibilità, territorio, cucina del futuro. Procedono su binari paralleli, ma complementari, i lavori che animeranno i primi congressi gastronomici del 2018, in un mese di gennaio ricco di appuntamenti per chef e addetti ai lavori. Si comincia in Italia, su al Nord, tra le montagne dell’Alta Badia, con la reunion ormai abituale tra cuochi etici, sotto l’egida di Care’s, che dal 14 al 17 gennaio celebra la sua terza edizione alpina (la prima al mare, nel 2017, è stata ospite dell’isola di Salina). L’obiettivo è sempre lo stesso: condividere esperienze virtuose che raccontino la quotidianità di cuochi e cucine impegnati a migliorare il mondo, finanche con piccole accortezze che fanno bene a tutta la comunità, e contribuiscono alla salvaguardia del pianeta. Quest’anno, il congresso ideato da Norbert Niederkofler e Paolo Ferretti si concentra sul tema dello spreco alimentare e allarga l’orizzonte al mondo dell’industria alimentare, coinvolgendo nel dibattito attori del calibro di Oscar Farinetti, Stefania Lallai (Costa Crociere) e Lara Gilmore, impegnata con suo marito Massimo Bottura e sostenere le azioni di Food for Soul.

Contro lo spreco alimentare

Ognuno porterà sul palco la propria esperienza nella lotta allo spreco alimentare, a confronto con un nutrito gruppo di chef – 35 da 14 Paesi diversi - in arrivo da tutto il mondo. Tra le presenze più significative, per l’impegno che ogni giorno prestano alla causa solidale, la chef colombiana Leonor Espinosa, fondatrice dell’associazione Funleo, che nel 2017 l’ha portata ad aggiudicarsi il premio del Basque Culinary Center. Sempre dal Sudamerica, il più celebre esponente della cucina nikkei peruviana, Mistuharu Tsumura, patron di Maido a Lima. E poi gli abituee Vladimir Mukhin e Jock Zonfrillo, Matt Orlando e James McMahon, Tomaz Kavcic dalla Slovenia e i twins russi Ivan & Sergei. Dall’Italia Lorenzo Cogo, Riccardo Camanini, Antonia Klugmann, Oliver Piras, Pino Cuttaia. L’immancabile spalla Giancarlo Morelli. Un parterre d’eccellenza che animerà masterclass, cene di gala e feste gourmet in quota, ospiti dei rifugi altoatesini. Ma il fulcro della manifestazione restano i talk: sul palco di La Villa si parlerà di sistemi alimentari e agricoli – a confronto Oscar Farinetti e il modello Fico con il piccolo agricoltore locale Harald Gasser – di valorizzazione degli scarti e riciclo sostenibile, di distribuzione efficace delle eccedenze, con il coinvolgimento del Banco Alimentare.

 

Madrid Fusion. Quarta generazione

Qualche giorno più tardi, dal 22 al 24 gennaio, si vola in Spagna, per Madrid Fusion 2018, sedicesima edizione del congresso gastronomico ospitato dalla capitale iberica. Quarta generazione è il tema dei lavori di quest’anno, coloro che possiedono il futuro, i giovani chef “ribelli e anticonformisti”, i protagonisti chiamati a raccontarsi sul palco. Tra loro i cuochi che stanno rivoluzionando la ristorazione di Lisbona, e, dal Giappone, uno chef fuori dagli schemi come Zaiyu Hasegawa, patron del ristorante Den. Ma si parlerà anche di rivoluzione tecnologica con Quique Dacosta, di impegno sociale e copyright in cucina; di “vanguardia liquida” con Diego Guerrero e Ricard Camarena, di intelligenza artificiale, di riutilizzo degli scarti con Andoni Luis Aduriz, Eneko Atxa, Alexandre Couillon. Nazione ospite il Giappone, città sotto i riflettori San Pietroburgo, Tel Aviv, Berlino e Lisbona. Per Saborea Espana, nella sala complementare dedicata alle espressioni regionali della cucina d’autore spagnola, attesi moltissimi protagonisti della scena gastronomica nazionale. Assenti dal cartellone l’Italia e i suoi chef.

 

Meet in Cucina. Abruzzo

Il 29 gennaio, invece, si torna in Italia, nell’Abruzzo di Meet in Cucina, che dopo la trasferta marchigiana dell’autunno scorso ricomincia da dove tutto è iniziato. L’appuntamento, per un’intensa giornata di lavori coordinata dal giornalista Massimo Di Cintio, è ancora una volta a Chieti, presso la Camera di Commercio. In platea cuochi, imprenditori della ristorazione e addetti ai lavori che vogliono fare squadra sul territorio, seguendo l’esempio di chi ce l’ha fatto (in passato, sul palco, anche Niko Romito). Un’occasione per stimolare l’aggiornamento professionale condividendo buone idee e buone pratiche, e insieme accendere l’interesse sul sistema della ristorazione regionale. Formula rivelatasi vincente anno dopo anno, che nel 2018, dopo la quarta edizione abruzzese, replicherà in altre due regioni.

 

a cura di Livia Montagnoli

Foto di Daniel Tochterle

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