Il 2014 si chiuderà in positivo per tre aziende su quattro. Lo dice uno studio di Banca Mps. Quasi il 78% prevede un aumento dell’export ma più verso i mercati tradizionali

8 Ago 2014, 12:00 | a cura di
Chiusura col segno + per la maggior parte delle aziende vitivinicole, con l'export che gioca un ruolo sempre più determinante. Questa la previsione della Banca Mps.

C’è ottimismo tra le imprese del settore italiano del vino per questo 2014. Lo rileva uno studio di Banca Mps, che registra una previsione di crescita del fatturato per tre aziende su quattro, con il 52,2% degli intervistati che prospetta un aumento delle vendite superiore al 5% (nel 2013 questa percentuale era poco sotto il 20%); restano sotto il 5% le imprese che prevedono un calo dei ricavi. Nonostante la debole ripresa degli scambi internazionali, secondo quanto scrive Mps, quasi il 78% del campione prospetta un aumento dell’export, con una prevalenza di quelle che indicano una crescita tra il 5 e il 10 per cento. Le vendite tornano a concentrarsi verso mercati tradizionali (Usa e Germania) a scapito di mercati ad alto potenziale, ma difficili da penetrare come la Cina e la Russia, che arretrano nel ranking.

Rimangono ancora molti gli ostacoli nell’esportazione di vino. Questi, secondo lo studio Mps, si concentrano nella creazione di rapporti corretti e vantaggiosi con gli importatori, principale controparte, e che talvolta sono monopolisti statali. Le aziende, inoltre, rilevano l’esigenza di una migliore conoscenza dei mercati di sbocco, mentre una pressione concorrenziale molto alta scoraggia spesso la penetrazione nei mercati.

a cura di Gianluca Atzeni

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