Feste col botto. Irrinunciabili bollicine
Al botto della festa non si rinuncia. Arriva dall'OVSE di Gianpietro Comolli (che nel 1991 fondava l'osservatorio economico indipendente dei mercati e consumi nazionali e mondiali) la stima sui consumi di bollicine per la fine del 2015 alle porte. E la previsione sembra incoraggiante, se รจ vero che dopo sette anni di decrescita โper i canonici 25 giorni di festa stimiamo una ripresa molto significativa, segno di un ritorno di innamoramento verso le bollicineโ.
E cosรฌ la crescita prevista a cavallo dell'anno - che si nutre anche della buona tenuta del consumo domestico, anche se circa il 30% delle bottiglie vendute sarร stappato fuori casa โ รจ del 3,9%, con un incremento significativo delle bottiglie di bollicine stappate/vendute: da 54 a 56,1 milioni, con picchi prevedibili a Natale (salteranno 11 milioni di tappi) e Capodanno (con 29 milioni di bottiglie). Le bollicine, soprattutto quelle nazionali, continuano a essere un regalo molto apprezzato, le cantine spumantistiche italiane vendono bene e si stima che il giro d'affari al consumo si attesterร intorno ai 445 milioni di euro, un +2,2% rispetto al 2014.
Bene il Prosecco, cresce l'interesse per i brand locali
Di questa ripresa beneficia particolarmente il Prosecco, che si conferma il piรน richiesto, anche sui mercati esteri (e il prezzo di vendita di Prosecco doc e Valdobbiadene docg resta stabile, tra 3.60 e 6.90 euro a bottiglia); mentre รจ da rilevare il buon momento di piccoli brand locali e regionali come il Gavi e il Lambrusco. Sul versante prezzi il Cartizze si conferma metodo italiano piรน caro in assoluto: lo trovate sugli scaffali della gdo tra 9.50 e 14 euro. Parallelamente cresce il consumo di Champagne, ma solo per i grandi brand e le riserve.
Mercati esteri. Gli inglesi brindano piรน di tutti
E all'estero cosa succede? A quanto pare saranno molte le tavole straniere bagnate dalle bollicine: con una previsione di 165 milioni di bottiglie stappate ci si avvia verso il record dei record, un +24% sui consumi delle feste 2014 che รจ impossibile non sottolineare. A tutto vantaggio delle bollicine italiane, che a piรน riprese si sono dimostrate le piรน gradite dai mercati internazionali, trainando la crescita dell'export vinicolo made in Italy registrata nel corso dell'anno appena trascorso. Tra i Paesi piรน affezionati al brindisi delle feste c'รจ la Gran Bretagna, che ancora una volta supererร gli americani per il numero di calici bevuti. Sul terzo gradino del podio la Germania. Cosรฌ il valore mondiale (Italia esclusa) del consumo durante le feste 2015/2016 supererร il miliardo e mezzo, facendo registrare un +19% rispetto allo stesso intervallo del 2014.