Il grano antico: più buono e fa bene. E coltivarlo garantisce la biodiversità e un modello agricolo più sostenibile

11 Lug 2014, 07:54 | a cura di
Una scelta che migliora la salute oltre che il gusto, come conferma uno studio commissionato dal Consorzio Marche Biologiche, da tempo attivo per la reintroduzione dei grani antichi nell’agricoltura marchigiana. Indicate per chi ha problemi di ipersensibilità al glutine, le farine integrali aumentano il senso di sazietà e riducono l’insulina.

La pasta realizzata con farine da grani antichi fa meglio. Lo afferma il Dipartimento di Biotecnologie Alimentari dell’Università di Urbino su incarico del Consorzio Marche Biologiche, che da tempo si adopera per la reintroduzione dei grani antichi nell’agricoltura marchigiana.Le farine integrali o semi-integrali – spiegano i ricercatori – salvaguardano i micronutrienti della parete esterna della cariosside conservando intatte tutte le proprietà nutritive e mantengono più basso l’indice glicemico del sangue (stabilizzando i livelli di glucosio, controllando i livelli di colesterolo, moderando l’appetito e quindi regimentando il peso). I prodotti a base di farina integrale aumentano infatti la sazietà e riducono l’insulina e le incretine ormonali, causa di diabete, malattie cardiovascolari e tumori al colon retto. E sono i grani integrali antichi prodotti con metodo biologico a fornire le farine integrali per la produzione di alimenti che risultano più ricchi di nutrienti rispetto a quelli realizzati con farina bianca raffinata da grani moderni coltivati col sistema convenzionale. Non è solo un vezzo da foodies o da gourmet andare alla ricerca delle antiche varietà di grano e preferirle a quelle industriali: sembra essere infatti una scelta importante
per chi voglia seguire una dieta alimentare con l’obiettivo di migliorare anche la salute, oltre al gusto.
"A livello colturale la reintroduzione di varietà antiche"  spiega Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche "non solo dimostra possibile il recupero delle biodiversità, ma contribuisce alla diffusione di un modello agricolo più sostenibile e in grado di riportare all’agricoltore un maggior valore aggiunto alla propria produzione. Perché gli attribuisce una più marcata caratterizzazione rispetto a una generica e indistinta produzione di cereali a uso alimentare. Inoltre, a livello salutistico, tutti i grani antichi sono particolarmente indicati per chi ha problemi di ipersensibilità al glutine".

www.conmarchebio.it

La ricetta

FUSILLI DEL SENATORE CAPPELLI ALLE MELANZANE
Ingredienti:
400 g di Fusilli da grano duro Senatore Cappelli
1 acciuga
4 capperi
2 melanzane
20 olive
200 g di passata di pomodoro
5 foglie di basilico
1 spicchio d’aglio
una punta di peperoncino
olio extravergine di oliva
sale qb
Esecuzione: lavare le melanzane, le olive, l’acciuga, i capperi, il peperoncino e le foglie di basilico. Versare l’olio in una padella con aglio tritato, capperi e acciuga tritata. Lasciar soffriggere per un paio di minuti. Versare le melanzane tagliate a dadini e le olive, aggiungendo poi la passata di pomodoro qb. Cuocere per 8 minuti la pasta in acqua e sale qb, scolarla e farla saltare nel sugo in padella lasciandola insaporire per un paio di minuti.

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