Il Manuale del buon gourmet dalla Francia di inizio ‘800. La ristampa da collezione del Grimod

17 Ago 2016, 14:30 | a cura di

A cimentarsi nell’impresa è stata la storica casa editrice Tallone, dove i libri sono ancora composti a mano. E così è stato per il Manuel des Amphitryons, uno dei più celebri trattati di gastronomia che oggi rivive in 320 copie di lusso. Realizzate in dieci anni di lavoro. 


Da Parigi ad Alpignano

Se è vero che l’editoria vecchia maniera stenta a sopravvivere è altrettanto fondata la speranza che lo spazio per iniziative culturali come quella che ha riabilitato il prezioso Manuel des Amphitryons continuerà a esistere grazie al buon cuore di piccoli editori che resistono ai tempi che cambiano. Ma prima di parlare dell’impresa – meritevole anche di sottoscrivere un’ideale sodalizio tra Italia, Francia, Germania e Inghilterra in  un momento in cui serrare i ranghi del Vecchio Continente può solo far bene alla causa europea – sarà necessario esplorare più a fondo il testo che il gastronomo francese Alexandre Balthazar Laurente Grimod de la Reyniere dava alla stampa nella prima metà dell’Ottocento, segnando un precedente importante per l’evoluzione della moderna gastronomia francese, e non solo. L’autore, un ricco avvocato parigino vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo (a lui si deve anche l’Almanach des Gourmands, una guida ai ristoranti parigini di inizio secolo, tra le prime prove di critica gastronomica), scrisse il Manuel nel 1808, raccogliendo al suo interno le regole delle buone maniere a tavola come l’arte del saper vivere districandosi tra tavole borghesi e degustazioni di carne e pesce. Tutto con una buona dose di ironia che contribuisce a rendere il testo appetibile anche per i lettori moderni.

Il Manuel di Grimod. La ristampa numerata

È quello che deve aver pensato anche Enrico Tallone, figlio di Alberto,  fondatore della casa editrice Tallone di Alpignano (Torino) specializzata da quasi ottant’anni nella pubblicazione di libri composti a mano (un laboratorio bottega di famiglia, dal 1938, che vale la pena visitare). Il che significa scegliere le carte migliori – nel caso specifico carta artigianale di cotone Magnani e Fabriano – utilizzare pigmenti naturali e inchiostro selezionato per le illustrazioni (incise sul modello dei rami originali), radunare 360mila caratteri inglesi, Caslon del 1720 per la precisione. E riporre tanta pazienza nell’opera, che ha impegnato la piccola casa editrice per ben 10 anni. Ora però il risultato è alla portata di tutti, o meglio di quei collezionisti che non vogliono perdere l’opportunità di esibire questa prestigiosa edizione nella propria libreria. Il testo, stampato in lingua originale, è stato tirato in 320 copie numerate. Al suo interno, i fortunati che ne sfoglieranno le pagine troveranno una narrazione suddivisa in tre capitoli principali: il galateo delle carni e dei pesci, una serie di menu rappresentativi della tavola francese di inizio Ottocento, a pochi anni dalla Rivoluzione e già in pieno Impero, e un manuale di buone maniere per il fine buongustaio, con molti suggerimenti validi per stare a tavola anche ai giorni nostri. Lo completano due saggi di Armando Torno e Gerarde Roero di Cortanze. Il prezzo? 480 euro. Come si addice a un prodotto che il lusso lo riconduce all’alto artigianato made in Italy.

Mentre per chi volesse approfondire storia, vizi e virtù di uno dei più celebri gastronomi della storia, Il Buongustaio eccentrico di Ned Rival (1983), edito in lingua italiana da Slow Food/Giunti  Editore (2007), ripercorre storia e opere di Grimod de la Reyniere.

 

a cura di Livia Montagnoli

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