Il Parmigiano Reggiano protagonista di uno spot porno americano. L’ira del Consorzio che minaccia denunce

13 Ago 2015, 10:59 | a cura di

Il re dei formaggi paragonato al servizio Premium proposto da PornHub ai suoi utenti in tutto il mondo. “Così si svilisce il prestigio della denominazione” tuona il Consorzio. Intanto lo spot fa parlare il web.


Il Parmigiano Reggiano? Eccellente come il miglior streaming porno! Lo assicura PornHub

Per una volta il nome è scandito a chiare lettere. Lontano lo spauracchio dell’italian sounding, non c’è parmesan o italian cheese che tenga. Il video americano che sta facendo il giro del mondo, la pietra dello scandalo, menziona con tutti gli onori del rango l’autentico Parmigiano Reggiano, quello originale. Non ci si può sbagliare. Tutti contenti? Non proprio. Anzi, considerando l’origine del video, l’indignazione è montata in poche ore e sfociata nell’imminente denuncia da parte del Consorzio del Parmigiano Reggiano alla volta del noto sito pornografico americano PornHub, che offre agli utenti di tutto il mondo un servizio di video porno in streaming molto gettonato. E cosa si è inventato il portale per promuovere il suo servizio a pagamento in alta definizione? Tre spot decisamente ammiccanti  che esaltano la qualità del canale PornHub Premium.

Come? Per esempio confrontandolo con il Parmigiano Reggiano, re incontrastato dei formaggi e simbolo dell’eccellenza italiana: ecco quindi il quadretto messo in scena dallo spot, che vede protagonisti un uomo e la sua compagna al supermercato, dove lui non può far a meno di spiegarle che il Parmigiano è il PornHub Premium dei formaggi. 

La rabbia del Consorzio

Il confronto non è decisamente piaciuto al Consorzio che in una nota ufficiale fa sapere di aver dato “mandato ai propri legali dì verificare quali ipotesi di reato possano sussistere a carico del sito pornografico americano che ha utilizzato il nome ed il prestigio del prodotto per pubblicizzare i propri servizi di video porno in streaming". Si chiede pertanto l’immediata sospensione dello spot, giudicato volgare e offensivo per il lavoro e la dignità dei produttori, impegnati ogni giorno per realizzare quel formaggio la cui eccellenza ora rischia di essere assimilata a un’immagine sgradevole inaccettabile.  E il Consorzio rintraccia nell’iniziativa del sito americano il tentativo di “trarre profitto dallo sfruttamento della notorietà conquistata dal Parmigiano Reggiano”, che in effetti è citato proprio con il suo nome integrale e corretto, a differenza di quanto avvenga solitamente Oltreoceano.

Peccato che in questo caso la pubblicità gratuita potrebbe non dimostrarsi un valore aggiunto per la denominazione che lotta da anni per imporre nel mondo il proprio prestigio. Ecco perché il Consorzio ha chiesto anche l’intervento immediato delle autorità italiane e comunitarie per tutelare l’immagine del prodotto.

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