Inclusione sociale e solidarietà a tavola. Da Sapori in Cattafame alla Cena della Legalità, aspettando il festival dell'Economia Carceraria

18 Mag 2018, 14:01 | a cura di

Il 20 maggio torna Sapori in Cattafame: terza edizione per una giornata di buon cibo in compagnia di chef, pizzaioli, pasticceri e produttori del territorio lombardo. In favore dei ragazzi di Cascina Cattafame. Il 23 appuntamento a Roma, con la Cena di Legalità. 


Sapori in Cattafame

In Cascina Cattafame hanno sede le 4 cooperative di tipo A di Fraternità: Impronta, Comunità, Giovani e Creativa. Suona così, alla voce chi siamo, la mission della struttura rurale gestita dalla cooperativa sociale Fraternità Impronta (da 40 anni operativa nel sociale) alle porte di Brescia, località Ospitaletto. Una sintesi che riassume un mondo di attività di sostegno e condivisione fondate sui valori della produzione artigianale, della tradizione contadina, del buon cibo. Cresciuta nel tempo, la Cascina ospita oggi due comunità di recupero per adolescenti, una fattoria didattica, un ristorante e una pizzeria. E da tre anni a questa parte apre le porte al pubblico in occasione di una grande festa di primavera per raccontarsi e raccogliere il sostegno di chi vuole contribuire alla causa, in cambio di una giornata animata da ospiti d'eccezione, creazioni d'autore, prodotti locali e ricette della tradizione. Sapori in Cattafame tornerà a far parlare di sé il 20 maggio, quando la kermesse culinaria nata dalla collaborazione tra la Cascina dei Sapori e la cooperativa Impronta celebrerà la sua terza edizione. L'incasso sarà devoluto in beneficenza, a sostegno delle molte attività portate avanti in Cattafame: collaborano alla riuscita del festival (dalle 18 alle 23) il Pastificio Felicetti, il birrificio Curtense, Caffé August e Cantine Muratori, oltre agli chef in arrivo da tutto il circondario, che proporranno piatti gourmet capaci di raccontare il territorio (con prezzi al piatto che oscillano tra i 6 e gli 8 euro, mentre l'ingresso è libero).

 

Piatti d'autore in cascina

Tra loro Leandro Luppi, Alberto Gipponi, Andrea Leali, Saulo della Valle, Cesare Rizzini Michele Vallotti, ma saranno una ventina, tra cuochi, pizzaioli, pasticceri e produttori, i protagonisti coinvolti. La partecipazione è sentita, come confermano le parole di Carlo Caravaggi, responsabile del ristorante della struttura: “In tre anni la manifestazione è cresciuta, con tanti professionisti che si sono aggiunti con la voglia di incontrarsi e confrontarsi, “regalando” anche stimoli e ispirazione ai ragazzi che lavorano in Cattafame. L’evento ha infatti l’obiettivo di accrescere l’autostima dei giovani della comunità e far comprendere come il duro lavoro possa pagare”, peraltro quotidianamente impegnati al ristorante (nato tre anni fa, oggi sotto la guida dello chef Gianmario Portesani, che per la giornata dei Sapori presenterà un piatto che abbina trippe mantecate al grana padano con vino rosso e peperoni. Titolo: Dalì è passato in cascina) e in fattoria. Tra le proposte in assaggio, gli SpAgretti di Alberto Gipponi, la Carbonara di lago di Leandro Luppi, il risotto al cappero e liquirizia di Andrea Leali, il panettone estivo all'albicocca del Dolce Angolo. Cambio di set, appena qualche giorno più in là, per segnalare un'altra iniziativa che sulla condivisione a tavola fa leva per parlare di impegno sociale.

La Cena della Legalità da Altrove

Il 23 maggio, a Roma, fa tappa il tour di Filippo Cogliandro, chef calabrese impegnato nella lotta contro il pizzo. Il fondatore dell'accademia A Gourmet di Reggio Calabria cucinerà insieme a Claudia Massara per una serata a 4 mani ospitata da Altrove, altro bel progetto di inclusione sociale e multiculturale fondato sulla formazione e sulla ristorazione di qualità. La Cena della legalità – 40 euro il costo della partecipazione, per un menu degustazione da 6 portate – prenderà forma in concomitanza con la giornata della legalità, della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie (26 anni dopo la strage di Capaci). Il progetto, però, va avanti dal 2013, in tour per le città d'Italia e d'Europa con l'obiettivo di sensibilizzare sul tema, e sostenere realtà virtuose come Libera Terra e Funky Tomato, che forniranno i prodotti per il menu. Alla serata da Altrove saranno presenti anche il giornalista Danilo Chirico, presidente dell'Associazione Antimafia daSud, e Giulia Minoli, autrice del documentario Dieci storie proprio così. Seguirà la cena, con menu ideato per l'occasione, dalla zuppetta di lenticchie (Libera Terra) al sentore di citronella con cozze e pecorino al risotto Acquerello cotto in acqua di pomodoro fresco, mantecato con pecorino romano e bottarga di muggine La Tavolara, al bignè dello Stretto, con crema di bergamotto.

 

Il primo festival dell'Economia Carceraria

Ma a proposito di filiere produttive fondate sull'inclusione sociale, si appresta a debuttare a Roma, alla Città dell'Altra Economia, la prima edizione del Festival dell'Economia Carceraria: due giornate, il 2 e 3 giugno, per discutere sul tema del contrasto alla recidiva (le percentuali calano quando i detenuti possono godere di misure alternative) e di belle realtà produttive nate in seno alle carceri italiane (intra ed extra murarie) per fornire una possibilità di reintegro sociale e opportunità di lavoro qualificato ai detenuti. Molte, come più volte abbiamo raccontato, sono legate proprio allo sviluppo di prodotti gastronomici e attività di ristorazione; e tante saranno le voci presenti a Roma per raccontarlo in prima persona. Al seguito biscotti, conserve, pizza, birra, formaggi, e tutto quanto di buono viene prodotto in carcere. Ne riparleremo.

 

a cura di Livia Montagnoli

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