Iraqi Cuisine, da Londra a Firenze. Ecco cos'è e perché Philip Juma è una star della ristorazione inglese

30 Mar 2017, 14:30 | a cura di

Dal 4 al 9 aprile Firenze ospita l'ottava edizione del Middle East Now, il festival dedicato alla cultura contemporanea del Medio Oriente, con decine di proiezioni e performance a tema. A rappresentare l'identità gastronomica mediorientale c'è Philip Juma, chef anglo-iracheno ideatore di Juma Kitchen, a Londra.   


Middle East Now. Il Medio Oriente a Firenze

Un festival dedicato al Medio Oriente e alla sua cultura nella città che come poche altre nella Penisola preserva l'eredità storica e artistica dell'Italia. A Firenze l'appuntamento con Middle East Now è ormai una tappa consolidata sul tracciato di uno scambio creativo che cerca di superare e abbattere le barriere. Le distanze geografiche, ma soprattutto quelle culturali, che oggi sembrano moltiplicarsi sotto il fuoco incrociato di provocazioni, diffidenza e ottuse politiche sociali. Alla festa del Medio Oriente contemporaneo in trasferta, invece, si arriva per riempirsi gli occhi (e il cuore) di arte, musica, film, cibo. Per incontrare artisti, designer, creativi e personalità che difendono la prospettiva di una delle zone più “calde” e tormentate del mondo. L'ottava edizione del festival organizzato dall'Associazione Culturale Map of Creation va in scena dal 4 al 9 aprile, in concomitanza con la Milano Design Week. E non ha nulla da invidiare al coté culturale del capoluogo lombardo, con un programma che annovera la proiezione di 45 pellicole prodotte in Medio Oriente (al Cinema La Compagnia e al Cinema Stensen), con focus sull'Egitto e sulla Siria, con l'anteprima italiana di The Last Men in Aleppo, una mostra sul coraggio delle donne saudite, installazioni e performance d'arte diffuse in città, serate dedicate alla musica contemporanea del Middle East, talk sul tema del festival - che quest'anno è dedicato all'Urban Middle East, la dimensione urbana della vita in Medio Oriente – e persino un mini corso di lingua araba. Ma anche la tavola rappresenterà un valido motivo di scambio e confronto.

Il Medio Oriente a tavola. Chi è Philip Juma

L'anno scorso, per l'edizione 2016, era arrivato a Firenze lo chef e attivista libanese Kamal Mouzawak, che a Beirut coltiva e sostiene la comunità gastronomica locale e le sue tradizioni. Stavolta il focus si sposta sull'Iraq, con la partecipazione dell'anglo-iracheno Philip Juma, che l'immagine della cucina mediorientale ha saputo riabilitarla a Londra, fino a farne quel fenomeno di tendenza che ha conquistato il pubblico inglese e prende il nome di Iraqi Cuisine. Nella capitale inglese lo chef è una vera celebrità, fondatore del progetto Juma Kitchen e columnist dell'Evening Standard, per cui cura una rubrica settimanale sostenendo la causa dell'identità culinaria irachena. A Londra l'intuizione giusta è stata quella di aprire una serie di ristoranti pop up, cavalcando l'onda dei supper club, con l'idea di raccontare un Iraq che è altro da conflitti a fuoco e devastazione, e a tavola può regalare grandi soddisfazioni.

Iraqi Cuisine da Ditta Artigianale. Cos'è

La sua cucina, per esempio, dichiara anche quelle influenze indiane (evidenti nell'abbondanza di spezie, dal cumino al cardamomo) che in Iraq hanno trovato terreno fertile per innestarsi sulla tradizione locale. Del resto anche se Philip è nato a Londra, da suo padre – arrivato da Mosul nel 1971 – ha scoperto tutti i segreti della cucina Muslawi, quella che da secoli si tramanda nel Nord dell'Iraq. Oggi, che di anni ne ha 33, e da cinque gestisce la sua cucina professionale, è riuscito a conquistare il palato occidentale facendo leva su una mediazione di ingredienti, tecniche, esperienze, ma soprattutto valorizzando ricette fino a qualche anno fa sconosciute alla platea londinese.

Le stesse che Juma porterà a Firenze, come il dolma – nella variante irachena la foglia di vite è ripiena di cipolle e peperoni marinati al tamarindo, aglio, succo di melograno e spezie (un mix sempre diverso che ogni famiglia custodisce gelosamente) – il pollo allo zafferano, il fattoush (un'insalata di verdure e pane). Lo chef sarà infatti protagonista di una cooking class ospitata dalla Scuola Cordon Bleu (sabato 8 aprile, 40 euro con degustazione finale, dalle 10.30 alle 14), ma soprattutto chiave di volta dell'Iraqi pop up dinner del 7 aprile da Ditta Artigianale in via dello Sprone. Quale migliore occasione per celebrare l'incontro tra culture se non intorno alla tavola di una cucina che della convivialità e della condivisione delle pietanze ha fatto un elemento distintivo?

 

Middle East Now | Firenze | dal 4 al 9 aprile 2017 | www.middleastnow.it

www.jumakitchen.com

 

a cura di Livia Montagnoli

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