Kentucky Fried Chicken boom. 120 ristoranti nei prossimi anni

16 Nov 2015, 17:00 | a cura di

È un piano di espansione massiccio quello previsto dal celebre colosso del pollo fritto fast food a stelle e strisce. Finora fanalino di coda in Europa, l'Italia si prepara ad accogliere oltre cento punti vendita sul suolo nazionale, dopo il successo della aperture di Roma e Torino.  


KFC. Dalle prime aperture al boom

Presente in oltre 115 Paesi nel mondo, proprio un anno fa la catena di fast food Kentucky Fried Chicken sbarcava in Italia, suscitando grande clamore intorno alle aperture di Roma e Torino. Il colosso della ristorazione veloce a stelle e strisce, celebre per la storica ricetta di pollo marinato e fritto che da decenni raccoglie i consensi del pubblico internazionale (il brand è stato fondato nel lontano 1952), arrivava in Italia dopo mesi di rumors, smentite e campagne social dei fan più accaniti. Tanto clamore insomma, che ci aveva indotto a fare due chiacchiere con l'amministratore delegato di KFC Italia, Corrado Cagnola, proprio alla vigilia dell'inaugurazione all'interno del centro commerciale Roma Est.

Dodici mesi dopo, l'azienda si ritrova a registrare la calorosa accoglienza italiana e fa trapelare un piano di espansione ingente su tutto il territorio nazionale. Nel frattempo, alla premiere della Capitale sono seguite l'apertura torinese e l'inaugurazione di un terzo punto vendita a Chieti, in Abruzzo. Ma entro la fine del 2015 KFC raggiungerà quota cinque, solo l'inizio di un progetto di investimento che scommette sulla formula del franchising, coinvolgendo nei prossimi anni sei gruppi imprenditoriali pronti a gestire una ventina di locali ognuno.

Franchising e Drive Thru. Il piano d'espansione

D'altronde il giro d'affari del brand nel mondo è davvero imponente – un fatturato di 14 miliardi di dollari ogni anno per 19mila locali e 750mila dipendenti – e l'azienda sa bene come curare il suo business. Anche sul suolo italiano, che pure ha dovuto attendere molto prima che i tempi fossero maturi, ma ora si prepara ad accogliere l'invasione pacifica della catena di fast food. In un'intervista al Corriere della Sera, Cagnola parla senza indugio di un investimento di 100 milioni di euro, che ogni anno garantirà in media l'apertura di 15 punti vendita, inizialmente concentrate in Lombardia, Triveneto, Lazio e Campania. L'obiettivo è quello di raggiungere le 120 unità, con la possibilità di garantire tanti nuovi posti di lavoro: ogni ristorante KFC, per funzionare, ha bisogno di almeno 60 dipendenti, rivela Cagnola, assunti con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato.

E anche la territorialità degli ingredienti, come dichiarava l'ad già un anno fa, è destinata ad assumere un ruolo sempre più importante: presto al pollo di provenienza europea si sostituirà il prodotto acquistato dagli allevamenti nazionali.

Ma come sono stati accolti i primi punti vendita? In termini di fatturato i due locali di Roma e Torino hanno già raggiunto gli obiettivi prefissati, con un fatturato che supera i due milioni di euro. E con questa certezza già nelle prossime settimane si aprirà a Genova e, ancora una volta, nella Capitale, con due nuovi punti vendita in aree commerciali. Poi l'espansione seguirà un percorso già sperimentato in altri Paesi d'Europa e del mondo, indirizzandosi verso l'apertura dei cosiddetti store Drive Thru, locali con corsia per ordinare comodamente dall'auto e incentivare il take away.

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram