La Michelin diventa pezzo da collezione: all’asta le edizioni pubblicate tra il 1900 e il 2016

23 Ott 2016, 15:00 | a cura di

Dopo le collezioni di vinili, monete estere, francobolli, o le ben più sensate collezioni di bottiglie rare, una nuova mania potrebbe fare breccia nel mondo degli appassionati raccoglitori di cimeli. Le vecchie edizioni della guida Michelin, la rossa più famosa al mondo, vanno adesso all’asta. Sono 108 volumi e partiranno da una base d’asta compresa fra i 25 e 30mila euro.


L’asta Michelin

Forse non tutti sanno che, durante lo sbarco in Normandia del 1943, i soldati impegnati nella conquista di una terra sconosciuta, avevano con sé una guida Michelin, ristampa dell’edizione del 1939. Cosa ne facessero non è dato saperlo, dal momento che avanzavano macinando rovine e che quel poco che era sopravvissuto all’invasione tedesca della Francia da lì a poco sarebbe stato raso al suolo.

Il mito della Rossa viene da lontano: fornita ai viaggiatori come valido orientamento in vista della pausa pranzo e per dispensare indicazioni stradali utili, oggi è “il faro” della ristorazione internazionale per gli appassionati di tavole gourmet.

La storica guida adesso va all’asta: sono 108 gli esemplari della preziosa collezione che andrà all’asta il prossimo 5 dicembre da Christie’s, la famosa casa d’aste inglese. Le edizioni, pubblicate tra il 1900 e il 2016, saranno battute partendo da una stima compresa fra 25 e 30 mila euro nella sede di Parigi ma il prezzo potrebbe lievitare anche di molto, data la rarità dei volumi. Il pezzo più antico, del 1900, si affianca anche a due edizioni speciali del 1923, che raccontano il territorio francese e indicano ristoranti e alberghi dove alloggiare durante un viaggio in Europa.

Le curiosità sulla Rossa più famosa al mondo

Sarà sicuramente sorprendente, per coloro che si aggiudicheranno le rare copie della Michelin, sfogliarne le pagine e leggere espressioni e funzioni non più in uso. All’inizio, infatti, la guida forniva per lo più indicazioni “di servizio”: lo stato delle strade, la posizione dei meccanici, la disponibilità di rifornimenti, i potenziali punti di assistenza, i telegrafi più vicini. Ma i primi aggiustamenti arrivarono ben presto: già dall’edizione del 1902 e solo fino al 1907 la Rossa aggiunse le mappe stradali, indicando le vie nazionali ben prima che fossero identificate da cartine ufficiali. Per consultare la sezione su cibo e ospitalità, “Alberghi e ristoranti raccomandati” - per cui adesso la Michelin vanta estimatori in ogni angolo del globo – bisognerà attendere il 1922. Mentre già nel 1926 una stella nera segnalava la presenza di una tavola importante all’interno degli hotel descritti: il proto giudizio, quello che poi diventerà un meccanismo di votazione senza punteggio, riconosciuto e replicato in tutto il mondo.

 

a cura di Francesca Fiore

 

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