Nel futuro di Torriana
Il 2018 del Povero Diavolo porta con sรฉ novitร importanti. A Torriana, nellโultimo anno e mezzo, il patron Fausto Fratti e sua moglie Stefania hanno lavorato lontano dai riflettori per assicurare continuitร alla locanda che per un lungo periodo ha incrociato il suo destino con quello di Pier Giorgio Parini, prima che lo chef decidesse di voltare pagina. Mesi di riflessione che non sono certo trascorsi con le mani in mano, e che nel piccolissimo borgo in provincia di Rimini hanno portato, a piรน riprese, cultori della materia e giovani chef, fermo restando il desiderio di proporsi come fucina di talenti - con lโesperienza di Spessore e Incipit โ e centro di divulgazione dellโeccellenza enogastronomica, con la festa di inizio estate della Collina dei Piaceri. Nel frattempo, la ricerca del nuovo chef che avrebbe preso il comando della cucina dellโOsteria รจ continuata. E oggi cโรจ il nome che concretizza la ripartenza, quello di un giovane di talento scelto per le sue motivazioni e per lโesperienza maturata sin qui, nonostante allโanagrafe dichiari appena 27 anni.
Giuseppe Gasperoni alla guida del Povero Diavolo
La prossimitร , di intenti e geografica, รจ certamente stato un criterio che ha orientato la scelta: lui, Giuseppe Gasperoni รจ romagnolo, e figlio dโarte. Da marzo sarร non solo a capo della cucina dellโOsteria del Povero Diavolo, ma pure gestore dellโattivitร , per conto di Fausto e Stefania. Un grande attestato di stima che non nasconde le aspettative riposte in questo nuovo inizio, con lโentusiasmo di scoprire ciรฒ che sarร . Cresciuto nella cucina di Casa Zanni โ storica attivitร di ristorazione del riminese, a Villa Verucchio, gestita dalla sua famiglia e per decenni punto di ritrovo per gli estimatori della tipicitร romagnola โ Giuseppe ha maturato prestissimo il suo legame con il gusto, filtrato attraverso la lente della tradizione di un territorio ricco di storia, protetto dalla tranquillitร di una dimensione domestica che ti fa apprezzare le cose piรน semplici. La passione per il cibo, quindi, si รจ trasformata ben presto in curiositร : a 16 anni, in vacanza dallโalberghiero, la prima stagione estiva al mare, presso lโalbergo di Lido di Savio, poi dal 2008 lโesperienza piรน significativa, al fianco di Riccardo Agostini (che al Povero Diavolo era maturato, e oggi lascia idealmente il testimone al suo allievo) al Piastrino di Pennabilli. Sei anni per forgiare il carattere e un metodo di lavoro, mentre nel 2012, per qualche mese, sperimentava da vicino lโimpostazione di una cucina blasonata, con lo stage nel team di Enrico Crippa, a Piazza Duomo: โCrippa รจ un perfezionista instancabile, con una grande disciplina. La lezione che ho fatto mia รจ il concetto di semplicitร , che mi ha colpito e convinto. La tua cucina devโessere chiara e accessibile, anche se laboriosa e complessa alla fine deve risultare semplice, mi ha detto Enrico un giornoโ. Ora รจ il momento di mettere in pratica gli insegnamenti, nel doppio ruolo di mente creativa e guida capace di motivare la brigata (che ha formato personalmente) e far tornare i conti: un approccio che di lui farร un giovanissimo chef imprenditore, dopo lโesperienza gestionale a Casa Zanni dellโultimo periodo. "Giuseppe diventerร il proprietario vero e proprio del Povero Diavolo" racconta Fausto "Noi lo affiancheremo per un periodo sufficientemente lungo a capire come facilitare il passaggio di consegne. Per i primi mesi continueremo a essere presenti, chiaro che se la collaborazione dovesse rivelarsi vincente, da parte nostra c'รจ tutta la disponibilitร a preseguire con l'affiancamento."
Fruibilitร e condivisione
E quindi comunque, per Gasperoni sarร un salto verso un futuro da costruire, con la fondamentale collaborazione dei padroni di casa, per fare in modo che il Povero Diavolo resti โuna casa dโaccoglienza aperta a tanti stimoliโ, comโรจ stato finora. Nel piatto prodotti locali, fruibilitร , il racconto di una storia romagnola vera perchรฉ personale. In testa tanti progetti, e la voglia di continuare a far vivere Scorticata di attivitร ed esperienze condivise con โamici, colleghi, curiosi del mondo dellโenogastronomiaโ. Quindi ancora Incipit, Spessore, La Collina dei Piaceri. E da subito una nuova iniziativa, che risponde agli stimoli di un โmanifesto dei cuochi sognatoriโ, da unโidea di Fausto Fratti: "All'idea dei cuochi sognatori penso da una vita. Mi piacerebbe raccontare il nostro territorio in tutte le sue sfumature, ne ha bisogno anche Rimini e noi, che ormai siamo pensionati, abbiamo ancora tanto da dare a questa terra. I cuochi ci stimano, e hanno risposto alla chiamata: devono capire che รจ bello incontrarsi, e fare sinergia con le amministrazioni. Una bella sfida, di certo non mi annoio."
Il manifesto dei cuochi sognatori
Il movimento raccoglie un gruppo di chef accomunati dalla passione per la cucina e per il paesaggio, interpretati nella loro dimensione estetica e identitaria: โI colori, i silenzi, i luoghi magici, il profumo del cibo, lโabilitร di chi lo produce, la bellezza di certi borghi, scorci, edifici, panorami, la peculiaritร della nostra terra, dei suoi prodotti, della sua storia, la cultura di chi lโabita o lโha abitata, lโarte nelle sue creazioni piรน o meno note, lo sguardo sul mare e la natura ibrida delle nostre tradizioni gastronomiche fra mare e campagnaโ. Un immaginario cui dare senso con un progetto itinerante che porterร il gruppo dei cuochi sognatori a cucinare in contesti insoliti, nascosti e ricchi di poesia, con il supporto del Comune di Rimini e del sindaco Andrea Gnassi. Quindi chiese, conventi, teatri, pescherecci, spazi lontani dalla mondanitร , per celebrare il connubio tra cucina di qualitร e pregio ambientale, al servizio di unโofferta turistica che faccia leva sulle ricchezze romagnole, tradizione gastronomica in testa: โDopo anni dโinerzia e torpore Rimini e la sua provincia stanno cambiando pelle, molte attivitร sono in fermento, importanti opere strutturali e architettoniche mutano la fisionomia della cittร , crediamo sia il momento di spargere semi fertili che matureranno in futuroโ riassume Fausto. Il primo appuntamento รจ in programma per il 18 gennaio, al convento dei Frati Minori di Villa Verucchio, con una brigata di 9 cuochi al lavoro nel refettorio per presentare una cena tipicamente invernale, con le carni fresche della โsmettituraโ del maiale.
Poi un calendario di incontri che vedrร avvicendarsi i cuochi che hanno aderito al manifesto: Silver Succi del QuartoPiano Rimini, Riccardo Agostini del Piastrino di Pennabilli, Paolo Raschi del Ristorante Guido di Miramare, Omar Casali del Marรฉ di Cesenatico, Massimiliano Mussoni della Sangiovesa di Santarcangelo, Remo Camurani del Caโ Murani di Faenza, Mariano Guardianelli dellโAbocar Due Cucine di Rimini, Andrea Bartolini e Gregorio Grippo de La Buca di Cesenatico, Tiziano Rossetti dellโOsteria Angolo Divino di Urbino, Claudio Di Bernardo del Grand Hotel di Rimini, Fabio Drudi. E, chiaramente, Giuseppe Gasperoni.
Lunga vita al Povero Diavolo.
Osteria del Povero Diavolo - Torriana (RN) - via Roma, 30 - www.ristorantepoverodiavolo.com
a cura di Livia Montagnoli