Langhe in fermento, si moltiplicano gli acquisti. Si muovono Conterno e Boroli

19 Mar 2015, 17:00 | a cura di
È un momento positivo per la Docg Barolo, come conferma l'interesse delle aziende italiane per l'acquisto di vigneti nelle Langhe, nonostante i prezzi da capogiro. A Conterno il cru Arione di Serralunga d'Alba; la famiglia Boroli acquista Cascina Sorello a La Morra.

Grande attività nelle Langhe. Nonostante i prezzi da capogiro dei vigneti (fino a un milione di euro a ettaro), le aziende stanno dando vita a una sequenza di acquisizioni che testimoniano il forte interesse e il buono stato di salute per la Docg Barolo. Tutti movimenti in casa, nel senso che chi acquista è spesso un'azienda italiana, in gran parte confinante. E così, dopo il recente passaggio di Cascina Cucco di Serralunga d'Alba alla famiglia Cairo (La Raia), dell'acquisto da parte di Pio Cesare di diversi ettari a Monforte (cru Mosconi), arrivano altri movimenti importanti.

GIACOMO CONTERNO ACQUISTA IL VIGNETO ARIONE

L'azienda Giacomo Conterno di Monforte d'Alba, battendo la concorrenza di un importante cliente americano, ha rilevato, per una cifra tra 6 e 7 milioni di euro (probabilmente la più alta registrata da queste parti), il prestigioso vigneto 'cru' Arione di Serralunga d'Alba (3,6 ettari confinanti con Cascina Francia, per circa 20 mila bottiglie), acquistandolo dalla Gigi Rosso, gestita dai fratelli Claudio e Maurizio. Nell'affare sono inclusi un ettaro a Barbera d'Alba, un ettaro a Nebbiolo d'Alba e alcuni ettari di bosco da tartufo bianco.
"La cessione del nostro vigneto privato" racconta Maurizio Rosso a Tre Bicchieri "consentirà di rafforzare la cantina di Castiglione Falletto(200 mila bottiglie, per il 70% esportate; ndr.).Al momento stiamo piantando 3 nuovi ettari di Nebbiolo e Barbera a Roddino, 2 ettari di reimpianto di Langhe Rosso e Langhe Bianco a Diano d’Alba e stiamo definendo accordi con fornitori di uve Nebbiolo da Barolo". L'azienda, che continuerà a distribuire il Barolo Arione 2011, 2012, 2013 e 2014, prevede investimenti in nuovi macchinari e il rinnovamento di parte delle strutture di accoglienza; mentre il nuovo Barolo arriverà nel 2019.
 

IL NEBBIOLO DI CASCINA SORELLO

Il secondo 'deal' langarolo (da oltre 4 milioni di euro) riguarda Cascina Sorello, a La Morra. Qui la famiglia Boroliha acquistato 4,5 ettari di vigneto a Nebbiolo da Barolo, portando a circa 29 ettari il patrimonio vitato, di cui 10 a Nebbiolo da Barolo: "Avevamo necessità di ampliare la nostra produzione. Cascina Sorello è un appezzamento unico, nella parte alta, esposto a ovest e non è un cru", spiega a Tre Bicchieri, Achille Boroli, ricordando l'acquisizione della prestigiosa vigna Cerequio del 2003. È probabile che l'operazione rientri negli obiettivi di crescita dell'accordo di distribuzione mondiale in atto con la divisione vini di Moet Hennessy (gruppo Lwmh). "C'è grande interesse verso la nostra denominazione" riflette Achille "e sono convinto che siamo solo agli inizi. Nel senso che tutto questo sta accadendo senza fare eccessivi sforzi di comunicazione. È significativo come in un periodo di recessione economica per l'Italia i prezzi del Barolo sfuso abbiano raggiunto 8 euro al litro. Per questo, penso che i prezzi dei vigneti siano destinati a raddoppiare nel giro di pochi anni. In Borgogna, del resto, sono vicini ai 7 milioni di euro. E proprio i francesi, cosa mai vista prima, stanno aumentando la presenza nei nostri territori".

a cura di Gianluca Atzeni

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