Langhe-Roero e Monferrato riconosciuti patrimonio dell’Unesco. Una vittoria per la cultura agricola italiana

23 Giu 2014, 10:24 | a cura di
A due anni dalla candidatura un paesaggio vitivinicolo italiano entra nella World Heritage List per la sua eccezionalità rurale e culturale. Ora sono 50 i siti nazionali riconosciuti dall’Unesco.

Non è sicuramente una novità affermare che l’Italia vanta il maggior numero di siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio artistico e ambientale dell’Umanità. Ma da oggi i siti di interesse nazionali annoverati dalla World Heritage List salgono a 50. E la novità sta tutta nell’incredibile riconoscimento di un paesaggio vitivinicolo premiato per la sua eccezionalità rurale e culturale, valorizzandone quindi la vocazione agricola e l’alta qualità del vino prodotto. D’altronde Cesare Pavese cantava il fascino poetico delle “sue colline” già 60 anni fa. Se ancora non fosse chiaro, i territori in questione sono quelli di Langhe-Roero e Monferrato, tra le denominazioni vitivinicole più prestigiose in Italia, fiore all’occhiello della regione Piemonte, che vanno ad aggiungersi alle altre sette realtà vitivinicole riconosciute dall’Unesco nel mondo (Portogallo, Ungheria, Francia, Austria, Svizzera e Croazia condividono con l’Italia l’ambito riconoscimento).
Visibilmente soddisfatti il Ministro delle Politiche agricole, ambientali e forestali Maurizio Martina, che sottolinea l’importanza dell’avvenimento per affermare il valore culturale della nostra agricoltura, e il Ministro del MiBACT Dario Franceschini: “I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono un esempio eccezionale di un paesaggio culturale inteso come prodotto della secolare interazione tra uomo e natura, plasmato dalla continuità di una tradizione antica di produzione vinicola di eccellenza mondiale ”. Sono 29 i comuni interessati, suddivisi tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo, per una ripartizione in sei aree riconosciute di particolare interesse dall’Unesco, in seguito a una candidatura avanzata già due anni fa e preceduta nel 2003 dalla richiesta dell’area del Monferrato per l’ammissione, tra i beni tutelati, degli infernot, suggestivi manufatti architettonici utilizzati per la conservazione delle bottiglie.
Ora il forum dei paesaggi entrati a far parte del patrimonio Unesco è pronto per l’Expo 2015, dove la Regione Piemonte curerà uno spazio speciale all’interno del Padiglione del Vino.

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