Le guide turistiche italiane a scuola di enogastronomia. Accordo Fipe – Confguide – Mibact

23 Dic 2016, 15:30 | a cura di

Ristoranti, bistrot, pasticcerie, pizzerie: un vero e proprio patrimonio per l’Italia, che attrae ogni anno sempre più turisti. Il turismo gastronomico, in perenne crescita negli ultimi anni, è diventato un asset importante per l’intero settore: anche per questo a breve potrebbe nascere la prima scuola di formazione enogastronomica per le guide turistiche italiane. 


Turismo gastronomico, un universo in espansione

Un comparto sempre più centrale nel settore dell’accoglienza: se il cibo italiano è da sempre motivo di richiamo per i viaggiatori, negli ultimi anni il turismo gastronomico ha visto un notevole sviluppo. Secondo il rapporto Sociometrica di Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, tra gli elementi di maggior successo per il turismo nel nostro Paese al primo posto troviamo la ristorazione e, più in generale, il mondo del cibo. A seguire altre due attrattive particolarmente apprezzate dai viaggiatori come piazze e spiagge, mentre a guadagnare il terzo posto è lo shopping. Le località più vincenti, secondo il report, combinano diversi elementi insieme: la qualità paesaggistica, quella storico-artistica, la cucina e la qualità degli alberghi. “I dati del rapporto Sociometrica sulla percezione dell’Italia turistica ci hanno indicato che tra le cose che i turisti apprezzano di più in Italia ci sono i ristoranti, addirittura al primo posto, con le pasticcerie e i bar ai primissimi posti insieme alle piazze, ai musei e alle spiagge”, ha spiegato Luciano Sbraga, direttore del Centro studi Fipe.

 

La scuola di enogastronomia per le guide

In quest’ottica, è fondamentale formare nuovi lavoratori che sappiano valorizzare al meglio questi punti di forza. Il progetto di una scuola di formazione interamente dedicata alle guide turistiche è stato presentato al Mibact da Fipe – Federazione italiana pubblici esercizi e da Confguide. Il primo corso è previsto da gennaio 2017 a Milano, ma entro i primi mesi del nuovo anno saranno coinvolte altre 3 regioni  - Emilia Romagna, Toscana, Puglia - per poi estendere gli appuntamenti a tutto il territorio italiano: lezioni frontali con grandi sommelier e chef stellati, laboratori e visite guidate ai centri di produzione e consumo del mangiare e del bere italiano di eccellenza. “Iniziative come questa” ha spiegato Francesco Palumbo, direttore turismo del Mibact  “garantiscono risultati in termini di redditività, perché ci aiutano a offrire prodotti sempre più complessi e ad altissimo valore aggiunto, mettendoci oltretutto in grado di concorrere con i grandi player del mercato turistico sul web, sempre più luoghi di storytelling oltre che di prenotazioni”.

 

a cura di Francesca Fiore

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