Linda McCartney’s Family Kitchen. Le ricette della pioniera della dieta vegetariana

18 Set 2021, 12:58 | a cura di
Un libro di cucina, ma prima di tutto una dichiarazione d’amore per gli animali, la natura, il buon cibo. Paul McCartney e le figlie hanno rispolverato le ricette di Linda McCartney, tra i precursori del vegetarianismo, movimento che proprio a lei “deve moltissimo”. Parola di Paul.

Linda McCartney’s Family Kitchen

Gli intenti di Linda McCartney sono sempre stati ben chiari. Tutto quello che ha fatto, lo ha fatto per gli animali. Proprio in omaggio alla sua grande compassione, Paul McCartney e le figlie hanno raccolto oltre 90 delle sue ricette vegetariane nel libro pubblicato da Seven Dials, Linda McCartney’s Family Kitchen, dedicato “ai nostri simili che vivono su questa terra meravigliosa – gli animali”. Una premessa che può sembrare banale, ma che in un periodo in cui quella vegana è diventata una tendenza seguita perlopiù per motivazioni ambientali  - ugualmente valide - assume tutt’altro significato. Per molti è stata “la (prima) moglie di Paul McCartney”, ma per chi crede nella causa animalista il nome di Linda McCartney è associato alla battaglia contro gli allevamenti intensivi, oltre che all’omonimo brand di alimenti vegetariani (ora anche vegani) creato nel 1991. Una mossa avanguardista compiuta in tempi non sospetti, che ha permesso a tutti di gustare comunque salsicce, bacon, polpette… prodotti ben lontani dai surrogati di carne a cui siamo abituati oggi, ma che nei primi anni ’90 hanno rappresentato una vera rivoluzione.

Il ricordo di Paul McCartney e le figlie

Il libro è un ricettario goloso e completo, inframmezzato dalle foto di Linda, alcune sue citazioni e i ricordi delle figlie Mary e Stella McCartney. Nella prima parte ci sono consigli per la spesa e indicazioni per tagli di verdure e tempi di cottura, ma prima ancora è l’introduzione di Paul a commuovere, che racconta la loro scelta e il percorso di Linda: “Non riesco a credere a quante cose siano cambiate da quando abbiamo smesso di mangiare carne. Al tempo, i vegetariani erano visti come persone un po’ strane e il cibo vegetale che potevi trovare era noioso. Se Linda fosse con noi oggi, impazzirebbe per questa rivoluzione vegana, ecco perché abbiamo deciso di dare uno sguardo alle sue ricette e realizzare il libro”. Grazie a lui e le figlie, la memoria di Linda torna a vivere nelle cucine degli appassionati di verdure, spezie, cereali, legumi, ma anche moltissimi dolci golosi, idee per la colazione e per il brunch. Piatti semplici che la famiglia McCartney porta in tavola da moltissimi anni.

Come tutto ha avuto inizio

I fan della star britannica conosceranno già la storia: la svolta è arrivata durante un pranzo di famiglia in una fattoria in Scozia, “io e Linda stavamo guardando gli agnelli dalla finestra, dicendoci quanto fossero teneri e carini, poi abbiamo guardato nei nostri piatti. Stavamo mangiando la gamba di un agnello, piccolo come quelli che correvano felici nei prati”. Tutti sappiamo da dove proviene la carne, ma alle volte basta un commento, una presa di coscienza improvvisa, per decidere di cambiare strada. Anche in età adulta, anche per una coppia come Linda e Paul, cresciuti mangiando carne. “Per Linda, essere vegetariana era prima di tutto un atto di gentilezza e compassione – lo faceva per gli animali”. I due comunicarono immediatamente la scelta alle figlie, che decisero autonomamente di abbracciare questa filosofia. A nessuno importava se ci fossero i maccheroni col formaggio al posto del tacchino a Natale, “tutto quello che cucinava Linda era delizioso”. Dopo, l’idea di aprire un’azienda alimentare, “durante i nostri viaggi non trovavamo molto da mangiare. Anche a Londra ricordo un unico ristorante vegetariano – Cranks. Così Linda decise di fare qualcosa al riguardo”. Tenendo sempre a mente l’obiettivo finale, “mi disse: essere compassionali significa salvare gli animali. Se produciamo degli hamburger dalle piante, tante mucche saranno risparmiate”. L’attività ebbe un successo immediato, molti genitori scrissero a Linda per ringraziarla per aver fornito delle alternative ai loro figli che da tempo volevano passare a una dieta vegetale.

La cucina di Linda McCartney

Nell’89, il primo ricettario, Home Cooking scritto con Peter Cox, autore britannico e a cui Linda diede del filo da torcere durante la stesura, “doveva continuamente interromperla per chiederle dosi e quantità. Era una cuoca così istintiva!”. Una donna amante della tavola che aveva imparato a cucinare – bene – da autodidatta, osservando la mamma muoversi tra i fornelli, catturandone i movimenti, i gesti metodici, cercando di imitarne profumi e sapori. E soprattutto cucinando ciò che le piaceva, senza paura di sperimentare e fidandosi del proprio intuito, “misurare per lei era frustrante”. Lo conferma la figlia Stella, “non ricordo mamma seguire una ricetta, era una di quelle persone naturalmente portate per la cucina. Se noi tutti sappiamo cucinare è perché abbiamo guardato lei”. Schietta, “ma con il talento di persuadere le persone in maniera aggraziata e gentile”. È così che Paul ricorda Linda, una donna capace di parlare di alimentazione vegetariana in qualsiasi occasione senza risultare pedante: “È stata una delle pioniere del vegetarianismo e il movimento oggi le deve molto”.

La famiglia McCartney oggi si occupa del suo brand, “che è entrato orgogliosamente nel trentesimo anno di vita” e continua a portare avanti il messaggio della dieta vegetale, ora raccontata in un libro omaggio a Linda e al suo attivismo. “Se Linda fosse qui, sarebbe entusiasta di vedere la grande diffusione di ingredienti come la quinoa, il tofu e altro. Amerebbe tutte le gamme di prodotti vegetali, dal latte d’avena al burro vegano”. Essere vegetariano o vegano oggi è più facile che mai, ma Linda è stata “tra i precursori che hanno portato a questo. Sono fiero di lei e di tutto quello che ha fatto”.

Ho una passione per la pace e credo che cominci con la compassione per gli animali” – Linda McCartney, 1995.

Le ricette di Linda McCartney

Quadrotti di cioccolato, pistacchio e mirtilli rossi senza cottura

Per 16 quadrotti

  • 60 g di olio di cocco, più altro per oliare la teglia
  • 250 g di cioccolato fondente al 70%
  • 1 cucchiaio di sciroppo d’acero
  • 120 g di biscotti vegani
  • 40 g di mirtilli rossi o uvetta
  • 40 g di datteri snocciolati e tritati
  • 80 g di pistacchi

Oliare una teglia quadrata da 20 cm con un po’ di olio di cocco e adagiare sopra un foglio di carta forno. In una ciotola, unire i 60 g di olio di cocco con il cioccolato tagliato a pezzetti e lo sciroppo d’acero, e porre su un pentolino di acqua messa a sobbollire per sciogliere a bagnomaria. Mescolare di tanto in tanto e versare tre quarti del composto in una ciotola capiente. Lasciare il liquido restante sul pentolino caldo a fuoco spento. Aggiungere al mix i biscotti spezzettati, i mirtilli rossi, i datteri e la maggior parte dei pistacchi tritati e mescolare. Unire il composto alla restante parte di cioccolato sciolto, versare il tutto nella teglia e aggiungere gli ultimi pistacchi in superficie. Coprire e lasciar raffreddare in frigorifero fino a che il composto non si è solidificato, per poi tagliarlo in quadratini. Conservare in frigorifero in un contenitore a chiusura ermetica.

Gazpacho con un twist

Per 4 persone

  • 500 g di pomodori molto maturi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 piccola cipolla rossa
  • ½ cetriolo
  • 1 peperone rosso
  • 1 cucchiaio di aceto di vino rosso
  • 1 cucchiaio di maionese vegana (facoltativa)
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, più altro per servire
  • 4 foglie di basilico
  • ¾ di cucchiaino di sale
  • 1 pizzico di pepe nero, più altro per servire

Pelare i pomodori e tagliarli a pezzi. Tritare la cipolla, tagliare il cetriolo e il peperone e unire tutti gli ingredienti in un mixer. Frullare e aggiustare di sale, pepe e aceto. Lasciar riposare in frigorifero per almeno 2 ore e poi assaggiare di nuovo, ed eventualmente condire ancora. Dividere il composto in diverse ciotole, aggiungere un filo d’olio, un pizzico di pepe nero e qualche foglia di basilico.

Zucca arrostita con lenticchie e rucola

Per 4 persone

  • 1 zucca media
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 3 spicchi d’aglio
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 2 cucchiai di aceto di vino rosso
  • 2 cucchiai di salsa di soia
  • 100 g di rucola
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • 1 limone, scorza
  • 4 cucchiai di yogurt vegetale
  • 60 g di noci
  • Prezzemolo q.b.

Preriscaldare il forno a 200°C. Pulire e tagliare la zucca a fettine spesse circa 2 cm e adagiarla su una teglia. Condire con 1 cucchiaio di olio, aggiungere sale e pepe e cuocere per 20-25 minuti fino a che non diventa tenera e dorata. Intanto, mettere le lenticchie sciacquate, l’aglio e il brodo in una pentola e portare a bollore. Ridurre la fiamma, coprire e lasciar sobbollire per 20-25 minuti fino a che le lenticchie non diventano morbide e la maggior parte del brodo è stato assorbito. Eliminare eventuale brodo in eccesso e aggiungere l’aceto, la salsa di soia e il restante olio. Assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale. Unire la rucola alle lenticchie e posizionare nei piatti. Aggiungere le fette di zucca, mescolare la scorza di limone con lo yogurt e condire con la salsa. Guarnire con noci e prezzemolo, aggiungere un pizzico di pepe nero e servire.

Linda McCartney’s Family Kitchen, Paul, Mary e Stella McCartney – ed. Seven Dials – pp. 255 – Euro 30,87

a cura di Michela Becchi

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