Lotta allo spreco con 500mila euro del Mipaaf. I 10 progetti premiati: focus sul packaging intelligente

14 Gen 2018, 12:32 | a cura di

Premia 10 progetti innovativi il bando promosso dal Mipaaf l'estate scorsa per contrastare lo spreco alimentare. Per ognuno 50mila euro di finanziamento. Spazio a packaging intelligenti, progetti di trasformazione degli scarti, software di gestione. 

500mila euro da destinare alla lotta contro lo spreco alimentare. Con questo budget a disposizione, l'estate scorsa, il Mipaaf lanciava il bando destinato a promuovere progetti innovativi e concreti per contrastare un'emergenza sempre attuale. Dotata finalmente di un sistema normativo all'avanguardia (e pionieristico) che a più di un anno dall'entrata in vigore sta raccogliendo buoni frutti grazie alla sua impostazione premiale, che incentiva le donazioni, l'Italia si mostra coesa davanti all'urgenza di limitare una piaga che accomuna tutti i Paesi del mondo. E l'iniziativa del Mipaaf si orientava proprio nella direzione di stimolare la partecipazione collettiva, sollecitando i progetti di solidarietà sociale, sviluppo tecnologico, gestione intelligente delle risorse. Con un unico obiettivo: ridurre lo spreco e redistribuire le risorse alimentari. Per le proposte più convincenti 50mila euro a disposizione attinte dal tesoretto di 500mila euro stanziato per l'operazione.

A distanza di qualche mese, il 2018 si apre con i nomi dei vincitori del bando, che “è stato un successo, con tantissime candidature ricevute nel giro di poche settimane” esulta Maurizio Martina. 10 i progetti premiati, “tutti dal forte taglio innovativo per contribuire a centrare l'obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo a favore dei più bisognosi. Abbiamo un modello di lavoro che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più che a punire chi spreca. Questo bando è la conferma del nostro approccio positivo anche per combattere lo spreco casalingo, che rappresenta oltre il 50% del totale. In questo senso lo studio di nuovi packaging intelligenti è cruciale" conclude il ministro. Ecco allora chi potrà contribuire alla causa con il finanziamento del Mipaaf.

 

Recover: Il Cnr di Nanotecnologia presenta una soluzione per riutilizzare gli scarti ittici industriali (gusci di cozze e vongole, scaglie e lische di pesce) nella produzione di materiali biomedicali a base di calcio fosfato.

 

Shelfie: Una piattaforma software che ottimizza la gestione delle eccedenze favorendo l'interazione tra consumatori, aziende, strutture caritative, ristoranti. In concreto il sistema gestisce offerte e promozioni su prodotti invenduti e piatti pronti inutilizzati.

 

NetFood: Ancora un sistema di gestione informatizzato lungo la filiera impresa-soggetto donatario-utente finale, a cura di Onlus.

 

Scarto Bene: Una piattaforma di selezione delle donazioni di aziende agricole, ortomercati, Gdo e Op da destinare a enti di beneficenza o a coltivatori, per il consumo animale, la produzione di energia, la distribuzione a famiglie bisognose.

 

Food Packaging: Produzione di imballaggi di tipo edibile o biodegradabile sviluppati dall'Università di Modena e Reggio Emilia.

 

Food Packaging: Il progetto dell'Università di Napoli Federico II si propone di produrre imballaggi edibili e a ridotto impatto ambientale con conservanti naturali che aumentino la shelf-life di prodotti alimentari.

 

Bio-conversione di scarti di acciuga: Produzione di idrolizzanti proteici derivanti dagli scarti della lavorazione dell'acciuga, aventi attività antiossidante, anti-ipertensiva ed ipocolesterolemizzante su progetto dell'Università di Messina.

 

Da scarto a risorsa: Riutilizzare gli scarti di mele e patate per usi alternativi, dall'alimentazione animale al compostaggio, alla distilleria: è il progetto della Scuola superiore di studi Sant'Anna.

 

Packaging attivi e intelligenti: Il progetto prevede di estendere la shelf-life dei prodotti ortofrutticoli ed informare il consumatore sul grado di maturazione della frutta attraverso l'impiego di imballaggi intelligenti e attivi.

 

Trasformazione delle eccedenze ortofrutticole: Italmercati, con gli operatori aderenti, mediante la realizzazione in loco di un laboratorio di trasformazione e confezionamento, gestito da un'organizzazione no profit, destinerà i prodotti recuperati a persone in difficoltà, monitorando le eccedenze disponibili e valorizzandone l'utilizzo sia come prodotto fresco che trasformato.

 

a cura di Livia Montagnoli

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