Massimo Bottura ospita il Basque Culinary World Prize. E intanto inaugura il Refettorio Paris

12 Mar 2018, 11:00 | a cura di

Il prossimo 23 luglio, per la prima volta nella storia del premio assegnato agli chef solidali, sarà Modena a ospitare la cerimonia di proclamazione del Basque Culinary World Prize 2018, che da un paio di giorni ha aperto le candidature. Intanto però Massimo Bottura si appresta al debutto a Parigi, con il suo refettorio: si apre il 15 marzo alla cripta della Madeleine. 


Basque Culinary World Prize 2018

Terza edizione alle porte per il Basque Culinary World Prize, che finora ha premiato l’impegno di due donne carismatiche della cucina internazionale come Maria Fernanda di Giacobbe (Venezuela) e Leonor Espinosa (Colombia). Le due chef sudamericane condividono un grande talento in cucina, ma negli anni passati il comitato scientifico del premio assegnato agli chef in grado di contribuire al miglioramento della società attraverso il proprio operato si è concentrato più che altro sui progetti solidali promossi da Maria e Leonor nei rispettivi Paesi d’origine, entrambi alle prese con profonde disparità sociali ed economiche. Così entrambe sono arrivate a stringere tra le mani il premio, sul palco del Basque Culinary Center di San Sebastian, nei Paesi Baschi. L’edizione 2018, però, si presenta con una evidente novità: sarà Massimo Bottura, il prossimo 23 luglio, a ospitare la cerimonia di proclamazione del Basque Culinary World Prize a Modena.

Il premio a Modena

Del resto lo chef della Francescana è membro del comitato consultivo presieduto da Joan Roca sin dalle origini del premio (con loro anche Gaston Acurio, Michel Bras, Ferran Adrià, Dominique Crenn, Yoshihiro Narisawa, Enrique Olvera). Ora si aprono le candidature che porteranno alla selezione degli chef più meritevoli di competere al riconoscimento, perché in grado di agire positivamente sul mondo che li circonda, dimostrando che la gastronomia può essere motore di cambiamento. I nomi dovranno pervenire entro il 31 maggio 2018, su segnalazione di operatori del settore (colleghi, stampa, addetti ai lavori) chiamati a fare il nome di chi si è distinto in questo ambito (nel 2017 sono pervenute circa 120 segnalazioni, a rappresentare progetti in oltre 30 Paesi del mondo). Gli anni passati hanno sempre portato nella rosa dei finalisti almeno un italiano – Massimiliano Alajmo e i suoi Tavoli trasparenti nel 2016, Niko Romito per Intelligenza Nutrizionale nel 2017 – a un soffio dall’aggiudicarsi il premio. Chissà che quest’anno, oltre al debutto della cerimonia più importante sul territorio nazionale, non si possa celebrare una vittoria italiana. Al vincitore, selezionato dalla giuria di chef, spetterà un premio in denaro di 100mila euro da destinare al progetto di cui si è fatto promotore o a iniziative ugualmente meritevoli di essere sostenute.

Il 15 marzo apre Refettorio Paris

Intanto, per Massimo Bottura, inizia il countdown all’inaugurazione di un nuovo refettorio, a Parigi, da tempo annunciato in collaborazione con l’associazione Foyer de la Madeleine, nella cripta della celebre chiesa della Madeleine. Il Refettorio Paris aprirà le porte alle persone in cerca di un pasto caldo e di uno spazio da condividere a partire dal 15 marzo (quando la cena inaugurale vedrà cucinare insieme lo chef modenese e Yannick Allenò), nei saloni già adibiti a punto di ristoro dai volontari dell’associazione parigina. Ma per rinnovare gli spazi, secondo uno schema ormai consolidato nelle precedenti esperienze di Food for Soul in Italia e all’estero, sono stati coinvolti artisti, designer e architetti francesi come JR e Prune Nourry, Kubra Khademi, Nicola Delon e Ramy Fischler. Nelle prossime settimane, quindi, nelle cucine della cripta si avvicenderanno celebri cuochi, francesi e non, che hanno risposto alla chiamata di Massimo Bottura; mentre il cibo sarà fornito dai supermercati del gruppo Carrefour, attraverso la collaborazione dell’associazione The Food Bank e Phenix, che a Parigi favorisce il recupero delle eccedenze alimentari per distribuirle a chi ne ha bisogno. Il refettorio servirà 100 pasti al giorno.

 

a cura di Livia Montagnoli

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