Mutti apre le porte al pubblico: il nuovo progetto architettonico di Carlo Ratti

29 Dic 2017, 15:30 | a cura di Michela Becchi

Migliaia di barattoli di vetro firmati Mutti per un nuovo stabilimento aperto al pubblico, dove il confine fra natura e costruzione si fa sempre più labile. È l'ultimo progetto dell'azienda di conserve di pomodoro, affidato all'architetto Carlo Ratti.

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Carlo Ratti

Italiano, ma alla direzione del MIT Senseable City Lab del Massachusetts, architetto e ingegnere affascinato dalle potenzialitĆ  della tecnologia, e non nuovo alla progettazione di spazi destinati al cibo. GiĆ  nel 2008 Carlo Ratti aveva realizzato a Saragozza il Digital Water Pavilion, e poi ancora in occasione di Expo2015 a Milano l'innovativo Future Food District, un complesso rivoluzionario, un padiglione di 2500 metri quadri adibito a supermarket con la grande piazza antistante di 4500 metri quadri, e pensato per approfondire le potenzialitĆ  delle tecnologia in grado di modificare l'interazione del consumatore con la catena alimentare. Questa volta, in attesa di rivoluzionare tutta l'area dove si ĆØ svolta Expo, lo studio Ratti Associati si dedica alla costruzione della sede centrale dell'azienda Mutti, noto brand di conserve alimentari che ha intenzione di aprire le porte dello stabilimento di Parma anche al pubblico.

Il nuovo centro aperto al pubblico

Muri costruiti con migliaia di boccacci di salsa, e una terrazza pubblica per consentire ai visitatori di ammirare i campi e il processo di lavorazione dei pomodori: questo il progetto del novo centro che verrĆ  messo a punto da Ratti (l'avvio dei lavori di costruzione ĆØ previsto per il 2018), vincitore del concorso internazionale indetto da Mutti. Uno spazio di 250mila metri quadri, che ripensa il legame dell'azienda con il territorio e il paesaggio circostante, e si propone di rendere Montechiarugolo, la localitĆ  in provincia di Parma dove ha sede la realtĆ , una destinazione gastronomica degna del circuito della food valley. I muri semi trasparenti, 120x7metri, si ergeranno nel bel mezzo della campagna, e saranno dotati di illuminazioni notturne.

Il parco della biodiversitĆ 

Un centro per i visitatori a tutti gli effetti, che ospiterĆ , inoltre, una serie di attivitĆ , eventi, degustazioni e incontri, oltre a visite guidate per adulti e studenti. ā€œCi siamo ispirati alla poesia di Pablo Neruda, ā€œOde al Pomodoroā€, che ĆØ anche uno degli slogan di Muttiā€, spiega l'architetto: ā€œLa strada piena di pomodoriā€ della poesia ĆØ un modo per mostrare a tutti che l'azienda ha voglia di aprirsi verso l'esternoā€. Lo stabilimento ĆØ stato, infatti, immaginato dalla squadra come ā€œun grande teatro a cielo apertoā€, perfettamente inserito nella natura circostante. Altro punto chiave del progetto ĆØ appunto la valorizzazione del territorio: un nuovo parco della biodiversitĆ  di ben 24mila metri quadri prenderĆ  vita attorno all'impianto aziendale, andando ad assottigliare sempre di più la distinzione netta fra industria e natura.

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Il rispetto per il territorio

Ma non finisce qui: il piano di Ratti prevede, inoltre, nuovi spazi destinati al lavoro, nel bel mezzo della limonia: ā€œLa nostra azienda si trova proprio nel cuore della food valley, e ha un forte legame con il territorio, che ci impegniamo ad amare e rispettareā€, commenta Francesco Mutti, CEO della Mutti S.p.a. e presidente della giuria del concorso di design. E aggiunge: ā€œEcco perchĆ© la nostra ambizione ĆØ quella di creare un modello in cui sia gli individui che il territorio e tutta la filiera vivano in armonia con con la nostra attivitĆ ā€.
a cura di Michela Becchi

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