Nasce Tacocina, locale messicano di Brooklyn. Danny Meyer e il progetto di riqualificazione urbana

13 Giu 2018, 15:30 | a cura di

Poche presentazioni per Danny Meyer, imprenditore che negli anni ha saputo creare una serie di catene e locali di successo nella Grande Mela e non solo. Fra le ultime iniziative, Tacocina, ristorante messicano che si inserisce all'interno di un grande progetto di riqualificazione a Brooklyn.

 

L'instancabile Danny Meyer

Shake Shack, Union Square Cafe e poi il wine bar dei suoi sogni, Vini e Fritti, ispirato alla cucina romana e ai suoi costumi, una vineria in stile italiano che, con il nuovo Caffè Marchio, completa il polo della gastronomia made in Italy firmato Meyer, insieme all’adiacente pizzeria Marta. L'impero creato dal genio di Danny Meyer non conosce confini: dopo la cucina internazionale e quella tricolore, l'imprenditore si dedica ora alla gastronomia messicana, con un nuovo locale tutto incentrato sui tacos, street food sudamericano per eccellenza ormai presente a tutte le latitudini.

Il locale

Si chiama Tacocina e ha aperto da pochi giorni i battenti a Williamsburg, Brooklyn, nello spazio (ri)creato dallo studio James Corner Field Operations nell'area in disuso dell'ex raffineria di zucchero Domino. Due ettari e mezzo di verde fronte mare completamente abbandonato, che ora rinasce grazie al gruppo di project design, trasformandosi in un'oasi naturale con area per prendere il sole, un parco giochi e la nuova creatura di Meyer. Uno stand che sarà guidato da Barbara Garcia, ex sous chef dell'Union Square Cafe di origini messicane: “Io, come tanti altri americani, mangio tacos da una vita. Ho voluto, però, coinvolgere qualcuno che fosse cresciuto con questo prodotto”, ha dichiarato l'imprenditore a Eater. “Amo ogni tipo di cucina, ma i tacos saranno sempre nel mio cuore”, ha commentato Garcia.

 

Tacocina

L'offerta

Sei diverse proposte di tacos, dal maiale e mango ai gamberetti e zucca siamese, passando per manzo e salsa negra. Con due opzioni vegetariane: funghi e salsa di mais, e taco al cotija, formaggio vaccino messicano. E poi patatine, guacamole, chicharrones (cotica di maiale fritta) al formaggio, cocktail di gamberi, gelato alla vaniglia e molti altri accompagnamenti e dessert per completare il pasto. In abbinamento alle specialità latine, cocktail di diverso tipo, fra cui un mezcal negroni che promette di diventare il drink di punta del locale, calici di vino e birre artigianali.

La sede

Ma il vero punto di forza di Tacocina è la location d'eccezione: “Ciò che più di tutto mi entusiasma è la vista. Lo stand, inserito nell'ampio ambiente industriale con una grande insegna di metallo, fa parte di un progetto di riqualificazione nato sulle rovine della vecchia raffineria, punto di riferimento del quartiere fin dall'Ottocento”. Un nuovo percorso per Meyer, che si ritrova a far fronte a un nuovo pubblico, destreggiandosi con una zona diversa da quelle a cui era abituato: “Vivo a New York ormai da molto ed è una città che riesce ancora a sorprendermi. Qui si scoprono in continuazione nuove aree della metropoli, quartieri che esistono da sempre ma sui quali non ci si sofferma. E poi ci sono quelle zone che nascono dal nulla, create a partire da zero”. Ed è proprio ciò che il Domino Park si propone di fare: “Questo luogo nuovo di zecca è un dono alla città di New York”. Insieme al locale di tacos, unico polo gastronomico dell'intero spazio. Che, considerando la capacità imprenditoriale di Meyer, potrebbe presto espandersi anche in altre zone. Intanto, confidiamo nella qualità dei prodotti e il fascino dell'offerta perché il progetto di riqualificazione acquisisca il successo che merita. Anche grazie al cibo.

www.heytacocina.com/

a cura di Michela Becchi

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