Nella Loira è scisma biodinamico. La protesta del vigneron Nicolas Joly

1 Mar 2015, 17:24 | a cura di
Il celebre vigneron della Loira, noto alle cronache della viticoltura mondiale per il suo ascendente nel settore biodinamico, fa parlare di sé per il rifiuto a pagare la tassa annuale dell’InteLoire, legato alla promozione dei vini della Regione. Obiettivo non dichiarato fondare una rete indipendente di produttori biodinamici.

Non ha bisogno di presentazioni Nicolas Joly, il vigneron biodinamico della Loira (azienda Coulée de Serrant) che sul suo bigliettino da visita ha fatto scrivere “assistente della natura e non produttore di vino”. L'ultima notizia, che lo ha riportato nuovamente alla ribalta della cronaca vitivinicola mondiale, è il suo rifiuto al pagamento della tassa annuale all'InterLoire, contributo che l'associazione investe nella promozione dei vini della Regione. E la conseguente condanna - 5800 euro più 1500 euro di spese legali - da parte del tribunale interdistrettuale di Angers.
Ma la sua presa di posizione ha anche un altro obiettivo: lasciare la rete, a suo avviso incapace di difendere gli interessi dei produttori biodinamici, e fondarne una propria, un organisme de défense et de gestion, indipendente da qualsiasi altro organismo corporativo regionale. Un vero scisma in salsa francese.
Chi, degli altri vigneron biodinamici, adesso lo seguirà?

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