Capodanno cinese 2020: è l'anno del Topo. Come si festeggia a tavola? I menu di Milano

20 Gen 2020, 15:38 | a cura di
A Milano la comunità cinese è numerosa e perfettamente integrata. In occasione del Capodanno cinese, sarà via Paolo Sarpi il cuore dei festeggiamenti. Ma in tutta la città i ristoranti cinesi propongono menu speciali. Attenti ai piatti portafortuna della tradizione, o concentrati sulle tendenze contemporanee.

Capodanno cinese 2020: è l'Anno del Topo

Il 24 gennaio sarà solo l'apice di quindici giorni di festeggiamenti che ogni anno animano una delle ricorrenze più attese del calendario cinese. Un po' come il nostro Natale, il Capodanno cinese è la festa da trascorrere in famiglia, quelle che condensa auspici e speranze per il futuro, auguri di prosperità e buoni propositi per l'anno che inizia. Legata al calendario lunare, la festività è variabile, e quest'anno arriva sul finire di gennaio, sancendo l'ingresso (a partire dal 25/1) nell'Anno del Topo, il primo dei dodici segni dello zodiaco cinese, tutti associati a un animale, che riflette le caratteristiche dei nati nel segno. Il topo, dice la leggenda, è primo del ciclo grazie alla sua astuzia, che insieme all'attitudine al comando e al carisma identifica le qualità del segno. Prima di entrare nel nuovo anno, però, il cartellone dei festeggiamenti prevede di celebrare la sera della vigilia anche a tavola, mentre in strada imperversano i rituali tradizionali, a partire dalla sfilata del dragone col volto di leone, che ha il compito di proteggere la comunità, come pure le lanterne e gli abiti di colore rosso, di cui si fa ampio sfoggio nel periodo di Capodanno.

Il Capodanno cinese a Milano

Simboli, questi, che abbondano pure in quelle città in cui la presenza cinese è fortemente radicata, come Milano, dove le iniziative per celebrare il passaggio d'anno si concentrano principalmente intorno a via Paolo Sarpi (ma i festeggiamenti coinvolgeranno pure i negozi e le maison del Quadrilatero, con un programma denso di eventi tra il 23 gennaio e il 9 febbraio), dove domenica 2 febbraio si snoderà la tradizionale parata del dragone. Non da meno sarà la proposta dei ristoranti cinesi in città. In omaggio alle usanze della tavola delle feste, ma pure alla ricerca di qualche stimolo nuovo, che possa raccontare l'evoluzione della cucina cinese contemporanea.

Zuppa di sabbia dorata da Bon Wei

Zuppa di sabbia dorata, foto di Daniele Mari

La tavola delle feste. Piatti della tradizione e cibi fortunati

Procedendo con ordine, i fondamentali della cucina delle feste si concentrano sull'auspicio di prosperità. Richiamando quindi il consumo di pietanze che, per forma o nome, propiziano fortuna. Il pesce, in primis, che in cinese si legge yu, ed è foneticamente affine alla parola che indica prosperità: mangiare pesce a capodanno, quindi, porterà ricchezza ai commensali (la tradizione spazia dalla carpa al pesce gatto). E non possono mancare i ravioli jiaozi, chiamati in causa per la forma che ricorda i lingotti d'oro della Cina Imperiale: il ripieno perfetto prevede il maiale, grande protagonista – in tutte le salse – della tavola delle feste, perché è emblema di abbondanza. Si prosegue con la zuppa di spaghetti (lamian), serviti in brodo, con verdure, maiale e uova strapazzate (ma attenzione a non chiamarla ramen, in Cina parliamo di tanmien). Perché proprio gli spaghetti? Nuovamente, per la loro forma, che li rende simbolo di lunga vita. Nell'excursus sul cibo tradizionale del Capodanno cinese c'è spazio anche per il riso saltato (non manca mai), gli gnocchi di riso e la torta di riso Niangao (gao significa torta, ma anche “alto”, dunque preannuncia un anno migliore e più renumerativo del precedente).

Gnocchi di riso da Gong a Milano

Mangiare a Milano per il Capodanno cinese

Ma tutto questo come si riflette nell'offerta della ristorazione odierna? Milano, come dicevamo, offre una casistica diversificata. Una tavola raffinata come quella di Gong (Due Mappamondi), per esempio, che propone un vero e proprio menu delle feste solo per la sera del 25 (9 portate a 90 euro, 130 con abbinamento vini), ma dedica al Capodanno un piatto che resterà in carta per tutto il 2020, unendo simbologia tradizionale e interpretazione moderna: Gnocchi di riso con crema di tofu, edamame, guanciale croccante e polvere di kimchi.

Riso e foie gras da Bon Wei

Riso e foie gras, Foto di Daniele Mari

Punta invece sul nuovo “lusso” della Cina contemporanea il menu di Bon Wei (Due Mappamondi), tavola cinese di Milano che quest'anno festeggia i 10 anni di attività, forte di uno spazio e un servizio curato, e della compresenza in carta di piatti delle diverse tradizioni regionali con proposte più audaci. Per il terzo anno consecutivo, il ristorante di via Castelvetro – defilato dal cuore della festa - propone ai suoi ospiti (numerose sono le famiglie cinesi) un menu ad hoc per il Capodanno, servito dal 24 gennaio al 9 febbraio. Ma, per la prima volta, lo chef Zhang Guoqing ha scelto di discostarsi dalle ricette più note. Con un menu da 10 portate che vuole dare voce, più che al cenone consumato tra le mura domestiche, alla proposta dei ristoranti che in Cina stanno puntando sulla contaminazione tra ingredienti diversi, e si fanno tentare da prodotti pregiati come il tartufo e il foie gras, o il costosissimo abalone (l'orecchia di mare), sempre più apprezzato dall'alta ristorazione per il suo gusto delicato e la consistenza peculiare.

Fior di abalone da Bon Wei a Milano

Fior di abalone, foto di Daniele Mari

E infatti sono numerosi gli ingredienti di pregio che arricchiscono il menu speciale di Bon Wei: l'abalone dà sprint alla zuppa di sabbia dorata, che avvolge uno shao long pao ripieno di granchio; e torna tra i secondi piatti, stufato per 18 ore e proposto con crema di broccoli. Poi c'è l'insolito accostamento tra riso saltato a foie gras, ma anche il più tradizionale (golosissimo) pollo del mercante di Canton, con salsa di sesamo e arachidi e olio piccante. Al termine del pasto, gli ospiti ricevono una scatolina con praline al cioccolato homemade, che recano inciso l'ideogramma del Topo. L'orizzonte di riferimento è dunque quello di un cenone delle grandi occasioni, proposto a 120 euro (150 con abbinamento vini), su prenotazione e minimo per due persone.

La sala di Bokok a Milano

Per unirsi in modo più informale ai festeggiamenti, invece, c'è Bokok. Più recente, dedicata alla cultura dei dim sum e insolitamente piena di libri a disposizione degli ospiti, l'insegna è operativa in via Sarpi dall'autunno scorso, e per il Capodanno punta tutto sui bao, proposti in due varianti beneaugurali: lo Zi Shu Bao - con patate viola e polvere dorata, a unire il colore della nobiltà con l'oro che chiama ricchezza – e il Char Siu Bao, ripieno di spalla di maiale (ecco il portafortuna del caso!) marinato con soia, miele e zenzero. In carta dal 25 gennaio.

Gong - Milano - corso Concordia, 8 - www.gongmilano.it

Bon Wei - Milano - via Castelvetro, 16-18 - www.bon-wei.it

Bokok - Milano - via Paolo Sarpi, 25 - Pagina Fb

 

foto di apertura di Daniele Mari

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