RetroVino a Roma. Terzo locale per i ragazzi di Retrobottega, che ora pensano alla mescita

11 Ott 2019, 10:30 | a cura di
Apertura no stop, dall'ora di pranzo alle 2 della notte, per la mescita di vino con salumeria e cucina fredda dei ragazzi di Retrobottega, che aprono la terza costola di un progetto gastronomico sempre più solido e ramificato. Nel piano centro di Roma. Ce lo raccontano in video Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice.

RetroVino. Un nuovo progetto firmato Retrobottega

Ancora novità per il team di Retrobottega, che inaugura la terza costola del progetto romano nato in via della Stelletta. Dopo il restyling del ristorante e l'inaugurazione del pastificio RetroPasta, da qualche giorno operativo anche per pranzo, i ragazzi concretizzano pure il progetto sul vino che già da mesi era in cantiere. A raccontarcelo sono Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice, ripresi dietro al bancone in legno che sarà il fulcro del nuovo ambiente affacciato su via d'Ascanio (parallela di via della Stelletta), un tempo laboratorio dei ragazzi, e ora enoteca con tavola informale.

Lo spazio di RetroVino ancora work in progress

Con figura del salumiere protagonista, chiamata a presentare la selezione dei prodotti in carta e preparare pochi semplici piatti con gli strumenti a disposizione (no fuochi, né cappa, sì roner e simili), sempre in coerenza con il pensiero di Retrobottega. Il fulcro dell'offerta, però, come evidenzia l'insegna – RetroVino - privilegia soprattutto il vino, con carta della mescita importante. Apertura per pranzo e fino al pomeriggio (dalle 12, senza interruzione; partenza soft, per il rodaggio della prima settimana, dalle 17), per arrivare alla cena e a tarda sera, con chiusura alle 2 della notte.

Il menu, i salumi, i vini in mescita

La carta proporrà salumi e formaggi - una quindicina di referenze in tutto, prodotti che rappresentano l'Italia da Nord a Sud – pane fatto in casa, e piatti di cucina fredda o“tiepida”. Più qualche sfizio goloso da spizzicare in ogni momento della giornata, dagli affumicati di pesce al pastrami, sempre homemade, servito come sandwich componibile a piacere dell'ospite, con sottaceti e fermentati d'ordinanza. Diverse pure le proposte vegetali, in continuità con il lavoro di ricerca gastronomica condotto finora al ristorante. Circa 15 le sedute disposte a ferro di cavallo intorno al bancone per gli ospiti, affrontato da un banco di lavoro tutto a vista, ricavato sopra un ingegnoso sistema di frigoriferi per la mescita fredda, “perché il fulcro sarà la mescita, con tanti fuori carta e proposte speciali del giorno”, spiega Giuseppe Lo Iudice. RetroVino, non a caso, svolgerà anche un ruolo funzionale, supportando la proposta di calici in abbinamento di Retrobottega, che comunica dall'interno attraverso un corridoio di servizio. Da metà ottobre si aprono le porte. E nel pieno centro di Roma l'isola gastronomica immaginata dai ragazzi per portare qualità e innovazione, in una zona altrimenti in balia dei locali turistici, continua a crescere, un tassello dopo l'altro.

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram