A cena col Conte Tasca

23 Gen 2012, 15:34 | a cura di

Il 26 gennaio il wine bar della Città del gusto di Catania ospita il Conte Lucio Tasca. Un incontro per raccontarsi, per rivivere assieme ai soci del Wine Club la storia di una delle cantine di maggior prestigio dell’intera penisola: proprio quest’anno è arrivato il riconoscimento di

lmerita.it/it/home/" target="_blank">Cantina dell’anno da parte della nostra Guida Vini d’Italia 2012.

 

Con il Conte Lucio ci saranno 5 suoi vini in degustazione, che saranno raccontati insieme a Marco Sabellico, curatore della guida. A chiudere un ricco buffet con salumi, formaggi e altre prelibatezze selezionate dallo staff della Città del gusto di Catania. Così come si potrà acquistare le bottiglie assaggiate e raccontate.

 

Facciamo un passo indietro per comprendere la storia di questa cantina.Quando abbiamo iniziato a redigere la prima edizione di Vini d’Italia, questa realtà esisteva da oltre 150 anni. Alla sua guida c’era l’indimenticabile conte Giuseppe Tasca d’Almerita e il responsabile della commercializzazione dei vini era l’altrettanto indimenticabile Ignazio Miceli, che ne creò letteralmente marchio e distribuzione. Oggi la produzione supera i tre milioni di bottiglie e si avvale delle uve ottenute in ben 460 ettari di vigneti, collocati al confine fra le province di Palermo e di Caltanissetta, nel centro esatto della Sicilia. Se proprio volessimo fare un paragone, questa è l'unica cantina isolana che, per storia e tradizione, sarebbe possibile assimilare a un grande château bordolese: da sempre in queste zone convivono tradizione e innovazione.

 

Qui i Tasca hanno fatto le loro prime selezioni massali e clonali e, in tempi non sospetti, hanno cominciato a lavorare sui vitigni internazionali. Sono luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, cristallizzato nella bellezza di un paesaggio di rara suggestione, morbide colline appena abbozzate dove alla vite si alterna l'ulivo. Ma è solo un'impressione: Regaleali invece è sempre stata un laboratorio, un'appassionata fucina di idee, dove la vocazione per la viticultura dei Tasca, con Lucio siamo all'ottava generazione, per almeno un paio di secoli ha scritto la storia della Sicilia enologica e non solo. Vini in buona parte innovativi, (l’azienda fu la prima a proporre Chardonnay e Cabernet Sauvignon nell’isola), ma anche grandi rossi di tradizione, come il Rosso del Conte, da uve nero d’Avola con piccole aggiunte di perricone, fatto maturare fino a pochi anni fa in grandi e vecchie botti di castagno, oggi in legni francesi.

 

Questa cantina rappresenta, oggi più che mai, il simbolo dell'enologia siciliana. Avergli assegnato i “tre bicchieri” per ben 21 volte è stato per noi il modo per rendergliene atto.

 

Lorenzo Ruggeri
23/01/2012

 

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RASSEGNA STAMPA

> Il Gambero Rosso lancia il suo Wine Club a Catania (Giornale di Sicilia.it - 22/01/2012)

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