Il racconto prende forza lungo la Via Emilia. Si arricchisce di storie, tesse relazioni autentiche e goderecce con la tavola, incarna uno stile di vita. E segna un percorso: quello definito a Enologica 2014. โAbbiamo scelto 10 personaggi, 10 sognatori che nel โ900 hanno cambiato il modo di pensare e proporre il cibo e il vino in Emilia Romagnaโ commenta Giorgio Melandri, curatore della manifestazione. โPerchรฉ la tradizione รจ una conquista e vive di continuitร โ. Ecco allora che i racconti si inseguono: dalla Frasca di Gianfranco Bolognesi (primo sommelier dโItalia nel 1974) che traeva ispirazione dai ramoscelli esposti per indicare lโarrivo del vino nuovo, alla Grotta di Nerio Raccagni, quella rimessa che giร quarantโanni fa aveva reso Brisighella meta di pellegrini enocentrici, grazie a un modello gestionale innovativo tutto mescita di grandi vini a prezzi contenuti. Passando per i Cantarelli e Giacinto Rossetti. E cosรฌ via, srotolando storie dopo storie.
Ma Enologica รจ soprattutto un modello di connessione portentoso che dovrebbe essere stimolo per molte altre regioni dโItalia. Nellโultima edizione, svoltasi allโinterno di Palazzo Re Enzo di Bologna, sono state depennate le verticali โ non siamo dunque qui a riportarvi grandi millesimi, magari introvabili - per puntare i riflettori sulle storie e sulle persone, con oltre 120 produttori presenti. Tra un assaggio e lโaltro cโรจ stato il tempo dโincrociare sotto i portici di via Santa Caterina un oste come Daniele Minarelli per il rito della comanda. AllโOsteria Bottega, sui tortellini in brodo sono scattati un paio di minuti di silenzio. Conferma di una tradizione viva e attuale, capace ancora di emozionare.
Negli appunti che seguonomettiamo da parte le aziende giร premiate su Vini dโItalia 2015, per raccontarvi di altri assaggi, altre etichette, altre storie.
Sabbiagialla 2013 San Biagio Vecchio
Tra Faenza e Santa Lucia ci sono terreni puntellati da cave di sabbia gialla finissima che accolgono vecchi cloni di Albana. Da questi siti Andrea Balducci e la moglie Lucia Ziniti ce ne propongono una versione luminosa e di carattere: sa di camomila, albicocca e salvia. Ha rigore, durezze e punte tanniche, accompagnate da tratto aromatico immediato e un finale incisivo dolce amaro che non si scorda.
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Secco Canova 2013 Fattoria Moretto
Un Lambrusco che guarda indietro e sposta lโasticella in vanti. Fausto e Fabio Altariva sono il punto di riferimento per chi รจ alla ricerca di Grasparossa territoriali e autentici, frutto di vinificazioni vigna per vigna. Siamo a Castelvetro di Modena, a 200 metri di quota su terreni argillosi. Canova offre toni scuri di more e ciliegie mature, sensazioni di china; la bocca รจ rigorosa, ma rinfrescata da sensazioni agrumate e un soffio di vitalitร continuo. Un buon vino rosso che balla con le bolle.
Romagna Sangiovese Sup. Godenza 2013 Noelia Ricci
Segnatevi questโazienda. Marco Cirese ha preso in mano un progetto per rilanciare lโattivitร viticola nel parco storico della Tenuta Pandolfa. Siamo a Fumana di Predappio in provincia di Forlรฌ, a 250 metri di quota tra suoli di argille rosse e altissima concentrazione di sabbia Il Godenza รจ una delle poche selezioni di Sangiovese cha offre un color ancor piรน scarico del base, non gioca la via della concentrazione ed estrazione. ร un vino delizioso, floreale, sa di erbe aromatiche e mentuccia, ha punte salate e una grande naturalezza espressiva. Fresco e vitale, si fa fatica a fermarsi al primo assaggio. Unโidea di Sangiovese moderna, essenziale, di forte impatto e facile acquisto, visti i 16 euro a scaffale.
Romagna Sangiovese Sup. Monte Brullo Ris. 2010 Costa Archi
Ci addentriamo sulle colline di Castel Bolognese per proporvi un ottimo vino di Gabriele Succi. Il Monte Brullo racconta un corpo di vigneti a 150 metri s.l.m. che poggia su suoli ricchi di argille rosse calcaree. ร un vino ricco e potente ma finissimo nellโestrazione: ha sensazioni calde di viola, un frutto scuro e fitto, e una bocca perfetta per struttura, grinta e tensione acida, finendo per regalare una splendida sensazione dโinsieme. Il finale รจ lungo, fresco e ritmato.
Mantignano Vecchie Vigne 2009 Il Pratello
Umorale. Davanti a questo vino cโรจ chi storce il naso e chi lo ama profondamente. Noi ci sediamo dalla parte dei secondi. Emilio Placci ci riporta a Modigliana, terra di confine con la Toscana. Arrivano sensazioni terrose, di radice, e poi note animali. Come davanti a uno straordinario culatello; segue una bocca ricca e grassa, ma generosissima in sapore e tratti minerali. Ha unโenergia di fondo scalpitante ed รจ ancora in fasce. Se andate in cantina a trovare Emilio, aspettatevi grandi cose anche dalla cucina.
Macchiona 2002 La Stoppa
A proposito di annate minori. Lโestate del 2002 รจ stata simile a quella di questโanno: acqua su acqua. Eppure questo vino di Elena Pantaleoni, barbera piรน bonarda, รจ semplicemente coinvolgente per complessitร e bevibilitร . Lโaciditร รจ sferzante, i profumi sono ariosi: spezie fini, tratti quasi agrumati e un frutto integro. Sorso portentoso e teso, con tratti salini e un finale in crescendo. Questo campione sarร buonissimo anche tra 10 anni.
Damaskinos 2006 Vaeni Naoussa
Che ci fa un produttore greco a Enologica? ร il risultato del progetto triennale South of Europe โ Mediterranean Wines, promosso dall'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna, insieme al Consortium of Greek Wine Producers e la Trakia Regional Wine and Vine Chamber della Bulgaria. Finalitร ? Promuovere un approccio mediterraneo al vino, quindi un bere consapevole, a tavola, facendo tesoro di territori e specificitร . In questo caso siamo a Naoussa, nella Macedonia centrale, non lontano da Salonicco: la patria dello xinomavro (lettaralmente acido-amaro), varietร indigena a bacca rossa capace di regalare vini di lungo invecchiamento. Il colore รจ scarico, rimanda a toni fragranti di olive nere, pepe e frutti rossi. Ha un profilo maturo, morbido, e una beva continua, veloce e appagante. Vale sicuramente qualcosa in piรน dei suoi 4,55 euro di listino.
a cura di Lorenzo Ruggeri