Appunti di degustazione. Il Vintage Tunina in 16 assaggi, dal 2014 al 1979

10 Mag 2017, 13:45 | a cura di

Un bianco decisamente longevo, capace di sostenere, con disinvoltura, quasi 40 anni di vita. รˆ il vino creato da Silvio Jermann nel 1975. Ve lo raccontiamo in 16 assaggi.

รˆ uno dei bianchi piรน amati dagli italiani, e non solo. รˆ il Vintage Tunina di Silvio Jermann, che giร  alla sua prima uscita nel 1975 fece scalpore per la finezza espressiva, per la freschezza e la ricchezza dei profumi, e per la sua suadente e armonica eleganza. Un vino straordinario, che nasce in una terra meravigliosamente vocata, il Collio, e che grazie alle intuizioni di Silvio, allora appena uscito dalla scuola enologica, ha aperto un capitolo nuovo nella storia del vino bianco in Italia. Uvaggio di chardonnay e sauvignon blanc, con un apporto di ribolla gialla, malvasia e picolit a sottolinearne la territorialitร , รจ ormai un archetipo che ha ispirato tutte le successive generazioni di bianchisti, friulani e non.

Se รจ un vino straordinariamente godibile sin dalla sua uscita in commercio, questa verticale di venti annate, che affonda fino al 1979, vi sorprenderร . Avete mai pensato che un grande vino bianco potesse essere cosรฌ longevo?

Silvio e Michele JermannSilvio e Michele Jermann

Storie, tappi e imvecchiamento

Oggi il vino, dedicato da Silvio Jermann a Tunina (Antonia) che faceva a domestica a Venezia, l'antica proprietaria di quella vigna e la piรน povera delle amanti di Casanova, รจ tappato con una chiusura tecnica, che sta dimostrando di poter mantenere ancora piรน a lungo del sughero (come risulta dallโ€™assaggio di campioni della stessa annata con tappi diversi) la magia del suo fascino.

Un grande vino, ma soprattutto il frutto dellโ€™intuizione di un grande uomo del vino, che ha saputo leggere, con incredibile sensibilitร , le potenzialitร  della sua terra, e le istanze dei tempi nuovi, creando qualcosa che prima non esisteva. รˆ una delle grandi verticali organizzate per il trentennale de Gambero Rosso: 16 assaggi dal 2014 al 1979.

 

2014

Il naso apre elegante e fresco, con note di fiori bianchi e frutta tropicale, albicocca e prugna bianca, con piacevoli note vegetali a comparire e sparire, poi agrume e un leggero tocco di botrite. La bocca, come nello stile classico di questo vino, รจ fresca e grassa allo stesso tempo, con lunghezza e complessitร  crescente.

Valutazione: 88/100

 

2011

Sulla falsariga del precedente ma con piรน maturitร  e concentrazione, dovute allโ€™annata calda. Si sente perciรฒ in modo maggiore la nota agrumata e di botrite, la frutta tropicale e di cera dโ€™api, una certa dolcezza del legno. La bocca รจ possente, alcolica ma bilanciata da una bella dose di aciditร , con una leggera sensazione di carbonica sul finale che contribuisce a snellire e a dare al vino una certa austeritร .

Valutazione: 90/100

 

2010

Lโ€™annata fresca fa sentire il suo carattere soprattutto nella componente acida, che dร  a questo vino un che di avvincente. Al naso ai classici sentori di frutta bianca โ€“ mela e susina โ€“ e di frutta tropicale, con una particolare e insistente nota di banana, si aggiunge un intrigante nota fumรฉ. La bocca รจ dolce nelle note di vaniglia e spezie ma affilata nellโ€™aciditร , decisa, che definisce un finale lungo e teso.

Valutazione: 92/100

2006 (tappo in sughero)

Un naso poco intenso e un poโ€™ spento, con note di orzo e grano, legno dolce e cera dโ€™api, una certa mineralitร , caratterizzano il naso di questo campione che regala una bocca ricca e grassa, evolutiva ma affascinante, soprattutto nelle note di cioccolato bianco regalate dal retrogusto.

Valutazione: 86/100

 

2006 (tappo a vite)

Versione piรน fresca e vitale della stessa annata, dove alle note di albicocca e fiore di campo si aggiunge la sensazione di pietra focaia e marzapane, cedro candito e idrocarburo. Bocca in cui la componente minerale prende il sopravvento, lโ€™aciditร  รจ sferzante e il finale lungo e complesso.

Valutazione: 93/100

 

2002

Naso su due tempi, che regala dapprima sensazioni evolutive, di mela grattugiata, per poi aprirsi a note di uva spina, pompelmo, scorza dโ€™agrume. La bocca invece rimane un poโ€™ compressa dallโ€™alcol, che scinde il finale facendo mancare lunghezza e tensione.

Valutazione: 87/100

 

2001

Un naso molto intenso e complesso, dove la frutta bianca in confettura รจ accompagnata da sensazioni di miele e affumicate, lโ€™agrume candito, il ribes bianco e il melograno. La bocca non รจ grassa, piuttosto dolce, condizionata dalla speziatura del legno, con una buona dose di aciditร .

Valutazione: 88/100

 

2000

Torna un Tunina di grande concentrazione, con intense sensazioni di frutta in confettura, albiccocca, susina, arancia, e tropicale, con la banana a emergere decisa, con sbuffi affumicati. La bocca, intensa e alcolica, non manca della consueta aciditร , che gestisce perfettamente anche la buona dose di legno.

Valutazione: 92/100

1997

Decisamente intenso, con particolari note di polvere di caffรจ, sentori animali, fiammifero ed erbe secche, evolutivo ma per nulla stanco, offre una bocca notevole non solo per densitร  e pienezza ma anche per tenuta acida, responsabile di un finale lungo e affusolato.

Valutazione: 92/100

 

1995

Un vino ancora giovane e in crescita, che si esprime soprattutto su un registro minerale, con note di idrocarburo e anice, semi di finocchio e aneto secco, poi cedro e spezie orientali โ€“ cardamomo e cumino. Al palato dissimula in una sorta di pacatezza la sua grande forza estrattiva, bilanciata da aciditร  e sapiditร .

Valutazione: 95/100

 

1993

Unโ€™intensa evoluzione caratterizza il naso, con note di biscotto e zafferano, miele e forest floor, grano e caramella dโ€™orzo, zucchero filato. La bocca รจ gestita piรน dallโ€™alcol che dallโ€™aciditร , risultando un poโ€™ svuotata da centro bocca, a causa della sensazione di diluizione.

Valutazione: 88/100

 

1991

Un profilo molto particolare definisce questo Tunina, mai cosรฌ vegetale. Estremamente giovane nelle note di asparago ed erbe secche, fieno e animale, con cenni di torrefazione e cedro. Anche la bocca ripercorre lo stesso registro, mancando della solita grassezza ma offrendo grande grinta e longevitร .

Valutazione: 90/100

 

1990

Un Tunina piรน classico, che propone le note piรน fruttate e tropicali in chiave evolutiva. La frutta รจ perciรฒ in confettura โ€“ agrume, frutto della passione, ananas - con note di pane appena sfornato e lievito, su un affascinante tono botritizzato. Lโ€™alcol non manca di far sentire la sua presenza ma lโ€™aciditร  non รจ da meno e il risultato รจ molto convincente.

Valutazione: 91/100

1988

Decisamente evoluto ma per nulla ossidato, questo Tunina tira fuori le migliori carte dellโ€™invecchiamento. La cera dโ€™api si contamina di fresche note di macchia mediterranea, i cenni di torrefazione di foglia bagnata e zafferano, caramella dโ€™orzo e zucchero di canna. La bocca รจ molto ricca, armonica nellโ€™insieme, e mostra un grande equilibrio tra alcol e aciditร .

Valutazione: 93/100

 

1983

Un vino tanto sfuggente quanto intrigante. Al naso le note evolutive sono nitide e complesse, e al solito tandem di torrefazione e cioccolato, confettura e botrite, si aggiunge un tono iodato molto particolare e decisamente rinfrescante. La bocca mostra solo un piccolo cedimento in chiusura, dovuto alla scissione alcolica, ma รจ un bellissimo vino. Crepuscolare con fascino.

Valutazione: 89/100

 

1979

La sensazione che inizialmente sembra essere dovuta a un problema di tappo si trasforma nel bicchiere in note di fungo secco e spezie dolci, tabacco da pipa e cioccolato bianco. La bocca mantiene ricchezza e persistenza, lโ€™aciditร  gioca un ruolo determinante seppur non cosรฌ evidente, regalando un finale ancora vitale e decisamente sapido.

Valutazione: 91/100

 

Vintage Tunina | Jermann | Dolegna del Collio (GO) | www.jermann.it

 

di Marco Sabellico e Eleonora Guerini

foto Andrea Ruggeri

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