Benvenuti in Puglia: il Salice Salentino si prepara all'Expo

2 Mar 2015, 12:10 | a cura di Stefania Annese
È una delle regioni più belle al mondo. Lo dicono il National Geographic e la Lonely Planet. Ma la Puglia è anche un patrimonio di tesori enogastronomici, fondamentali per lo sviluppo turistico. Lo sa bene Damiano Reale, del Consorzio di tutela vini Dop Salice Salentino,che abbiamo incontrato a Milano in occasione di Benvenuti in Puglia – Anteprima Expo 2015. I prossimi obiettivi del Consorzio? Leggeteli qui.
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National Geographic l'ha definitiva una delle regioni più belle al mondo, la Lonely Planet le ha conferito il secondo posto nella top ten delle migliori destinazioni di viaggio e un campione di 2000 turisti italiani e 7000 europei la pone ai vertici per performance turistiche e capacità attrattive. È la Puglia: terra per lo spirito, luogo di tradizioni, mare e arte. In questo particolare e unico paesaggio si distingue per la sua produzione vitivinicola il Salento, tacco dello stivale che grazie alla sua particolare posizione, alle escursioni termiche e alla ventilazione regala vini rossi, bianchi e rosati che fanno di questa regione una delle più produttive d'Italia. Al vertice di questa realtà dal 2003 vi è il Consorzio di Tutela Vini Salice Salentino che vanta ben 1200 soci di cui 33 vinificatori, 40 imbottigliatori e il rimanente viticoltori per un totale di 2000 ettari vitati e una produzione pari a 140000 hl di vino. Abbiamo incontrato il vice presidente del Consorzio del Salice Salentino Damiano Realea Milano, in occasione dell'evento Benvenuti in Puglia – Anteprima Expo 2015in cui sono stati illustrati i progetti, le azioni e gli interventi che saranno messi in campo dal primo maggio al 31 ottobre per l'Expo. Il Consorzio di tutela vini Dop Salice Salentino è una giovane entità consortile che nel giro di poco tempo è riuscita a distinguersi nel panorama enologico italiano.

In che modo oggi il Consorzio intende crescere e quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere?
La realtà consortile del Salice Salentino è abbastanza giovane, nasce nel 2003 ma in poco tempo ha fatto passi da giganti. Nel 2013 abbiamo ottenuto da parte del Mipaaf il riconoscimento Erga Omnessu tutto il territorio per raggiungere il nostro primo obiettivo, che è quello di far conoscere la Dop e portare tanti piccoli e bravi produttori alla ribalta in tutto il mondo enogastronomico. Insieme ai già noti nomi storici dell'enologia pugliese siamo riusciti a organizzare l'evento Benvenuti in Puglia – Anteprima Expo 2015qui a Milano. Inoltre siamo stati a Miami qualche settimana fa e andremo in Cina tra un mese. Grazie all’operato del presidente Angelo Maci e alla sua grande esperienza, ma anche al Ministero delle Politiche Agricole, siamo riusciti a organizzare su tutto il territorio corsi di formazione che hanno garantito la partecipazione dei ragazzi in maniera più attiva nel mondo agricolo.

Come mai il Consorzio ha deciso di organizzare a Milano un'Anteprima Expo?
Il territorio viticolo e gastronomico deve essere valorizzato anche dal punto di vista turistico e insieme al BIT di Milano (Borsa Internazionale del Turismo) abbiamo ritenuto opportuno organizzare una manifestazione più sociale, più easy per poter far assaggiare i nostri vini alla stampa e agli amici milanesi. Ci sembrava un buon binomio: turismo ed enogastronomia.

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Quante sono le aziende associate al Consorzio?
Il Consorzio vanta oggi più di 50 associati che fanno parte di una realtà che vigila, tutela e salvaguarda la Dop da contraffazioni e uso improprio del marchio. La competenza e la forza dei suoi componenti ha assicurato la presenza dello stand del Consorzio con la regione Puglia all'interno dell'Expo 2015. Tra queste ci sono cantine sociali e molti privati. Certamente la cooperazione nella nostra Dop è molto forte e tanti sono i grandi nomi come Conti Zecca, Cantele, Cantine Due Palme o Leone De Castris, ma tutte lavorano nel beneficio dei soci per farci conoscere nel mondo.

Qual è il posizionamento dei vini Salice Salentino DOP sul mercato estero?
Siamo ancora al 10-12% del totale dell’esportazione nella produzione. Il problema è che molto vino del Salice Salentino viene venduto da marchi del Nord d'Italia. Purtroppo ancora sono molto forti gli imbottigliatori del nord, hanno forse più capacità commerciali e molto vino viene esportato da loro. Noi cercheremo pian piano di togliere questo primato, non sarà facile, ma abbiamo tanti imbottigliatori. In altri Consorzi è obbligatorio imbottigliare nel proprio territorio i propri vini, vedi il Primitivo. Noi ancora non abbiamo la forza di imporre questa scelta, ci arriveremo. Per il momento diciamo che consentiamo l’imbottigliamento anche fuori dal territorio.

Quali sono i Paesi in cui l'export dei vini Salice Salentino è maggiore?
In Germania siamo molto forti, ma anche in Inghilterra, Svizzera, Austria, Belgio abbiamo numerosi clienti. In America vorremmo crescere di più, mentre ci stiamo affacciando al mercato estero della Norvegia e della Svezia. Certamente il Centro Europa rimane il nostro punto di forza. Stiamo guardando anche alla Cina, purtroppo lì la clientela ricerca etichette blasonate francesi e i costi per il commercio appaiono molto elevati.

Da qualche tempo si è attivata la collaborazione con il Consorzio Collina di Brindisi
È una sinergia nata al fine di valorizzare e tutelare tutti i prodotti del territorio e incrementare il turismo italiano ed estero. Il Consorzio della Collina di Brindisi è nostro partner nello sviluppo turistico e commerciale del Salento insieme all'Ex Agensud che è l'ente che sostiene entrambe le realtà consortili nelle attività di promozione internazionale. Collina di Brindisi è però una realtà di nicchia per numero di bottiglie di olio prodotto e conoscenza di quest’ultimo, ma grazie a questa collaborazione il numero di vendite è aumentato.

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http://www.consorziotutelasalicesalentino.it/

a cura di Stefania Annese

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