ere diversi ricorsi e controdeduzioni sui disciplinari di produzione, come Doc Sicilia (nell'elenco vitigni Mondeuse) e Doc Tavoliere (una parte del Comune di Manfredonia era rimasta esclusa). Ma Asti e Cannonau rappresentano gli argomenti piรน spinosi. La vicenda dell'Asti รจ incentrata sull'eventualitร di inserire o meno nella zona di produzione una ventina di ettari di vigneto del territorio di Asti (quasi tutti di proprietร del Gruppo Zonin).
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Allo stato attuale, il disciplinare arrivato nei mesi scorsi al Comitato non contiene l'articolo tre. Ovvero, quello approvato dal Consorzio che dava il via libera all'allargamento e che รจ stato successivamente stralciato, d'intesa con la Regione Piemonte, per mancanza del consenso di una parte della filiera, rappresentata dall'Associazione produttori moscato, piรน di 2mila aziende.
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L'associazione ha vinto di recente anche un ricorso al Consiglio di Stato contro il decreto del 5 maggio 2008 firmato dall'ex ministro all'Agricoltura, De Castro, con cui s'inseriva d'ufficio Asti nella Docg. Zonin, dal canto suo, dopo aver annunciato di rivolgersi alla Corte di giustizia europea, ha chiesto al Comitato vini di chiarire ufficialmente i motivi dell'esclusione da una denominazione che, caso singolare, conta 53 comuni tranne Asti. E' proprio questo l'elemento di debolezza che mette a rischio la Docg.
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Se il Comitato vini oggi dovesse decidere di passare la palla a Bruxelles, potrebbe arrivare un aut aut che imporrebbe all'Italia di applicare le norme dell'Ocm vino, pena l'esclusione dell'Asti dall'elenco delle Dop. Eppure il presidente del Consorzio, Paolo Ricagno, ostenta serenitร : โNon siamo preoccupati perchรฉ abbiamo davanti un percorso obbligatoโ. Di parere opposto l'Associazione produttori moscato: โNon รจ giusto โ dice a Tre Bicchieri il presidente Giovanni Satragno โ che qualcuno abbia la possibilitร di produrre Asti Docg senza acquistare diritti di impianto. E poi, la Docg non rischia nulla: abbiamo dalla nostra un parere legale secondo cui la sentenza sul Tocaj non si puรฒ applicare al nostro Moscatoโ. Tuttavia, Satragno ammette: โSe l'Ue ce lo imporrร , dovremo accettare la decisioneโ.
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E' scontro anche in Sardegna sul Cannonau, vino simbolo dell'isola, dove il Consorzio con sede a Nuoro, si contrappone al Consorzio dei vini Doc di Sardegna, con sede a Cagliari. Il primo รจ promotore dell'imbottigliamento esclusivo nell'isola, cosรฌ come per il Vermentino, in funzione di maggiori tutele e controlli: โOggi una parte di Cannonau esce sfuso (verso Lombardia, Veneto, Emilia Romagna) e ritorna in bottiglia in Sardegna a prezzi bassissimiโ, spiega il vice presidente del Consorzio, Stefano Biscaro (Sella&Mosca).
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Cagliariย รจ contraria a questa decisione per esigenze di mercato: โSe non vendessimo in continente โ dice il presidenteย Gigi Picciau โ qui in Sardegna resterebbe invenduta la metร del Cannonauโ. E' molto probabile che il Comitato dia l'ok al disciplinare con l'imbottigliamento in zona, visto che anche la Regione (che nel frattempo ha cambiato tre assessori all'Agricoltura) si era espressa a favore di una maggiore tutela e, a meno di ripensamenti dell'ultim'ora, non dovrebbe cambiare parere. โTemo che il Comitato deciderร in quel modo โ conclude Picciau โ ma in questo caso รจ giร pronto il ricorso al Tarโ.
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di Gianluca Atzeni
05/10/2011