Conegliano Valdobbiadene è la Capitale della cultura enologica europea 2016. Ecco come festeggia

26 Gen 2016, 10:30 | a cura di

Dopo l'iscrizione al registro dei paesaggi rurali di interesse storico, l'area del Prosecco Docg è stata scelta anche per rappresentare le Città del Vino d'Europa. Il fitto anno di appuntamenti inizierà il 27 gennaio. Sul piatto un budget di 5,5 milioni di euro.

Saranno oltre 150 le manifestazioni, gli incontri culturali, scientifici, gastronomici che si svolgeranno a Conegliano-Valdobbiadene, recentemente nominata Capitale della cultura enologica europea 2016. Per la prima volta non si tratta di una sola entità municipale, come succede dal 2012, cioè da quando Recevin (la rete europea della città del vino) ha promosso il riconoscimento, bensì stavolta è un intero territorio, che corrisponde all’area produttiva del Prosecco Superiore che si estende per 15 comuni: Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane,San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor e Valdobbiadene dove vivono 150 mila abitanti e lavorano 3000 aziende vinicole.

La nomina

La nomina risale al 23 novembre scorso, quando il consiglio di amministrazione di Recevin, riunito a Bruxelles alla sede del Parlamento Europeo, aveva esaminato le candidature e i relativi dossier per il 2016. La proposta di Conegliano Valdobbiadene, i cui territori collinari sono da poco iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico (ve ne abbiamo parlato qui), è risultata la più articolata e convincente. Attualmente la rete comunitaria dei territori vinicoli ha raggiunto quota 1000 municipi, dalla Grecia al Portogallo, anche grazie alla modifica dello statuto, approvato in occasione della Convention di Genzano, per cui ogni comune italiano iscritto all’Associazione nazionale Città del Vino, da Barolo a Pantelleria, automaticamente entra a far parte della rete europea Recevin.

Il sindaco di Valdobbiadene: premiato il lavoro di squadra

Soddisfatto Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene: “È un riconoscimento che ci fa onore”dice “ed è il coronamento di un lavoro di squadra per valorizzare a livello europeo il Prosecco Superiore. Infatti attraverso la promozione della Docg si valorizza l’intero territorio della denominazione insieme a tutto ciò che offre in termine di paesaggio, arte, cultura, storia e di offerta turistica”. Nel contenitore 'Capitale della cultura enologica europea', infatti, è confluito un articolato programma di appuntamenti, di cui il territorio è sempre stato ricco, sia di altri costruiti per l’occasione. Tra le manifestazioni in programma nei 15 comuni, sono previsti degli eventi istituzionali, quali il passaggio delle consegne tra la municipalità alentejana di Reguengos de Monsaraz (Portogallo), Città del Vino Europea 2015 e Conegliano-Valdobbiadene; la premiazione del Concorso delle Città del Vino, l’assemblea generale di Recevin e la Convention d’autunno delle Associazione nazionale Città del Vino. E poi ancora la giornata europea dell’enoturismo, il cinquantenario della nascita della Strada del Prosecco (1966-2016) e il 140° anniversario della fondazione della Scuola Enologica “G.B. Carletti” di Conegliano.

Il nostro contributo” ci racconta Diego Tomasi, direttore del centro di ricerca Crea-Vit di Conegliano “sarà essenzialmente tecnico- scientifico e riguarderà vari aspetti tra cui una riflessione sui nuovi scenari della genetica”. “Il programma di Conegliano Valdobbiadene, Capitale della cultura enologica europea 2016” ci anticipa Benedetto De Pizzol, coordinatore dell’Associazione nazionale Città del vino del Veneto “inizierà il prossimo 27 gennaio a San Pietro di Feletto con l’annuale ciclo di incontri tecnici sulla viticoltura promosso e organizzato dall’Amministrazione comunale”.

Il budget

Ma per un evento così importante, quanto è stato messo nel piatto? “Attualmente il budget preventivato è di 5,5 milioni di euro” dice Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene “che vanno a coprire le manifestazioni già presenti nel nostro calendario - circa 150 - alle quali si vanno ad aggiungere gli incontri di respiro europeo richiesti da Recevin e qualche altro appuntamento che sarà valutato in corso d’opera, per cui da finanziare extra. Prevediamo una manifestazione in continuo crescendo”. Aggiunge Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Superiore: “Conegliano Valdobbiadene Capitale della cultura enologica europea 2016 è un grande progetto di comunicazione che è riuscito a mettere insieme piccole realtà, enti pubblici e privati, all’insegna del Prosecco Superiore. Un ottimo risultato che ci dà l’opportunità di ospitare i consumatori europei nel nostro territorio”.

La Capitale europea del vino e l'indotto turistico

A Reguengos de Montserrat, il comune della regione vinicola dell’Alentejo con poco più di 11.000 abitanti, a 170 km da Lisbona, le presenze turistiche nel 2015 in conseguenza della nomina a Capitale europea della cultura del vino (l'anno prima era stata la città spagnola Jerez de la Frontera e nel 2012 la città di Marsala), sarebbero aumentate del 22%.

Nel 2013 la scelta era caduta su un'altra città italiana: Marsala che, nei 12 mesi, ha registrato un notevole incremento delle presenze turistiche, con punte del 40% in più rispetto al 2012, corrispondenti a circa 40 mila visitatori. Le manifestazioni hanno coinvolto 50 partner privati e istituzionali con un investimento di 830 mila euro, di cui 440 finanziati dalla Regione Siciliana. A fronte di ciò, l’impatto economico diretto sulle presenze turistiche alberghiere è stato quantificato in circa 4 milioni di euro, a netto dell’impatto indiretto e indotto.

Per i 15 comuni del Prosecco Superiore, un’area ben conosciuta e con una avviata tradizione turistica, non si tratta di recuperare gap, bensì di consolidare e ampliare ulteriormente l’afflusso dei visitatori. Se nel 2014/2015 la crescita è stata del 5% delle presenze italiane e dell’1,8% di quelle straniere, l’obiettivo è di crescere ancora. “Non solo nel 2016” conclude Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e Presidente dell’Associazione nazionale delle Città del Vino “ma anche negli anni a venire perché vogliamo dare continuità al nostro calendario di manifestazioni e rendere stabile il coordinamento tra comuni, consorzi, enti e istituzioni del nostro territorio: ci aspettiamo che il riconoscimento faccia crescere, tra tutti i protagonisti dell’evento, la consapevolezza dell’importanza di valorizzare il nostro territorio e permetta altresì ai turisti europei di conoscere sempre meglio la nostra zona che dal 2010 è iscritta nella Tentative List dei siti Unesco. Sarà un’opportunità per tutti”.

Gli altri appuntamenti

Oltre agli eventi già menzionati nel testo, per quanto riguarda il capitolo Vino e comunicazionesi ricordano: la presentazione del Rapporto annuale dell’Osservatorio economico del Centro Studi di Distretto (nel 2003 Conegliano Valdobbiadene è stato riconosciuto Primo Distretto Spumantistico d’Italia); il convegno sulle progettualità strategiche per lo sviluppo del distretto turistico del Prosecco Superiore Docg e il consueto Vino in Villa. Per Unesco, paesaggio, ambiente e biodiversità, sono previsti: il convegno internazionale sui Paesaggi Culturali, i progetti di ricerca per la sostenibilità e biodiversità ambientale nell'area, e poi EnoConegliano, il Concorso enologico regionale-Selezione dei vini veneti; il convegno su Rive e viticoltura eroica e il Simposio Internazionale sulla viticoltura di montagna. Numerosi gli appuntamenti dedicati al tema Formazione, scienza, innovazione, sostenibilità ed eticacon il coinvolgimento dei corsi di laurea, i dottorati, i master, lo stage Recevin per giovani viticoltori europei e poi egli incontri dedicati all’enoturismo, all’enogastronomia, alla solidarietà, alla cultura, all’arte e al turismo, all’anniversario della grande guerra e per finire un capitolo dedicato a sport & wine. Complessivamente si tratta di oltre 20 appuntamenti al mese, a partire da gennaio sino a dicembre 2016, con delle punte di 47 eventi a maggio.

a cura di Andrea Gabbrielli

foto Franesco Galifi

 

Questo articolo è uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 21 gennaio

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