Degustazioni. Koval, il whisky biologico e kosher made in Chicago

18 Mar 2014, 12:53 | a cura di
Grano biologico del Midwest degli Stati Uniti e whisky composti solo dal cuore della distillazione per Koval, la prima distilleria di Chicago dai tempi del proibizionismo. Abbiamo assaggiato 4 diversi whisky a Spirit of Scotland, evento romano dedicato al distillato di malto scozzese, ecco il racconto della nostra degustazione.

Grano biologico proveniente dalla regione del Midwest degli Stati Uniti e whisky composti esclusivamente dal cuore, la parte centrale e più pregiata della distillazione. Koval è la prima distilleria artigianale ad avere aperto, nei dintorni di Chicago, dai tempi del proibizionismo. La incontriamo in occasione della terza edizione di Spirit of Scotland, l’evento che promuove la cultura del whisky di malto scozzese a Roma. Durante l'evento capitolino l’aziendaKovalsi è presentata al pubblico italiano per la prima volta, e lo ha fatto con una masterclass guidata da Alessandro Pugi di Pellegrini (selezione, importazione e distribuzione di vini e distillati) ed esperto del settore dei superalcolici.

Partiamo dall'inizio: i fondatori Robert e Sonat Birnecker cominciano questa avventura nel 2008, dopo aver abbandonato le loro carriere accademiche e aver messo a frutto gli insegnamenti dei rispettivi nonni: Koval, che in ebraico indica chi fa qualcosa di inaspettato o fuori dall’ordinario, era il soprannome del nonno di Sonat, che emigrò da Vienna a Chicago nei primi del Novecento, a soli 17 anni. Il nonno di Robert invece praticava l'arte della distillazione in Europa, in Austria, dove era riuscito col tempo a ottenere numerosi riconoscimenti nella produzione del whisky. Aggiungiamo che Koval in molte lingue dell'est Europa significa fabbro, esattamente come Smith, che – nella versione tedesca Schmid - era il cognome di nonno Robert.
Questo spiega la scelta del nome Koval, che vuole rendere omaggio alle due famiglie, e in qualche modo unire la tradizione artigiana del nonno di Robert e l'ardimento di quello di Sonat, che tradotte nella distilleria significano competenza tecnica e creatività, rigore e un tocco di follia (quella necessaria ai due per lasciare le loro carriere e lanciarsi nella produzione del whisky, uno dei più particolari degli USA). Questa l'origine e l'impronta di una distilleria che produce e imbottiglia whishy certificati biologici realizzati a partire da una materia prima che potremmo definire a km0, mentre la presenza di un rabbino che segue tutta la filiera produttiva ne garantisce anche la certificazione kosher.
Abbiamo provato quattro diversi distillati, invecchiati in fusti da 30 galloni (113,55 litri).

La degustazione si apre con White Rye Whiskey 40°, un distillatoimbottigliato subito, dopo un veloce passaggio in botte. Questo procedimento garantisce al whisky di non essere sovrastato dai sentori del legno e di preservare gli aromi floreali o speziati tipici di un prodotto non invecchiato. White Rye Whiskey ricorda una tipologia di whisky famosi nel Nuovo Mondo prima della crescita dei consumi di bourbon, un whisky che lo stesso Gorge Washington produceva nella sua distilleria. Perfetto se sorseggiato puro, anche se solitamente viene utilizzato nella preparazione di cocktails.

Solo il cuore del distillato, niente teste né code, stesso grado alcolico del precedente ovvero 40°: Rye Whiskey è invecchiato in barili nuovi di quercia proveniente dal Minnesota. È fresco, leggero, dai sentori di mandorla, ma anche di frutta tropicale come mango e papaya. Lascia la bocca pulita e un particolare retrogusto di zenzero. Un distillato intrigante e piacevole.

Da un mash, ovvero un “miscuglio” di avena, orzo maltato, segale e frumento nasce Four Grain Whiskey, invecchiato in barili nuovi di quercia americana fortemente bruciati. La tostatura dei barili ne arricchisce il gusto rendendolo più dolce e cremoso al palato con un finale speziato. Un vero e proprio bourbon, balsamico, aromatico, un whisky da meditazione.

Terminiamo con Bourbon Whiskey 47°. Note amare più marcate rispetto al precedente, ma caratteristiche simili nel bicchiere col secondo distillato: stesse note di frutta matura si ritrovano al naso e al palato. Il suo mashinclude varietà di frumento fornite da coltivatori locali della regione di Midwest. Una produzione biologica e in perfetta concordanza con la filosofia di questa importante realtà dal minimo impatto ambientale. Un finale che completa il profilo della produzione di Koval, azienda made in USAche per la prima volta si presenta al commercio italiano.

Koval | USA | Chicago | h5121 North Ravenswood Ave | tel. +1.312.8787988 | www.koval-distillery.com

a cura di Stefania Annese

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