Enjoy Collio 2018 report. L'anteprima dell'annata 2017 in attesa di un nuovo disciplinare

6 Giu 2018, 14:30 | a cura di

Ancora incerti i tempi di approvazione del nuovo disciplinare annunciato un anno fa dal Consorzio di Tutela dei vini del Collio, che rappresenterebbe un passaggio fondamentale per spingere verso una maggiore qualitร  e identitร  territoriale. Noi abbiamo assaggiato le anteprime presentate a Enjoy Collio 2018.

 

Il Collio nel silenzioso limbo della DOCG

Erano molte le attese per Enjoy Collio 2018. In occasione della scorsa edizione, il Consorzio di Tutela dei vini del Collio aveva puntato molto sullโ€™iter dโ€™approvazione del nuovo disciplinare, che sancirร  il passaggio della denominazione da DOC a DOCG. Un passo importante verso il riconoscimento del valore di una storica eccellenza del nostro patrimonio enologico. Il progetto avrebbe dovuto portare allโ€™introduzione di due nuovi vini di punta, destinati a diventare veri simboli della nuova denominazione. Un Collio Gran Selezione DOCG, realizzato con vitigni del territorio (friulano dal 40% al 70% - ribolla gialla max 30% e malvasia max 30%), da mettere in vendita dopo almeno 24 mesi dโ€™invecchiamento e un Pinot Grigio Superiore DOCG, realizzato con basse rese e lunghi tempi dโ€™affinamento, destinato a elevarsi rispetto allโ€™offerta di Pinot Grigio, spesso di modesta qualitร , che sta inondando i mercati italiani ed esteri. Purtroppo, la spinta verso il rinnovamento sembra essersi arenata e il percorso verso la DOCG procede con silenziosa lentezza, ammantato da una straniante atmosfera da โ€œfalso movimentoโ€.

Contrariamente a quanto ci si aspettava, piรน che a una decisa e fattiva accelerazione, questโ€™anno si รจ respirata unโ€™aria di riflessione e ripensamento sui contorni della nuova DOCG, che sembra tradire una certa mancanza di chiarezza e unione dโ€™intenti sui reali contenuti dei disciplinari. Durante le giornate di Enjoy Collio, il progetto รจ rimasto sempre ai margini dei discorsi, dimenticato in una zona dโ€™ombra in cui nessuno sembrava volersi avventurare. Le giornate di degustazioni, seminari e visite in Cantina sono cosรฌ trascorse in compagnia di uno scomodo convitato di pietra, che ha assistito in silenzio a tutta la manifestazione. Una rimozione inattesa, che sembra lasciare il Collio in unโ€™indecifrabile situazione di stallo, senza una progettualitร  precisa e un chiaro obiettivo da perseguire.

 

Il Collio tra passato e futuro

Lโ€™attuale panorama del Collio รจ caratterizzato da una grande frammentazione ampelografica, un vero mosaico di vitigni, che se da un lato costituisce una ricchezza, dallโ€™altro rischia di rappresentare un limite nel percorso di creazione di unโ€™identitร  territoriale forte e facilmente riconoscibile. La composizione del vigneto si divide tra: pinot grigio (25,80%), friulano (15,35%), chardonnay (9%), ribolla gialla (7,5%), pinot bianco (3,9%), malvasia (2,60%), gewรผrztraminer (0,60%), picolit (0,57%), mรผller-Thurgau (0,12%), riesling renano (0,11%), riesling italico (0,02%); e per i rossi: merlot (7,16%), cabernet franc (4,36%), cabernet sauvignon (1,75%), pinot nero (1,74%) e altri vitigni minori. Se lโ€™ambizione del Collio รจ di entrare a far parte dellโ€™รฉlite dei grandi terroir del vino, forse sarebbe opportuno puntare su unโ€™identitร  territoriale piรน riconoscibile, che semplifichi un poโ€™ il quadro attuale e indirizzi le migliori forze produttive verso un preciso obiettivo. I grandi vini dovrebbero anche essere espressione di uno stile facilmente riconducibile al territorio dโ€™origine.

 

La regione, i suoli, il clima, i vigneti

Il Collio รจ una piccola regione, sono circa 1.400 gli ettari vitati, che ha la fortuna di poter contare su una certa uniformitร  dei suoli, formati dal famoso flysch o โ€œponcaโ€ e su un clima ideale per la viticoltura. Protetti a nord dalle Alpi Giulie, i dolci rilievi collinari possono beneficiare dei venti freschi che scendono dalle montagne e contemporaneamente sono dolcemente accarezzati dalle miti brezze del vicino mar Adriatico. Le vigne si trovano in unโ€™area dal clima quasi mediterraneo, caratterizzato da notevoli escursioni termiche, che garantiscono una maturazione delle uve lenta e progressiva, con profili aromatici ricchi e intensi. Queste caratteristiche pedoclimatiche creano un ambiente piuttosto omogeneo e molto adatto a una viticoltura di qualitร , soprattutto per le uve a bacca bianca. Se durante la presentazione delle nuove annate di Enjoy Collio non รจ stato presentato nessun vino rosso, รจ evidente quale sia la naturale vocazione del territorio, confermata anche dalla scelta di comunicare il Collio attraverso lโ€™uso del colore giallo nel logo della denominazione. Le degustazioni hanno confermato che i risultati piรน interessanti sono espressi da: friulano, sauvignon blanc, ribolla gialla, malvasia e in parte da chardonnay, pinot bianco e pinot grigio.

 

Le ipotesi di un cambiamento alla ricerca di una maggiore identitร 

Nella prospettiva di una progressiva semplificazione ampelografica, si potrebbe giร  cominciare ad accantonare definitivamente alcune varietร  marginali, come gewรผrztraminer, mรผller-Thurgau e riesling italico. Pur tenendo viva la tradizione dei vini monovarietali, si dovrebbe puntare sulla valorizzazione del Collio Bianco, il vino che sicuramente meglio esprime il territorio nella sua tipicitร  storica. Come accade per tutti i grandi vini, sono soprattutto le caratteristiche peculiari e irriproducibili del luogo di produzione, che ne costituiscono la vera essenza. La composizione dei suoli, il clima e la secolare tradizione nel campo della viticoltura, sono alla base del successo del Collio e su queste bisognerebbe lavorare per creare valore, identitร  e uno stile piรน riconoscibile. La strada intrapresa dal Consorzio di Tutela dei vini del Collio verso la creazione del Collio Gran Selezione DOCG รจ sicuramente giusta. Individuare e limitare lโ€™utilizzo di poche varietร , definendone anche le percentuali, รจ unโ€™operazione che va nella direzione di una tipicitร  territoriale e di una maggior uniformitร  dei vini. La speranza รจ che questo momento di temporanea stasi sia presto superato e si proceda in modo rapido alla definizione del nuovo disciplinare. Lโ€™obiettivo comune dovrebbe essere, infatti, lavorare per dare prestigio al territorio attraverso un grande vino, che ne rappresenti le migliori qualitร  e sia il vero ambasciatore del Collio nel mondo.

 

I nostri migliori assaggi di Enjoy Collio 2018

 

Autoctoni friulani

Collio Ribolla Gialla DOC 2017 - Fiegl

Collio Ribolla Gialla di Oslavia Riserva DOC 2013 - Primosic

Collio Ribolla Gialla di Oslavia Riserva DOC 2012 - Primosic

Collio Friulano DOC Ronco delle Cime 2017 - Venica

Collio Friulano DOC 2017 - Isidoro Polencic

Collio Friulano DOC 2016 - Alessio Komjanc

Collio Friulano DOC 2016 - Carlo di Pradis

Collio Friulano DOC 2016 - Roncรนs

Collio Friulano DOC Manditocai 2016 - Livon

Collio Malvasia DOC 2017 - Caccese

Collio Malvasia DOC Soluna 2016 - Livon

 

Collio Bianco

Collio Bianco DOC 2016 - Terre del Faet

Collio Bianco DOC Pe-Ar 2016 - Skok

Collio Bianco DOC Bratinis 2015 - Gradisโ€™ciutta

Collio Bianco DOC Col Disore 2015 - Russiz Superiore

Collio Bianco DOC 2015 - Venica & Venica

Collio Bianco DOC Klim 2013 - Primosic

Collio Bianco DOC Planta 2013 - Tercic

 

Internazionali

Collio Pinot Bianco DOC Tร lis 2017 - Venica & Venica

Collio Pinot Bianco DOC 2017 - Russiz Superiore

Collio Sauvignon DOC 2017 - Borgo Conventi

Collio Sauvignon DOC 2017 - Alessio Komjanc

Collio Sauvignon DOC 2017 - Castello di Spessa

Collio Sauvignon DOC 2017 - Zorzon

Collio Sauvignon DOC Gmajne 2016 - Primosic

 

a cura di Alessio Turazza

 

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