Fiere Vino. Vinexpo Paris 2022 rilancia, ProWein rinvia

20 Gen 2022, 18:30 | a cura di
A gennaio si riparte, anche con le grandi fiere del vino, un carosello di conferme e disdette da seguire con attenzione. Il primo appuntamento è in Francia, con Wine Paris & Vinexpo Paris, e intanto ProWein rimanda

Questo articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 20 gennaio 2022

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Fiere vino: Wine Paris & Vinexpo Paris conferma

Il mondo delle fiere internazionali si riprende la scena, nonostante le incertezze di questi giorni. La stagione riparte da Parigi, con la conferma del Vinexpo che aprirà un anno ancora ricco di insidie ma soprattutto di nuove opportunità sulla scia di una feroce voglia di ripartire. Gli organizzatori sono stati chiari: nel rispetto delle regole di prevenzione dei contagi, Wine Paris & Vinexpo Paris si farà, come previsto, dal 14 al 16 febbraio al Paris Expo, Porte de Versailles. E ci sarà anche il Gambero Rosso con l’evento Tre Bicchieri in programma il 15 febbraio, oltre a una masterclass guidata da Gianni Fabrizio e Lorenzo Ruggeri dedicata ai premi speciali della guida Vini d’Italia 2022. Un appuntamento in cui verranno presentati i migliori ristoranti italiani di Parigi, premiati nella Top Italian Restaurant.

Wine Paris & Vinexpo Paris: previsioni e aspettative della fiere vino d'Oltralpe

Attesi circa 2.800 espositori 31 diversi Paesi, per una tre giorni che vedrà ovviamente la Francia ben rappresentata in ogni sua regione. Formula ben collaudata, dopo due anni di stop, tra seminari degustazioni di alta qualità, conferenze multi-format con esperti e aree sugli argomenti più popolari. Proprio gli incontri sono tra i fiori all’occhiello della manifestazione per qualità dei contenuti e autorevolezza dei partecipanti.

Seconda una dettagliata preview fornita a Tre Bicchieri da Vinexpo, il dato delle presenze sarà equamente suddiviso tra francesi (52%) e stranieri (48%). Tra i 10 paesi più rappresentati troviamo al primo posto i Paesi Bassi a seguire Usa, Belgio, Uk, Germania e Canada. Profilazione? Il 76% sarà rappresentato da trade buyer, mentre i wine merchants saranno il 14% e l’hospitality il 6%. Nel complesso, l’80% dei visitatori appartiene alla categoria decision-makers, con ben il 64% di purchasing manager, ovvero coloro che direttamente supervisionano gli acquisti. Tra i tanti brand importanti che contribuiranno alla ripartenza del settore fieristico, troviamo gruppi importanti come la brasiliana Grand Cru, Winebow, Vncellars e Zachys per quanto riguarda gli Usa, Auchan, Leclerc, Edeka e Marks & Spencer per il settore della grande distribuzione.

“L'edizione 2022 si preannuncia davvero come una rassegna storica con più di 2800 espositori, 31 Paesi presenti e una reale voglia, sia tra i visitatori che tra gli espositori, d’incontrarsi e creare business” è il commento di Cinzia Colizzi, Italian market manager di Vinexposium “Se ogni espositore prepara correttamente la sua partecipazione utilizzando i suoi e-inviti, siamo estremamente convinti dell'enorme successo di questa edizione 2022. Sappiamo bene che tutte le fiere da settembre 2021 hanno visto un calo dei visitatori dal 10 al 30%, ma con un forte aumento della qualità e, soprattutto, una voglia di scambiare, acquistare e imparare come mai prima d'ora".

Quanto vale il vino italiano in Francia?

Ammonta a 187 milioni di euro la spesa francese per l'importazione dei vini italiani. Considerando i dati Istat del periodo gennaio-ottobre 2021, si registra una crescita di quasi 15 punti percentuali. Se si considerano le quantità, nei primi dieci mesi dello scorso anno, l'Italia ha spedito 68 milioni di litri di vino, in crescita del 3% rispetto ai 65,8 milioni di litri del 2020. Nei quantitativi, l'import italiano è pressoché stabile tra 2021 e 2020, con 17 milioni di litri di vino importato.

Fiere vino: ProWein rinviata a maggio, ma è scontro con London Wine Fair

Alla fine, la notizia che circolava da giorni è arrivata: la Messe Düsseldorf ha ufficialmente annunciato lo spostamento di ProWein in primavera, 15-17 maggio. Una decisione presa in seguito alla consultazione con i partner e le principali associazioni di settore, che si sono pronunciati a favore del rinvio: non c’erano le condizioni per mantenere le date del 27-29 marzo. Per la fiera tedesca un rinvio che pesa tantissimo, dopo due anni di stop.  “Noi vogliamo e abbiamo bisogno di ProWein” è il commento del presidente della fiera, Wolfram N. Diener “Ma vediamo nel mese di maggio il momento ideale per raggiungere il nostro scopo. Per allora, infatti, ci aspettiamo non solo una riduzione del tasso di infezione del virus, bensì anche un maggior numero di persone in grado di poter raggiungere e partecipare alla fiera”. Attesi 6800 esibitori per un totale di 13 padiglioni, tre in più rispetto alle scorse edizioni. Rinviata anche la ProWein goes city, l’evento parallelo che coinvolge gli appassionati di vino, con degustazioni ed eventi nella città tedesca. Ma qui si apre una guerra a distanza con il Regno Unito, che aveva già programmato la sua London Wine Fair dal 16 al 18 maggio all'Olympia (in versione digitale il 9 e 10 maggio). Non l'hanno presa bene gli organizzatori:  “Questa è una mossa estremamente aggressiva da parte di ProWein; un attacco diretto sia alla London Wine Fair che al mercato delle bevande del Regno Unito", è il commento al vetriolo della event director Hannah Tovey "Abbiamo fatto numerosi tentativi di contattarli nella scorsa settimana, ma non hanno avuto la cortesia di rispondere".

Questo articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 20 gennaio 2022

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