Grandi Verticali/ Brunello di Montalcino Ris. Biondi Santi

8 Apr 2013, 13:42 | a cura di

Nella suggestiva cornice della Tenuta Greppo un’emozionante degustazione, a ripercorrere tappe fondamentali della storia della Biondi Santi. Dalla mitica annata ’55 all’ultima uscita, meraviglioso ’99, passando attraverso la prima annata vinificata da Franco, il ’70, e poi altre, tra le tantissime, di indiscutib

ile fascino e longevità. Di grande aderenza al territorio da cui provengono, racchiudono nella bottiglia l’incontestabile patrimonio che il sangiovese di Montalcino può rappresentare, nel rispetto della tradizione.

97/100
Riserva 1955 (ricolmatura 1978 e 1990)
Da un’annata semplicemente memorabile un vino che non smette di essere grande. Il colore è granata intenso, vivo, con un bordo solo lievemente aranciato, mentre i profumi sono ampi e complessi, chiaramente terziari, con il goudron, la liquirizia, le ciliegie sotto spirito e una leggera speziatura, evidente dopo una buona ossigenazione, a chiudere. In bocca è pieno e potente, dai tannini giustamente risolti e dall’acidità che non smette di essere viva. Un capolavoro.

91/100
Riserva 1964 (ricolmatura 1985 e 1990)
L’ultimo grande annata tra quelle firmate Tancredi Biondi Santi. Il colore è granata intenso molto concentrato, mentre i profumi sono intensi e complessi, con quelli terziari in evidenza e un goudron a chiudere, dolcissimo. In bocca è ancora incredibilmente pieno, composto, lungo e concentrato. Solo una leggera scissione acida sul finale impedisce di raggiungere la perfezione.

85/100
Riserva 1970 (ricolmatura 1987)
Figlio di un’annata eccezionale, dall’andamento climatico ottimale segnato da una primavera piovosa e da un’estate asciutta, il vino si presenta di colore granato intenso, leggermente mattonato, con un naso complesso che parla di evoluzione: frutta secca, mallo di noce, tabacco secco melassato, leggere note di glutammato e poi goudron, liquirizia, pietra focaia. La bocca di converso stupisce per vivacità e freschezza, con l’acidità a condurre perfettamente il gioco e a tentare di nascondere una pienezza che invece risulta evidente nel finale, lungo e persistente. Il tannino è perfettamente integrato, dolce e fine. Un vino elegante, la prima vendemmia curata completamente da Franco Biondi Santi.

78/100
Riserva 1981 (ricolmatura 2000)
Considerato un ottimo millesimo, con una primavera e un inizio estate piovosi e caldi e un’estate asciutta e calda, il vino si presenta di un rubino granata abbastanza scarico, mattonato, dai profumi complessi ma evoluti evidenti, con note fungine che tendono a coprire il frutto, la prugna secca, e che nell’insieme offrono una sensazione un po’ decadente. Anche in bocca sembra non aver ben sopportato il passare del tempo: povero di struttura e materia, presenta un’acidità sopra le righe, scissa sul finale. Un vino nell’insieme disarmonico.

90/100
Riserva 1983 (ricolmatura 2000)
La primavera ha sofferto la siccità, mentre agosto e fine settembre si sono contraddistinti per una piovosità più sostenuta del solito. Fortunatamente la vendemmia anticipata di circa 10 giorni si è svolta con tempo caldo e asciutto. Il vino ha il tipico colore rubino granata, e un naso intensamente fruttato, leggermente evoluto ma per niente ossidato, con un finale che ricorda l’anice. In bocca è pieno, tannico e concentrato, dal finale appena asciugante in cui il frutto torna prepotente. Un grande esempio di equilibrio.

90/100
Riserva 1995
L’annata eccezionale segnata da un inverno molto freddo e da una primavera mediamente piovosa si conclude con una vendemmia asciutta e calda, offrendoci un vino dal colore rubino concentrato e brillante, molto vivo e un naso intensamente fruttato, nitido e lineare, con alcune leggere note di vernice a indicare un legno ancora da assorbire, e un finale di erbe aromatiche molto fine. In bocca è pieno, teso, elegante, con un’acidità sostenuta a condurre il gioco fino al finale lunghissimo. Tannino ancora vivace.

86/100
Riserva 1997
Da un’annata molto calda, segnata da temperature elevate nel mese di agosto, ristorato da tre piogge ben intervallate, un vino che già dal colore rubino tendente al granata, ne racconta le caratteristiche. Il naso presenta sentori di frutta matura e qualche nota animale, con un’alcolicità evidente e in genere una certa ritrosia a concedersi, mentre in bocca è abbastanza concentrato ma non perfettamente sostenuto dalla dolcezza del frutto, che risulta come disidratato dal calore. Il tannino è un po’ scoperto e l’acidità di buon tenore. Secondo Franco Biondi Santi un vino che ha solo bisogno di tempo per esprimersi al meglio.

94/100
Riserva 1999

Grandissima vendemmia per Montalcino, con una primavera piovosa e un’estate calda e asciutta, mai torrida. Già il colore rubino non troppo concentrato ma saldo, nitido e brillante, è invitante, così come il naso ancora decisamente fruttato e leggermente animale, molto armonioso. In bocca è austero, lungo, di grande eleganza. Il tannino è appena accennato ma piacevole, perché dolce, l’acidità straordinariamente in sintonia con l’insieme. Un vino che già oggi dà grande piacere, e domani ancor più.

Degustazione di Eleonora Guerini estratta dal Gambero Rosso n. 159 aprile 2005)

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