Houston, we have a tasting

7 Feb 2013, 18:18 | a cura di

Quarta città degli Stati Uniti, Houston ha un'economia direttamente legata alle importanti risorse di gas naturali e petrolio texane e può contare su uno tra i porti più attivi di tutto il Paese. Connotata da una forte influenza ispanica, è soprannominata Space City: qui ha sede la NASA, da qui sono p

artite le più importanti spedizioni spaziali della storia.

 

Proprio per aprire nuove rotte commerciali due importanti consorzi italiani, Conegliano Valdobbiadene e Vino Nobile di Montepulciano, l'hanno scelta come meta per una degustazione Italian Wine Tales che ha visto protagoniste oltre trenta aziende.

 

 

Thomas Francioni, event manager del Consorzio Vino Nobile, ci spiega: “Abbiamo scelto Houston perché volevamo affacciarci compatti su un mercato ancora poco esplorato che offre grandi potenzialità. Abbiamo scelto di collaborare con il Gambero Rosso perché è un punto di riferimento in questo Paese da molti anni. E i riscontri sono stati molti positivi, sia per la qualità del pubblico che ha affollato i seminari che per l'interesse suscitato dal territorio di Montepulciano”. Tra i partecipanti al workshop, Justin Mullins della Killen's Steakhouse di Houston: “Ho trovato uno stile completamente diverso dai canoni dei vini toscani a cui siamo abituati: più freschezza e acidità, questi vini si possono sposare idealmente con la cucina texana dove barbecue e carni la fanno da padrone”.

Il Prosecco continua a correre a ritmi impressionanti negli Stati Uniti sia in termini di popolarità che di numeri: sono 300 milioni le bottiglie di Prosecco vendute, di cui circa il 10% Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, protagonista dell'altro seminario, anch'esso sold out. Giancarlo Vettorello, direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene racconta: “Siamo qui per qualificare e dare valore alle nostre bottiglie, per raccontare l'origine e l'anima del Prosecco Superiore. Siamo molto soddisfati, per noi gli Stati Uniti sono un mercato di riferimento, dieci anni fa esportavamo meno di un milione di bottiglie, oggi  siamo oltre i tre milioni. Ma quello che vogliamo esportare non sono solo numeri, ma un messaggio di cultura, di  gusto, la storia di una zona specifica che regala un prodotto unico e artigianale”.


 

 

a cura di Lorenzo Ruggeri
07/02/2013

 

foto di apertura: www.zingarate.com/

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