I Gancia si sganciano

13 Dic 2011, 16:45 | a cura di

Con un assegno da almeno 150 milioni di euro, il magnate della vodka e proprietario della Russkij Standart, Roustam Tariko, acquista la Casa Gancia, storica casa vinicola italiana fondata nel 1850 da Carlo Gancia, autore delle regole ufficiali del primo Metodo classico italiano.

 

Secondo quanto riportano i quotidiani russi Ko

mmersant (il cui direttore proprio oggi è stato licenziato per essere stato troppo critico verso Putin) e Vedomosti, l'affare dovrebbe chiudersi entro la fine di questa settimana. E per il magnate della vodka (651° uomo più ricco al mondo), diventato recentemente azionista di maggioranza dell'azienda polacca Cedc, che distribuisce i prodotti Gancia, si aprono così le porte del mercato del vino italiano.

 

Dal 1850, l'azienda di Canelli (con circa cento dipendenti e un fatturato da 60 milioni di euro) è sempre appartenuta ai discendenti, ma gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un calo progressivo del fatturato. Solo pochi mesi fa la famiglia è stata costretta a farsi finanziare da un pool di cinque istituti bancari circa dieci milioni di euro, parte dei quali utilizzati per sottoscrivere un aumento di capitale da cinque milioni di euro.

 

E sempre qualche mese fa, Paolo Fontana (inventore dello slogan pubblicitario “Sganciamoci”), amministratore delegato e marito di Elisabetta Gancia, durante il consueto incontro con i conferitori a Santo Stefano Belbo, dichiarò che Casa Gancia non sarebbe mai stata in vendita. L'oligarca Tariko si ritroverà a gestire duemila ettari di vigneti in Piemonte, Puglia (Azienda vinicola Rivera ad Andria) e Sicilia (vini Capocroce in trapanese), di cui 30 ettari di proprietà dell'azienda.

 

Proprietario di una banca con sede a Mosca che distribuisce circa il 70% delle carte di credito russe, Tariko è un uomo simbolo del rinascimento dell'oligarchia rampante del dopo Unione sovietica. Frequentatore assiduo della Costa Smeralda, appassionato di auto di grossa cilindrata, parla perfettamente italiano e inglese, conosce bene sia Vladimir Putin sia Silvio Berlusconi, e di recente è addirittura entrato nell'azionariato dell'Olbia calcio finanziandone l'iscrizione al campionato di Eccellenza regionale.

 

La sua holding russa conta circa 40mila dipendenti e il suo obiettivo è diventare il numero uno per la vodka nel mondo. Ma nel frattempo ha trovato un gancio, anzi una Gancia, in Italia. E da Canelli per ora nessun commento nel merito della vicenda, ma, a quanto apprende Tre Bicchieri, sarà fatta chiarezza sull'eventuale deal tra qualche giorno con un comunicato ufficiale.

 

di Gianluca Atzeni

13/12/2011

 

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