Il vino, di generazione in generazione. Il Vino Nobile di Montepulciano

7 Dic 2016, 16:30 | a cura di

Le grandi famiglie del vino al cambio generazionale: sono le giovani leve che affiancano i patriarchi e danno nuova linfa alle attivitร  di famiglia. Cercano nuovi percorsi per raccontare il territorio in modo sempre piรน fedele, abbracciano modalitร  produttive rigorose ma aperte al rinnovamento, e danno vita a vini che, seppur rinnovati, rimangono profondamente identitari.

Finiti da poco i grandi festeggiamenti per i cinquantโ€™anni della Docg, una calma surreale domina tutto il borgo di Montepulciano. Dentro le case fervono i preparativi per lโ€™arrivo del Natale ma fuori lโ€™autunno รจ ancora capace di ritagliarsi i suoi spazi. La delicata bellezza di questo gioiello cinquecentesco รจ messa a nudo negli ultimi tempi dalla terra che trema. Poter ammirare da quassรน la Val di Chiana e la Val dโ€™Orcia nella loro interezza รจ un vero spettacolo della natura.

 

Il Vino Nobile di Montepulciano

La storia del Vino Nobile di Montepulciano รจ antichissima e quella piรน recente รจ caratterizzata da molti riconoscimenti. Quello che รจ interessante notare รจ come questo territorio stia cambiando negli ultimi tempi nellโ€™approccio alla viticoltura, al gusto del vino e al succedersi delle generazioni.

Una crescita costante caratterizza il recente sviluppo di tutta la Docg in termini di ettari vitati, investimenti e numero di bottiglie prodotte. Lโ€™intento di molti produttori e del Consorzio rimane comunque quello di promuovere il consolidamento di tutto lโ€™areale per proporlo e comunicarlo al meglio. Il pioneristico lavoro di zonazione svolto agli inizi degli anni โ€˜90 e la superba mappatura del territorio, realizzata recentemente, rappresentano unโ€™ottima sintesi di questo intento. Oggi anche a portata di touch, tramite unโ€™applicazione per mobile device ben realizzata e piena di contenuti interessanti.

 

Il Vitigno principe della zona รจ il sangiovese localmente noto come prugnolo gentile. I terreni presentano variazioni sottili, quasi tutti girano attorno a una matrice fatta di argilla, sabbie e affioramenti tufacei e non di rado alcuni fossili di origine marina. Le quote altimetriche oscillano tra i 250 ed i 600 m s.l.m.

La Docg puรฒ essere suddivisa in tre macroaree : a est quella di Valiano al confine con lโ€™Umbria, a ovest quello che si sviluppa in direzione di Pienza e della Val dโ€™Orcia e nel mezzo il settore centrale che rappresenta il cuore produttivo della denominazione.

Per conoscere meglio quest'area cosรฌ importante per la vitivinicoltura nazionale, vogliamo raccontare tre grandi famiglie del Nobile d Montepulciano al cambio generazionale

 

Le Casalte

Nella parte piรน a Sud rispetto a Montepulciano, quasi al confine orientale delle Docg, su terreni tufacei sorge lโ€™azienda Le Casalte, fondata nel 1975 da Guido Barioffi e oggi capitanata dalla figlia Chiara. Nel corso di questi anni รจ avvenuta lโ€™evoluzione da vecchio podere ad azienda agricola. In continuitร  con le scelte del padre, Chiara ha resistito allโ€™avvento dei vitigni internazionali continuando a lavorare con i vitigni storici del territorio: Sangiovese, Canaiolo e Mammolo. Mentre il punto di maggior discontinuitร  รจ stato l'aver sviluppato una sua lettura del territorio che lโ€™ha portata a scommettere sulla realizzazione di un Sangiovese in purezza, cosa insolita per la tradizione locale.

 

Lo stile di famiglia

Lo stile de Le Casalte oggi si intreccia fortemente con la vita di Chiara e il suo rapporto viscerale e passionale con le terre da lei coltivate e il prugnolo gentile. Un vitigno testardo, come lo definisce lei, che le ha comunque regalato molte emozioni, in primis quella di scoprire il gusto di plasmare qualcosa di suo. E poi c'รจ il legame con una vigna: quella di Quercietonda, la sua scommessa. Posizionata su un suggestivo altipiano a 350 metri s.l.m. gode di unโ€™esposizione insolita, nord-nord/est, buona ventilazione pomeridiana, mancanza di nebbie e forti sbalzi termici tra il giorno e la notte. Qui le viti, nei primi sette anni della loro vita, hanno potuto concentrarsi su uno sviluppo in profonditร  delle radici favorendo cosรฌ negli anni la produzione di un sangiovese dal grappolo spargolo, dalle bucce compatte, piรน completo nelle sue fasi di maturazione ed equilibrato.

In cantina si lavora in base allโ€™annata perchรฉ le piccole dimensioni lo permettono. Il cambiamento climatico non consente piรน delle risposte standardizzate e per questo diventa fondamentale capire quel che si vuole, guardando le cose nella loro interezza in maniera completamente diversa. Scoprendo che la sensibilitร  fa la differenza.

 

Il vino

Il Vino Nobile di Montepulciano Quercietonda 2012 ha un cuore rubino dai netti bordi granato. Il naso รจ fragrante e intenso. Ciliegia, sottobosco e sentori minerali si accompagnano a lievi tonalitร  speziate e sfumature floreali. Lโ€™assaggio ha un bel carattere con buona freschezza e verve sapida, caldo, ben strutturato e dal tannino levigato. Rimandi sapidi segnano il finale di bocca. Da abbinare a uno stracotto di manzo o da sorseggiare in una sera dโ€™autunno davanti al camino, magari vedendo il film Si alza il vento del Maestro Miyazaki.

 

Boscarelli

Spostandoci verso Cervognano si entra nel cuore produttivo del settore sud della Docg e qui, su terreni argillosi dotati di una piccola frazione di scheletro e sabbie, ha sede lโ€™azienda Poderi Boscarelli. Una cantina carismatica, emblema del nuovo corso del vino poliziano. Qui si assapora il piacere di creare qualcosa di particolare con ambizione e qualitร . E questo รจ ciรฒ che nel corso del tempo accomuna le tre generazioni che si sono succedute alla guida aziendale. Quello che le differenzia รจ la lettura e con essa lโ€™approccio alle diverse epoche, con le mode nel vino che hanno caratterizzato gli ultimi cinquantโ€™anni. Ottimismo, capacitร  di visione, apertura mentale, spirito di iniziativa e sensibilitร  sono gli elementi che dal 1962 a oggi caratterizzano il lavoro della famiglia De Ferrari Corradi.

 

Lo stile di famiglia

Lasciarsi alle spalle unโ€™idea di vino per entrare nel territorio e nella sua piรน intima espressivitร , valorizzando piรน quello che cโ€™รจ rispetto a quello che si vuole inseguire. Questi sono oggi i concetti chiave che guidano sia lโ€™interpretazione agronomica dei vigneti che il lavoro in cantina dellโ€™azienda. In questo senso la selezione massale avvenuta in questi anni rappresenta, rispetto a trentโ€™anni fa, un preciso modo di lavorare. Mentre in cantina lโ€™uso dei lieviti autoctoni permette di ricercare nei vini eleganza e delicatezza rispetto a una opulenta ricchezza espressiva. In questโ€™ottica la tecnologia รจ ridotta al minimo e non รจ usata in modo ossessivo, anzi: elasticitร  e osservazione sono necessari per effettuare concimazioni mirate e controllo manuale delle temperature di fermentazione.

Per Luca e Nicolรฒ, oggi al timone aziendale, far assaporare la terra tramite lโ€™uva e dare un nome a ogni filare sono il modo migliore per comunicare un territorio, reagire alle follie del cambiamento climatico e stare sul mercato globale. Next to do? Investire sulla Docg in termini di destagionalizzazione, favorendo la caratterizzazione del territorio in chiave di ristorazione dโ€™eccellenza.

 

Il vino

Il Vino Nobile di Montepulciano riserva 2011 ha una veste rubino che si fa granato alle estremitร . Il naso รจ invitante e avvolgente, e il frutto, ben espresso da sentori di more e visciole, รจ esaltato dallโ€™intreccio speziato e floreale di pepe bianco e violetta contornato da ricordi minerali e tocchi fumรจ. La bocca รจ succosa, sapida, evolutiva, con una chiara precisione tannica e una lunga persistenza. Un vino equilibrato, caratterizzato da un bouquet elegante e da una vibrante piacevolezza di beva. Versatile negli abbinamenti, va alla grande con pecorino di Pienza, pici al ragรน di lepre e trippa piccante.

 

Poliziano

Entrando nella frazione Montepulciano Stazione si accede al settore nord della parte piรน produttiva della Docg. Qui, su suoli argilloso-tufacei, si sviluppano alcuni dei vigneti piรน importanti dellโ€™azienda Poliziano. Il noto crรน Asinone รจ lโ€™ambasciatore dellโ€™azienda nata nel โ€˜62 per volontร  di Dino Carletti, che ha visto nel figlio Federico il suo deus ex machina. I punti di discontinuitร  tra le due generazione sono totali. Il padre fece un investimento romantico per tornare alla terra dโ€™origine. Federico ha percorso il rinnovamento del vino italiano e toscano. Quello che li lega รจ la fiducia. Quella di Dino nellโ€™aver lasciato le chiavi in mano al figlio. Quella di Federico nellโ€™intuire che il futuro dellโ€™azienda รจ nella capacitร  che una nuova generazione ha, di interpretare correttamente il momento.

 

Lo stile di famiglia

Evitare lo snaturamento da eccesso di successo e avere una visione meno egocentrica del vino italiano. Essere competitivi ed identitari a partire dalla qualitร  del vino senza toni altisonanti perchรฉ la competizione globale รจ ai massimi livelli. Federico in questi anni ha girato il mondo ed รจ consapevole che Napa, Cile, Argentina, Sud Africa sono tutti competitor capaci di produrre grande qualitร . Per emergere sui mercati serve conoscenza e attenzione e per questo le risposte migliori le offrono il vitigno, la tipicitร  e il territorio. Al tempo stesso bisogna avere la consapevolezza che per fare vini di pregio serve unโ€™estrema delicatezza.

Offrire il piacere dellโ€™accoglienza รจ fondamentale come continuare a lavorare sul brand e su un numero di bottiglie necessario per essere significativamente presenti su tutti i mercati. Per Federico Carletti il vino รจ ancora oggi una delle poche tradizioni che il territorio di Montepulciano non ha perso. Molte altre sono andate perdute come quelle dellโ€™olio, della seta, del tabacco, delle barbabietole e dellโ€™allevamento della razza Chianina: tradizioni culturali straordinariamente belle nelle quali non si รจ investito. Forse perchรฉ sono storie che non sono state raccontate ai giovani non imprimendogli cosรฌ lโ€™orgoglio del fare. Oggi il piรน grave errore da evitare.

 

Il vino

Il Vino Nobile di Montepulciano Asinone 2013 alla vista รจ rubino, denso e compatto con lievi sfumature granato. Al naso sentori di amarene, arancia rossa e liquirizia scandiscono lโ€™intensitร  olfattiva mentre aprendosi si aggiungono sentori di legno di cedro, spezie scure e tabacco dolce. Il sorso รจ pieno e corposo dal tannino virile e dallโ€™allungo sapido. Un vino robusto, potente e solido, un must per gli amanti del genere. Alla grande con tagliata di Chianina con pepe, rosmarino e olio nuovo. In alternativa agnello alla brace.

 

Le Casalte | Sant'Albino (SI) | vVia del Termine, 2, | tel. 0578 798246| https://www.facebook.com/Le-Casalte-38100096581/

Poderi Boscarelli | Montepulciano (SI) | via di Montenero, 24 | tel. 0578 767608| http://www.poderiboscarelli.com/

Poliziano | Montepulciano Stazione (SI) | via Fontago, 1 | tel. 0578 738171 | http://www.carlettipoliziano.com/

 

 

a cura di Emanuele Schipilliti

 

Per leggere Il vino, di generazione in generazione. Le Rive e le famiglie del Prosecco clicca qui

 

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