Il vino greco al tempo di Tsipras

18 Ago 2015, 10:50 | a cura di

Calano i consumi, ma aumenta l'interesse internazionale. Quali sono le reali difficoltร  in questo momento per i produttori ellenici? Dalle limitazioni dei pagamenti alla fine di tappi e imballaggi. In attesa di capire cosa succederร  con l'aumento dell'Iva.


L'export

Dallโ€™inizio della crisi nel 2008/2009, non tutto รจ andato male per il vino greco. Cosรฌ come รจ successo in altri Paesi la contrazione del consumo interno di vino รจ stata assai sensibile, ma le aziende hanno cercato di recuperare le quote di mercato perdute, incrementando le esportazioni. Un fenomeno che, in Italia, conosciamo molto bene. In Grecia le esportazioni complessive sono aumentate del 2% dall'inizio del 2014, raggiungendo un totale di 83 milioni di dollari (fonte USDA Foreign Agricultural Service Wine Annual Report 2015), ma soprattutto รจ aumentato โ€“ e di molto โ€“ lโ€™interesse della stampa internazionale, specializzata e non, nei confronti del vino greco. Nei primi 11 mesi del 2014 le esportazioni vinicole della Grecia sono aumentate del 2% a 25 milioni di litri (per un valore di 83 milioni di dollari). I principali Paesi di sbocco sono stati Germania (11.8 milioni di litri valutati a 35 Milioni di dollari), Francia (3,6 milioni di litri valutati 7,2 milioni di dollari), Stati Uniti (1,9 milioni di litri, valutati 11,3 milioni di dollari) e Cipro (1 milione di litri valutati, 4,4 milioni di dollari). (fonte USDA foreign agricultural service - Annual report 2015).

Periklis Drakos, direttore export di Tsantali Vineyards and Wineries, una delle piรน grandi aziende del Paese, ha detto che le esportazioni โ€œsono cresciute dellโ€™8% nel 2014 e anche nel 2015 il trend continua con un altro + 5%โ€. Secondo Sofia Perpera, enologa e direttrice Bureau-North America dellโ€™associazione All About Greek Wine, che raccoglie 16 tra le piรน dinamiche cantine del Paese, โ€œLa crisi ha contribuito ad aumentare le vendite nei mercati in crescita come gli Stati Uniti e il Canada. E molte delle migliori cantine, che erano concentrate da almeno 10 anni sulle esportazioni, ora stanno partecipando ai programmi nazionali di promozioneโ€. Lo scorso anno, infatti, l'allora ministro greco dell'Agricoltura, Georgios Karasmanis aveva stanziato 16 milioni di euro per la promozione in Usa, Canada, Russia, Cina e Svizzera per il triennio 2005-2018. โ€œLa Greciaโ€ continua Perperaโ€œha sfruttato il vantaggio di commercializzare le varietร  autoctone, aprendo la strada con lโ€™Assyrtiko da Santorini, mentre negli Usa il vino greco รจ posizionato nella fascia media e alta del consumo e sta finalmente conquistando un proprio spazio autonomo, entrando nella top wine listโ€.

I consumi interni

Sul fronte interno, giร  da qualche anno si era affermata una tendenza generale verso il consumo di vini piรน economici, come spiega Perpera: โ€œLa crisi ha avuto molto effetto sui ristoranti perchรฉ la gente li frequenta di meno e non puรฒ spendere molto, viste anche le limitazioni ai prelievi bancari. รˆ aumentata la richiesta di vino sfuso โ€“ รจ piรน della metร  del vino attualmente consumato โ€“ mentre i vini di qualitร  piรน costosi, adesso stanno soffrendo in favore di quelli piรน economiciโ€. Da un paio di anni specialmente ad Atene, ma anche fuori, si stanno diffondendo i wine bar, dove รจ possibile consumare una buona bottiglia di vino oppure calici a prezzi diversi insieme a qualcosa da mangiare, ma senza svenarsi. โ€œBere buon vino รจ diventato di moda e i wine bar promuovono e spiegano ai consumatori le diverse varietร  e i diversi stili di vino che produttori greci stanno proponendoโ€ continua Perpera โ€œUn trend che sta anche spingendo i ristoranti tradizionali e i bar ad includere dei buoni vini al bicchiere nei loro menuโ€.

Fortunatamente il boom del turismo in Grecia continua. Da gennaio a giugno -primo mese di unโ€™estate molto calda, con oltre 17 milioni di visitatori attesi โ€“ le entrate turistiche sono arrivate a quota 3 miliardi e 320 milioni di euro (stando ai dati Euronews). Un buon segno che fa ben sperare anche per i consumi di vino. In attesa della prossima vendemmia.

Lโ€™import della Grecia e il ruolo dell'Italia

Le importazioni di vino della Grecia nei primi 11 mesi del 2014, sono diminuite del 7% a 16 milioni di litri (per un valore di 39 milioni di dollari) soprattutto a causa della riduzione dell'offerta da Bulgaria (-84%). I principali fornitori del mercato greco sono stati lโ€™Italia (9 milioni di litri del valore di 13 milioni di dollari), la Spagna (4 milioni di litri del valore di 3 milioni di dollari), la Germania (1,1 milioni di litri del valore di 5 milioni di dollari), e la Francia (1,1 milioni di litri valutati 13 milioni di dollari). รˆ pressochรฉ stabile nel primo trimestre 2015 l'export di vini e mosti italiani verso la Grecia. In tre mesi, ammonta a 2,17 milioni di euro il valore dell'export, rispetto ai 2,18 dello stesso periodo 2014. I volumi sono invece in aumento, da 1,4 milioni di litri del primo trimestre 2014 a 1,8 milioni di litri del trimestre 2015. (fonte ISTAT)

Le difficoltร  dei produttori

Ana Aga, responsabile sia della produzione, sia degli eventi culturali dellโ€™azienda Ktima Kokotou in Attica, dice che โ€œle cantine greche sono state molto influenzate dalla crisi. Certo รจ andata meglio a chi era giร  orientato allโ€™export rispetto a chi vende soprattutto nel mercato domestico, ma i problemi nascono dalle limitazioni al movimento dei capitali e alle difficoltร  nei pagamenti. Molte cantineโ€ prosegue Aga โ€œsi chiedono se avranno abbastanza tappi, bottiglie, fusti, imballaggi, ecc.(tutto materiale di provenienza estera; ndr) per produrre il loro vino, visto che molti fornitori hanno chiesto di essere pagati in contanti e in anticipoโ€. Ora si tratta di vedere quale sarร  lโ€™effetto sui consumi e sui ristoranti dellโ€™aumento dellโ€™Iva al 23%.

La viticoltura greca

Il vigneto greco si estende complessivamente per 66.474 ettari cioรจ lo 0,9 del totale mondiale (fonte Oiv, 2012). Nellโ€™anno 2014-2015,la produzione greca di vino รจ calata del 16,24%. Si tratta di un totale di 2,8 milioni di ettolitri, mentre nel periodo precedente sono stati prodotti 3,343 milioni di ettolitri di vino. Causa dei questo calo sarebbero soprattutto le cattive condizioni atmosferiche verificatesi nella primavera e nellโ€™estate 2014. La produzione di vini a denominazione di origine รจ stata di 237 mila ettolitri (in calo dai 315 mila ettolitri della stagione precedente), quella di vini a indicazione geografica di 439 mila ettolitri (in calo dai precedenti 600 mila ettolitri). Cresce invece, da 70 mila a 114 mila ettolitri, la produzione di vini varietali (fonte Corriere Vinicolo). Lo scorso anno il Ministero dell'Agricoltura ha destinato 44 milioni di euro per la ristrutturazione di 8,084 acri di vigneto per il periodo 2014-2018. Ora si tratta di vedere quale sarร  lโ€™effetto sui consumi e sui ristoranti dellโ€™aumento dellโ€™Iva al 23%.

La Retsina, dall'antica Grecia ai giorni nostri

Solitamente รจ un vino bianco, e piรน raramente un rosato, al quale รจ stata aggiunta, allโ€™inizio della fermentazione, della resina di pino di Aleppo. Ai tempi degli antichi greci, la resina veniva utilizzata per sigillare le anfore, successivamente come protezione dallโ€™ossidazione, oggi รจ usata in funzione di aromatizzante. In epoca moderna la Retsina, ottenuta dalle uve saviatano, si poteva trovare solo nellโ€™Attica, la regione di Atene ricca di vigneti e di pini, ed era spillata dalle botti nelle taverne della cittร . Dagli anni Sessanta con lโ€™avvento della versione in bottiglia ebbe ampia diffusione anche nel resto del Paese. Dagli anni Settanta con la scomparsa di gran parte dei vigneti dellโ€™Attica e le modifiche urbanistiche della cittร , il consumo ebbe una forte contrazione.

Oggi, specialmente con la rinascita del vino e dellโ€™enologia greca, il ruolo della Retsina รจ piรน che altro un must per turisti in cerca di sapore e folklore locale. Infatti la qualitร  dei vini di base, non รจ sempre eccelsa e la resina con lโ€™afrore balsamico/mentolato e il gusto di trementina che la caratterizza, maschera bene gli eventuali difetti. Ciรฒ non toglie che si possono trovare anche delle versioni molto curate, anche allo stato sfuso. Quanto allโ€™imbottigliato รจ da consigliare la versione Ritinitis Nobilis di Gaia Wines, da uve Roditis coltivate nellโ€™area di Corinto, elegante e rinfrescante. Oppure la versione della Tetramythos Winery, prodotta dallโ€™enologo Panagiotis Papagiannoupoulos da uve Roditis da agricoltura biologica allevate tra i 750 e 1000 metri. Il vino fermenta con la resina (1 kg x 1000 litri di vino) in anfore provenienti da Creta. La Retsina รจ ideale con i fritti vegetali, i pomodori ripieni e le classiche mezedes ad iniziare da feta, origano e olive nere.

a cura di Duilio Mattalia

Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 30 luglio

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