Investire nel wine&spirits

17 Ott 2011, 16:27 | a cura di

L'osservatorio borsistico Bnp-Gambero Rosso

 

La Campari è da settimane che registra piccoli, ma sensibili, rimbalzi. Ma anche i veri colossi mondiali del wine&spirits, dall'inglese Diageo (il numero uno in assoluto per fatturato, oltre sette miliardi di st

erline) alla francese Pernod Ricard (eterna numero due) all'americana Constellation Brands (che ha appena acquisito il 100% dell'italiana Ruffino, grande produtttore di Chianti a Pontassieve) inviano segnali interessanti per gli investitori. A patto, si capisce, che siano informati.

 

Ed è proprio quello che Tre Bicchieri, il primo quotidiano italiano della wine economy, fa a partire da oggi con la dettagliatissima tabella che vedete qui sotto realizzata dagli analisti finanziari della prima banca europea, Bnl-Bnp Paribas Private Banking. Da oggi e ogni lunedì i lettori di Tre Bicchieri saranno così informati sull'andamento borsistico di quelle che abbiamo definito le Blue Chips del wine&spirits, dieci grandi gruppi che definire colossi non è esagerato soprattutto a confronto con le dimensioni minime delle aziende italiane, tutte non quotate tranne la Campari di Milano che quest'anno supera il target del miliardo di euro di fatturato.

 

 

La tabella, preparata dall'advisory desk di Bnl-Bnp Paribas Private Banking, non si limita a indicare il prezzo di chiusura della settimana e a calcolare la percentuale di variazione (positiva o negativa) dei prezzi delle dieci blue chips del settore, ma mette a confronto le performance con gli indici del mercato, l'Ftse Mib (Borsa di Milano), l'Eurostoxx (Borse europeee), MSC World (Borse mondiali) e, infine, il GL Beverage, l'indice globale del più grande mercato del beverage (al cui interno c'è il wine&spirits ma anche aziende come CocaCola, Pepsi, il colosso olandese della birra AbinBev e tante altre).

 

“Diamo uno sguardo a 360° sul comparto wine&spirits e lo mettiamo a confronto con gli indici mondiali: solo così si può cominciare a ragionare sulle opportunità di un settore di fatto sconosciuto agli investitori italiani” spiega Manfredo Carfagnini,  direttore generale del private banking di Bnl-Bnp Paribas che ha accettato di collaborare con Tre Bicchieri nella messa a punto di questo osservatorio finanziario.

 

“Lo abbiamo fatto perchè crediamo che il settore wine&spirits meriti attenzione: ci sembra in controtendenza rispetto all'andamento, ahimè, non brillante dei mercati; quasi anticiclico com'è, di solito, l'agroalimentare” precisa Carfagnini, una lunghissima carriera all'interno di Bnl e ora alla guida di uno dei private banking più brillanti in Italia, con oltre 17 miliardi di massa amministrata (cioè i quattrini dei clienti-investitori), 230 banker di grande esperienza, distribuiti in 30 centri private in tutto il Paese e due Wealth Management Center, a Roma e a Milano, uffici speciali dedicati alla gestione dei grandi patrimoni.

 

“L'accordo con Tre Bicchieri del Gambero Rosso” conclude Carfagnini “è stimolante anche per noi: cio ha fatto accendere i riflettori dell'analisi finanziaria, e poi della proposizione commerciale, su un segmento di mercato che potrebbe offrire qualche bella sorpresa”. Prepariamoci a brindare.

 

 

 

17/10/2011

 

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