La burocrazia ammazzavino. I conti di Coldiretti

28 Mar 2012, 15:26 | a cura di

Duecentomila bottiglie di vino Doc al giorno in meno e cento giornate lavorative perse in oltre settanta attività. E' il prezzo annuale della burocrazia, con cui ogni anno fanno i conti i viticoltori italiani, secondo un'analisi di Coldiretti che ha presentato oggi al Vinitaly il suo piano “salva vino”.

 

So

no più di mille le norme del settore, contenute in circa quattromila pagine di direttive, regolamenti, leggi, decreti e circolari dei diversi enti di riferimento. “Un carico che rischia di gravare ancora di più sulle imprese – ha detto il presidente Sergio Marini – con la messa a regime del nuovo sistema di certificazione”.

 

Di questo passo, si indebolisce il legame vino-territorio, si riduce la competitività del made in Italy e si favorisce la delocalizzazione all'estero, incentivata anche dalla annunciata deregulation dei diritti di impianto. La burocrazia, rileva la Coldiretti, ha finora fatto si che molti abbiano rinunciato a produrre vini Doc, al punto che tra il 2007 e il 2011 i terreni destinati a produrli si sono ridotti del 10% (da 316mila a 284mila ettari), con una perdita stimata di oltre 100 milioni di litri.

 

Ecco perché è necessario un piano vino, basato su tre pilastri: sistema informatico unico di gestione per un miglior coordinamento tra enti (sono 20 quelli attuali); controlli a campione basati su analisi dei rischi e garanzia della tracciabilità delle partite di vino; trasformazione del fascicolo aziendale nello “strumento unico dell’impresa vitivinicola” con cui adempiere agli obblighi e acquisire le autorizzazioni per cui non serve una valutazione discrezionale, sostituendo l’attuale sistema di autorizzazioni con l’invio di semplici comunicazioni.

 

Gli effetti sarebbero immediati: le pratiche passerebbero da 70 a 40 e si ridurrebbe del 50% il tempo di compilazione. In particolare, nella fase produttiva, le pratiche si potrebbero ridurre dalle 9 attuali a un sola comunicazione. E nella fase di trasformazione dell’uva in vino si cancellerebbero 15 registri di cantina cartacei sostituendoli con un unico telematico. E si semplificherebbero altri 14 adempimenti, eliminando anche altre due pratiche in fase di imbottigliamento.

 

Gianluca Atzeni

28/03/2012

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