La Doc Etna guarda all'estero: eventi internazionali nel pieno della vendemmia

15 Set 2022, 18:58 | a cura di
Un nuovo evento di incoming internazionale, il record dell’imbottigliato e una vendemmia col segno più. Così l’Etna Doc inizia questa seconda parte dell’anno, con il vento in poppa, aspettando anche il completamento dell’iter per ottenere la Docg.

I numeri della Doc Etna nel 2022

Nata nel 1968, la Doc Etna è la più antica tra le siciliane, nonché tra le prime in Italia. Nel 2021 sono stati imbottigliati all’interno della denominazione circa 33.921 ettolitri di vino, ovvero poco più di 4 milioni e mezzo di bottiglie. Ancora meglio l’andamento del primo semestre del 2022 con quasi 3,3 milioni le bottiglie prodotte a marchio Etna Doc e un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo di riferimento nel 2021, quando i dati della prima parte del 2021 certificavano una produzione di 2,5 milioni di bottiglie. “I dati attestano l’ottimo stato di salute della denominazione” commenta Francesco Cambria, presidente del Consorzio, in carica dallo scorso dicembre “e superano quanto di buono avevamo già fatto l’anno scorso, quando avevamo raggiunte le stesse performance del 2019, lasciandoci definitivamente alle spalle le difficoltà del periodo più duro della pandemia”. Per quanto riguarda l’export, oggi vale il 40% della produzione, con in testa i mercati tradizionali per il vino italiano: Usa, Germania, Svizzera, Canada e Uk. Per il 2022 ci si aspetta un ulteriore incremento.

Le tipologie

Se la tipologia più imbottigliata resta l’Etna Rosso Doc (1,5 milioni di bottiglie nel semestre con una crescita del 27% rispetto al 2021), particolarmente notevole è il balzo dell’Etna Bianco Doc (+37%) a conferma del grande favore che l’autoctono carricante sta incontrando grazie alla sua freschezza e alla sua ricchezza olfattiva. Bene anche l’Etna Rosato Doc (+50,3%), che certifica il ruolo sempre più importante che la tipologia rosé sta incontrando tra i consumatori.

Infine, da non sottovalutare la tipologia Spumante che, tra bianco e rosato supera i mille ettolitri e che, come ricorda il presidente “ora, grazie alla modifica al disciplinare, prevede la presenza del Nerello Mascalese almeno per l’80% e che, sebbene sia ancora una nicchia, ha margini di crescita davvero interessanti e dai quali ci aspettiamo molto nella seconda metà dell’anno”. Quando anche le festività natalizie ci metteranno del loro.

Etna Doc: previsioni della vendemmia 2022

Il periodo di raccolta è già iniziato in tutti i versanti nei primi giorni di settembre con le uve destinate alle basi spumante. Ma, come sempre, i momenti più intensi saranno a partire da metà ottobre, con il taglio dei grappoli delle varietà a bacca rossa, per concludersi ai primi di novembre a quota mille metri.

“A oggi” fa sapere il Consorzio “tutto procede nella norma, al netto dell’imprevedibilità delle condizioni metereologiche. In estate, i picchi delle alte temperature registrate a metà luglio e agli inizi di agosto, non hanno compromesso la maturazione fenolica delle uve. La premessa per un’ottima annata ci sono tutte con una quantità leggermente in aumento rispetto alla scorsa annata”.

Etna Days: un evento per far conoscere il territorio

Intanto questo settembre ha visto l’esordio di “Etna Days – I Vini del Vulcano” (13-18 settembre), un viaggio in Sicilia dedicato alla stampa internazionale - in particolare da Usa e Nord Europa – per far conoscere loro, da vicino, le aree di produzione dei vini della Doc siciliana, i diversi versanti, produttori e i loro vini.

“Abbiamo voluto fortemente realizzare questo progetto, che lo scorso anno è stato rimandato a causa della pandemia” ha spiegato Cambria. “I vini dell’Etna rappresentano tra le vette più alte della viticoltura non solo siciliana, ma italiana. Il tour permetterà alle testate più importanti a livello internazionale di conoscere e far conoscere a tutto il mondo la varietà, le diversità e la qualità dei vini dei nostri produttori”.

L'Etna Doc in cifre

  • 383 produttori
  • 4,5 milioni di bottiglie (nel 2021)
  • 1.184 ettari.
  • 133 contrade
  • 40% export

 

a cura di Loredana Sottile

 

La versione completa di questo articolo è stata pubblicata sul Settimanale Tre Bicchieri del 15 settembre 2022 

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