Le enoteche come reggono alla crisi? Prima puntata della nostra inchiesta

16 Apr 2013, 13:01 | a cura di

Se il 2012 ha forse segnato il capolinea della lunga corsa del vino nella GDO, nel canale specializzato, le enoteche, il trend di vendita del vino non ha subito scossoni, anzi. Il calo tendenziale degli ultimi anni, compreso il 2012, si assesta sul -3/5%, con alcune situazioni addirittura di crescita, mentre la geografia degli a

cquisti si polarizza sulla fascia alta e bassa di prezzo, penalizzando le etichette intermedie (dai 15 ai 30โ‚ฌ) con una interessante, e nuova, visione verso i vini di territorio.

Seppur, come vedremo, le differenze tra grandi cittร  e provincia, tra nord e sud marcano difformitร  rilevanti nelle esperienze di vendita delle singole enoteche, il quadro complessivo sembra indicare una stabilizzazione della dinamica distributiva del vino nel nostro paese tra i due canali principali: la GDO, che mantiene il primato di quantitร , 60-65%, ma segna il passo nella crescita, le enoteche che con il 7-10% del mercato tengono quota e fatturati anche in un periodo di crisi.

Ai facili profeti (di qualche anno fa) che prevedevano la scomparsa delle enoteche al cospetto di una moderna distribuzione che avrebbe imparato a trattare il vino, lo specializzato ha risposto con le armi dellโ€™assortimento, dello scouting, dellโ€™assistenza alla vendita e della formazione, affermando una modalitร  di proposta (e di servizio) del vino che riesce a vincere la sfida del prezzo. Anche nella cosiddetta โ€œzona grigiaโ€ dei 5-10 โ‚ฌ, dove i mercati dello specializzato e del supermercato si sovrappongono, la crescita segnata dalla GDO nel 2012 (+3,3 in volumi e +3,1 in valore nei vini sopra i 6โ‚ฌ) โ€œnon penalizza lโ€™enoteca, la qualeโ€, sostiene Andrea Terraneo, presidente di Vinarius โ€œsegna invece una crescente ricerca della qualitร โ€.


Andrea Terraneo

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Una qualitร  che รจ stata nel 2012, comunque, fortemente condizionata dal prezzo: โ€œi volumi di venditaโ€ racconta a Tre Bicchieri Claudio Arcioni di Roma (fatturato di 5 milioni di euro, -5% sul 2011) โ€œsono leggermene aumentati ma su fasce di prezzo basse. Nei premium price, sotto i 3โ‚ฌ teniamo con le promozioni, nel segmento 5-8โ‚ฌ siamo cresciuti del 20%, ma tutto a scapito degli acquisti tra 10 e 15โ‚ฌ che sono crollatiโ€.

Stessa analisi da Glenda Boriani de El Vinatt Renรฉ di Milano: โ€œnel vino quotidiano sotto i 5 โ‚ฌ cresciamo in volumi e fatturato a scapito dei vini tra 6 e 10โ‚ฌโ€. Idem da Italo De Candia a Bari, titolare della storica enoteca del capoluogo pugliese (700 mila euro fatturato 2012, -10% sul 2011): โ€œlโ€™unica fascia a crescere in volumi รจ quella 5-8 โ‚ฌ che ha sostituito in molti casi lโ€™acquisto piรน costoso. Al posto di una bottiglia da 15 โ‚ฌ si preferiscono tre bottiglie da 5 โ‚ฌโ€. Andando a scandagliare piรน da vicino quali vini hanno perso mercato nella fascia media (con range variabili tra le enoteche, ma nella forbice 10-25โ‚ฌ) โ€œsono per lo piรน quelle etichette affermatesi sulla scorta delle guideโ€ sostiene Arcioni โ€œche negli ultimi anni hanno ingrossato le fila di questo mercatoโ€ e che non sono riuscite ad affermarsi con una propria identitร  forte: โ€œspesso bordolesi o altri blend vestiti con nomi di fantasia poco riconoscibili e meno territorialiโ€, gli fa eco Terraneo di Vinarius.

Per leggere correttamente questi dati va poi tenuto conto dellโ€™aumento dei listini. Due vendemmie magre di fila hanno costretto le aziende produttrici a ritocchi dei prezzi nel biennio 2010-2012 di 4-6 punti che in parte - dicono da Vinarius - sono stati assorbiti dai commercianti a scapito dei margini, ma per il 50% sono entrati nei prezzi al consumo (cresciuti nel 2012 dal 3 al 5% in media). Quindi mentre lo scontrino medio calava, i prezzi del vino aumentavano accentuando lโ€™effetto polarizzazione che ha lasciato nel guado la maggior parte di unโ€™offerta, comunque rilevante, rappresentante il 40-50% delle vendite 2012. E arriviamo cosรฌ al segmento top, lo zoccolo duro del canale specializzato, dove la tenuta dei valori di vendita, nonostante un leggero calo di volumi ed una incidenza contenuta sul totale volume dโ€™affari (tra il 10 e il 15%), ha garantito la tenuta dei fatturati. Buone notizie, in un mercato in flessione che perรฒ vede eccezioni molto interessanti...

VINARIUS. UN'ASSOCIAZIONE PER 100 ENOTECHE
Alleanze รจ la parola dโ€™ordine di Vinarius che con oltre 100 punti in Italia (e una decina allโ€™estero) รจ oggi lโ€™associazione di enoteche piรน importante a livello europeo. Verso la GDO da un lato ed il mondo produttivo dallโ€™altra, โ€œvogliamo mettere in atto azioni di alleanza e non contrapposizione che aiutino tutto il sistema vino ad affrontare con piรน forza la difficile congiunturaโ€, sostiene il giovane Andrea Terraneo, dellโ€™enoteca La Barrique di Cantรน. I 130 mln di fatturato complessivo delle enoteche Vinarius offrono un osservatorio privilegiato da cui guardare un mercato che โ€œnonostante la crisi mostra elementi strutturali di tenuta che ci fanno intravedere lโ€™uscita dal tunnelโ€.

vinarius.it/

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a cura di Giulio Somma
aprile 2013

Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 4 aprile 2013. Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. E' gratis, basta cliccare qui.

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