Luxury wine cellars: l’ultima frontiera per i collezionisti

18 Gen 2012, 17:18 | a cura di

 

Non più quella sede sotterranea, umidiccia, ombrosa e piena di ragnatele del passato, ma sede di vere e proprie collezioni vinicole di grande valore, espressione di grande passione per il vino. E’ la cantina, sempre più luogo di incontro e degustazione.

 

ass="MsoNormal">Dalle volte di pietra, di laterizio o tufo, a marmi e legni pregati, resine, acciai, rame e cristallo, lastre di onice variegato. Tutti materiali che contribuiscono a rendere suggestiva l’atmosfera dell’ambiente e al tempo stesso assicurano condizioni ottimali di temperatura, umidità e illuminazione per il corretto mantenimento nel tempo del prodotto.

 

Lo sanno bene i collezionisti che nascondono fortune private in sale di stoccaggio sempre più lussuose.  Si moltiplicano infatti le cosiddette luxury wine cellars, piccoli e grandi capolavori di architettura le cui dimensioni variano in relazione al numero di bottiglie che si intendono conservare; da poche centinaia a migliaia. Si passa dunque da pochi metri quadrati per gli winecubes, a dimensione illimitate in relazione alle esigenze della committenza.

 

Un mix di bollicine, vini di vecchia annata per stupire, assieme alle etichette preferite. Ecco la cantina perfetta. “Ma per non rovinare un piccolo patrimonio è necessaria una scelta ubicativa adeguata e una corretta conservazione in spazi differenziati a seconda del vino da conservare – spiega l'interior designer Nadia Casacci che assieme agli architetti Francesca e Andrea Stori firma le Luxury Wine Cellars-. Diversi fattori sono da considerare nella realizzazione di una cantina per garantire al vino le migliori condizioni: una luce fredda, tipo il led, giacché la luminosità eccessiva attiva e accelera i suoi processi di evoluzione e ossidazione. Importantissima è anche la posizione. Noi proponiamo una nuova architettura per i cultori del vino e la sua conservazione, ovvero l’interpretazione in chiave moderna delle forme architettoniche funzionali tecnologiche del passato pur rispettando cultura e tradizione, tecnologia dell’ultima generazione e materiali innovativi come resina per pareti e pavimenti, acciai e plexiglass per i supporti delle bottiglie. La tendenza vuole cantine a vista - continua-che si integrano con l’ambiente, perché chi decide di investire non può rinchiudere i propri valori in un scaffale ma intende dare un vero e proprio valore aggiunto alla sua collezione”. Il progetto include anche la possibilità di scelta dei vini con il supporto e l’esperienza di noti enologi, in grado di organizzare la cantina attraverso un sistema computerizzato che assicura non solo la catalogazione e quindi la rapida scelta dei prodotti ma anche la memoria delle degustazioni.

 

 

Michela Di Carlo

18/01/2012

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