Sicilia en primeur 2018: vino e cultura

4 Mag 2018, 08:36 | a cura di

Non poteva che essere Palermo, Capitale della Cultura 2018, il fulcro dell'anteprima dei vini siciliani, in un anno particolarmente favorevole, in cui la Doc regionale puรฒ festeggiare i 60 milioni di bottiglie e i 195 iscritti. Tra le novitร  di questa edizione, Sicily Wine Science Show.

 

รˆuna Palermo molto diversa da quella che quindici anni fa accolse la prima pionieristica edizione di Sicilia en primeur. Oggi รจ una cittร  piรน stimolante, in pieno tentativo di rinascita, tanto da essere stata nominata Capitale italiana della Cultura 2018. Nel corso dell'anno ospiterร  83 eventi internazionali, 132 concerti, 72 mostre e oltre 700 appuntamenti per celebrare l'incontro tra le diverse culture, non solo artistiche, ma anche dell'accoglienza e dell'impresa, della legalitร  e dell'innovazione.

โ€œNon esiste cittร  che รจ cambiata di piรน, negli ultimi 40 anni, come Palermoโ€ ha detto il sindaco Leoluca Orlando. โ€œAnche il mondo del vino ha partecipato a questa evoluzione, sposando il passaggio dalla quantitร  alla qualitร โ€.

 

La Sicilia del vino

Attualmente, infatti, la Sicilia produce oltre il 10% del vino italiano ed รจ la quarta regione per produzione, dopo Veneto, Puglia ed Emilia Romagna. I vini Dop e Igp hanno raggiunto lโ€™80% del totale regionale, mentre la Doc Sicilia nell'arco di pochi anni sta raggiungendo il traguardo dei 60 milioni di bottiglie. Solo nei primi mesi del 2018 sono diventate 195 le aziende che la utilizzano a fronte delle 147 del 2017. Il vino, ma anche l'intero ricchissimo paniere di prodotti born in Sicily, si รจ conquistato un posto di primo piano: infatti il patrimonio enogastronomico รจ sia un'espressione della cultura identitaria sia un aspetto qualificante dell'esperienza siciliana offerta ai turisti.

 

Sicilia en Primeur 2018

โ€œOspitare la quindicesima edizione di Sicilia en Primeur in questa Palermo trasformata vuol dire contribuire a mostrare al mondo una Sicilia che cresce e che svela la sua immagine piรน bella. Inoltre la crescita del turismo in Sicilia spinge i consumi sia interni che all'esteroโ€ spiega Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia. Osserva Alberto Tasca (Tasca d'Almerita) e membro del cda di Assovini โ€œOggi siamo sempre sulla palla e c'รจ un livello di condivisione tra le aziende associate molto elevato: abbiamo imparato a lavorare insieme anche con le aziende che hanno strutture e mission diverse. Si รจ formata un nuova coscienza di sistema e i risultati si vedonoโ€. L'espianto e l'emigrazione dei vigneti al Nord รจ rallentata, la protezione e la tutela dei vini โ€“ Grillo e Nero d'Avola in primis - grazie alla Doc Sicilia รจ aumentata e anche la sostenibilitร , in attesa di un modello unico nazionale, รจ diventata un patrimonio comune. La Sicilia, d'altra parte, รจ la prima regione italiana per superficie a vite biologica con 38.935 ettari (37,6% della superficie nazionale), seguita da Puglia e Toscana, con una crescita del 21% su base annua.

โ€œQuando nel 2012 รจ stato fondato il Consorzio di tutela vini Doc Siciliaโ€ racconta il presidente Antonio Ralloโ€œlโ€™obiettivo dei promotori cioรจ imbottigliatori, vinificatori e viticoltori, era avere un organismo che riuscisse concretamente a implementare l'attivitร  di tutela, salvaguardia e promozione dei vini Doc Sicilia. Lโ€™idea di fare squadra si รจ rafforzata nel corso degli anni e oggi le aziende vedono sempre piรน nel Consorzio uno strumento per raggiungere un obiettivo comune, cioรจ privilegiare la crescita qualitativa, aumentando, cosรฌ, la competitivitร  delle aziende e assicurando alla viticoltura della regione una strategia di lungo respiro" conclude Rallo.

 

Il punto della situazione

Nella mattinata di lunedรฌ 7 maggio, in occasione della conferenza stampa, sarร  fatto anche il punto della situazione dopo la vendemmia 2017 e gli obiettivi a medio termine dell'associazione. "Il riposizionamento verso l'alto delle produzioni vinicole siciliane, l'aumento del valore unitario delle bottiglieโ€ dice Planeta โ€œsono la via obbligata se vogliamo continuare nel trend positivo dello sviluppo del settore vitivinicolo ma dobbiamo accorciare le distanze con il mercato sfruttando tutte le sinergie".

Sicilia en primeur รจ organizzata da Assovini Sicilia, lโ€™associazione nata nel 1998 che oggi riunisce 86 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie e grandi dimensioni, accomunate da tre elementi: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia; la produzione di vino di qualitร  imbottigliato; la visione internazionale del mercato.

 

Sicilia en primeur apre anche al pubblico

La manifestazione, riservata ad oltre 100 giornalisti della stampa internazionale e italiana (fio al 7 maggio)permetterร  di conoscere attraverso 7 enotour, della durata di tre giorni, le principali aree vitivinicole della regione, comprese le isole di Pantelleria e di Salina, con numerose visite alle cantine di produzione. Al termine dei tour, tutti i partecipanti si ritroveranno a Palermo nelle sale del Museo Regionale dโ€™Arte Contemporanea (Palazzo Belmonte Riso),dove le aziende presenteranno oltre 300 vini, tra quelli dell'ultima vendemmia 2017 e le annate precedenti. Lunedรฌ 7 maggio, dalle ore 18 gli appassionati potranno confrontarsi con le stesse etichette, presentate in anteprima ai professionisti della comunicazione nei giorni precedenti.

 

Sicily Wine Science Show

Tra le novitร  di Sep 2018, la sessione di divulgazione scientifica denominata โ€œSicily Wine Science Showโ€ in cui gruppi di ricercatori, selezionati da una commissione Assovini, presenteranno i loro progetti di studio sulla vitivinicoltura siciliana. Lo scopo รจ avvicinare i comunicatori internazionali del vino alle piรน recenti scoperte e ricerche in ambito vitivinicolo sotto diversi profili: storia e scienze sociali, ampelografia, viticultura, enologia ed economia. Quest'anno saranno presentati uno studio sulle popolazioni di lieviti in Sicilia e sulla selezione di nuovi ceppi; una ricerca che prende in esame la variabilitร  genetica del vigneto siciliano e i legami con gli altri vitigni del sud Italia e del Mediterraneo; il Marsala Vergine Doc e il suo riposizionamento sui mercati italiani ed esteri; l'indagine sui residui di acido tartarico - prova della presenza del vino - trovati nei conci preistorici, rinvenuti nelle grotte del monte Kronio, a Sciacca (Agrigento).

 

I dati della produzione 2017 a Pantelleria

Benedetto Renda, presidente del Consorzio volontario per la tutela e la valorizzzione dei vini Doc di Pantelleria, ha comunicato i dati della produzione 2017. I viticoltori sono risultati 445 di cui 370 associati al Consorzio, pari all'83% del totale. I vinificatori sono 19 di cui 9 associati. La superficie totale rivendicata รจ 417 ettari di cui 349,5 (84%) รจ dei produttori consorziati. Il totale dell'uva Doc รจ stata di 18.680 q.li di cui 15.640 (84%) dei produttori consorziati. Pertanto, la resa media per l'annata 2017 รจ stata fissata in 44,79 quintali/ettaro. Dal punto di vista della produzione dei vini, nel 2017 l'imbottigliato รจ stato di 8.116 ettolitri. La tipologia Passito liquoroso con 5.019 hl rappresenta il 62% mentre il Passito naturale รจ il 15% con 1223 hl. La tipologia Moscato liquoroso รจ il 13%, a fronte del Moscato naturale 4%; Pantelleria Bianco 4%; frizzante e lo spumante l'1%. I dati confermano l'annata sfavorevole e le difficoltร  della filiera.

 

a cura di Andrea Gabbrielli

 

Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 3 maggio. Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. รˆ gratis, basta cliccare qui.

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