Tre Bicchieri. Parla Paolo Montrone dell'azienda Terre degli Svevi

11 Set 2018, 15:30 | a cura di

La zona del Vulture ha ancora ampi margini di crescita, soprattutto per quanto riguarda comunicazione e promozione all'estero. Per questo i premi come il Tre Bicchieri sono cosรฌ importanti. Parola di Paolo Montrone.

 

Le capacitร  imprenditoriali del Gruppo Italiano Vini hanno portato in poco tempo lโ€™azienda diretta da Paolo Montrone a posizionarsi nel panorama enoico del Vulture come inevitabile punto di riferimento. Gli ettari vitati sono ben 110 con la vigna storica della cantina rappresentata dal Vigneto Serpara, nel comune di Maschito, dove le viti, che raggiungono i quarantโ€™anni di etร , forniscono le uve per lโ€™unico cru aziendale. Gli altri corpi vitati si trovano poi a Venosa e in varie localitร  vocate, dove trovano spazio vitigni a bacca bianca come il traminer aromatico e il mรผller thurgau. I vini hanno tutti una decisa linea comune: giocano su morbidezze ed equilibri che ingentiliscono la potenza tannica dellโ€™Aglianico del Vulture. Abbiamo incontrato Paolo Montrone che, lucano di nascita, meglio sa descriverci la situazione attuale e la crescita dell'azienda.

 

Quando l'azienda รจ stata acquistata dal Gruppo Italiano Vini?

Il Gruppo Italiano Vini acquistรฒ la Cantina e circa 110 ettari di vigneti nel 1998. รˆ cosรฌ che nasce lโ€™avventura di Terre degli Svevi. รˆ inevitabile affermare che, in quegli anni, lโ€™Aglianico del Vulture non era di certo un vino noto e lo stesso si puรฒ dire del nostro territorio in generale. Il grande investimento fatto dal Gruppo Italiano Vini fu, dunque, senza ombra di dubbio, una bella scommessa. Il GIV, prima ancora di acquistare la Tenuta e i vigneti, si era da sempre interessato a questo territorio, consapevole del grande potenziale della zona e del nostro vitigno autoctono.

 

A quali cambiamenti avete assistito negli ultimi anni?

La cantina che celebra la presenza sulla zona degli Svevi e in particolar modo la figura di Re Manfredi, figlio di Federico II, ha puntato sin da subito alla ricerca della massima qualitร  del prodotto, a partire dal minuzioso lavoro nei vigneti sino allโ€™imbottigliamento, e ha raggiunto subito ottimi risultati.

 

Cosa significa essere parte del Gruppo Italiano Vini?

Far parte della grande famiglia GIV, primo gruppo del vino in Italia e tra i primi al Mondo, ci dร  la possibilitร  di essere sempre al passo con i tempi, di poter sperimentare tecnologie innovative, ma di rimanere comunque sempre fedeli alla tradizione e alla nostra identitร .

 

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Gli investimenti del Gruppo continuano e mirano soprattutto alla ristrutturazione di alcuni dei vigneti di proprietร  e al rinnovo della Cantina. Altri interessanti progetti riguardano l'ospitalitร  e la ristorazione; in autunno รจ infatti prevista lโ€™inaugurazione del ristorante โ€œTaverna Re Manfrediโ€ a Matera, cittร  che nel 2019 sarร  Capitale Europea della Cultura e orgoglio per lโ€™intera Basilicata. Vorrei, a questo punto, ringraziare il Presidente del GIV, Corrado Casoli, il quale, particolarmente affezionato alla nostra Cantina, crede fortemente nella crescita di Terre degli Svevi.

 

Quanto รจ conosciuto come vvino l'Aglianico del Vulture in Italia e all'estero?

Le potenzialitร  e il pregio dellโ€™Aglianico del Vulture sono da sempre riconosciuti dagli esperti di vino e dagli operatori del settore. Risulta invece piuttosto complicato comunicare e far entrare nellโ€™Olimpo dei grandi vitigni italiani lโ€™Aglianico, ancora poco conosciuto e per troppi anni offuscato dai grandi giganti come il Barolo, il Chianti e lโ€™Amarone. Il Gruppo Italiano Vini puรฒ vantare una rete commerciale estera molto strutturata e potente, ma mi rendo conto che per le piccole realtร  del Vulture emergere nel mercato estero risulta unโ€™impresa ostica.

 

Cosa sta facendo il Consorzio per promuovere nuove iniziative finalizzate alla valorizzazione di questo grande rosso da invecchiamento?

รˆ fondamentale creare unione e complicitร  tra i vari produttori e puntare su iniziative promosse dal Consorzio e dallโ€™Enoteca Regionale. Queste iniziative devono dare visibilitร  al nostro territorio, alle varie declinazioni dellโ€™Aglianico e ai progressi sempre piรน notevoli ottenuti dalle cantine.

 

Quali sono i prossimi passi?

Lโ€™Aglianico deve allontanarsi dalla ormai remota immagine di vino da taglio, ruvido e aggressivo. Oggi sono in crescita le cantine che, sempre piรน attente ai dettagli e alla ricerca di alta qualitร , producono vini di sorprendente eleganza e finezza. Ogni riconoscimento, premio ottenuto da un qualsiasi produttore rappresenta un ottimo risultato non solo per la cantina in questione, ma per la visibilitร  e la promozione del nostro Aglianico.

 

Questo รจ il vostro sesto Tre Bicchieri consecutivo, senza tener conto degli altri ottenuti negli anni. Quanto vale ancora questo riconoscimento?

Ritengo che per tutti i produttori italiani il riconoscimento piรน ambito sia senza dubbio quello dei Tre Bicchieri. La vostra guida รจ sicuramente la piรน conosciuta anche allโ€™estero ed รจ quella che permette ai produttori di ottenere unโ€™ottima visibilitร  utile a inserirsi nei vari mercati, esteri e non. Il fatto di aver ottenuto per piรน anni di seguito questo riconoscimento non puรฒ che renderci orgogliosi e fieri di aver lavorato con serietร  e di essere riusciti a preservare un alto standard qualitativo. Ed รจ anche per questo che il consumatore di oggi, sempre piรน attento alla qualitร  del prodotto, continua ad apprezzarci.

 

Re Manfredi - Cantina Terre degli Svevi - Venosa (PZ) - loc. Pian di Camera - www.cantineremanfredi.it

 

a cura di Stefania Annese

 

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