Vinitaly 2015 report. Gli autoctoni di Campania, Costa d’Amalfi e Ischia

2 Apr 2015, 08:30 | a cura di
Un primo giro per cantine alla scoperta di vitigni autoctoni campani, vinificati in purezza, ma non solo. Oggi vi presentiamo i vini della Costa d'Amalfi e di Ischia, mentre la seconda puntata sarà sui vini della zona del Vesuvio e del Casertano. Li abbiamo assaggiati al Vinitaly e ve li raccontiamo qui.

Andiamo alla scoperta delle eccellenze delle cantine che producono vini negli scenari naturali della Costa d‘Amalfi e dell’isola d’Ischia. Si tratta di una viticoltura eroica, con vigne suggestive e panoramiche, a strapiombo sul mare, coltivate con vitigni autoctoni tra i meno conosciuti della Campania; terra in cui Aglianico, Fiano, Greco e Falanghina la fanno da padroni. Ma al Vinitaly abbiamo avuto l'opportunità di scoprire molte altre uve. Questa volta scegliamo un approccio diverso: direttamente al bicchiere, alla scoperta di vini più che di vitigni, per godere appieno anche di quelle etichette che sono frutto di un mix di uvaggi diversi.

Tenuta San Francesco

Situata a Tramonti, proprio nel cuore della Costa d’Amalfi, la Tenuta San Francesco è nata nel 2004, ma il patrimonio ampelografico è antico. Quattro degli otto ettari sono occupati da vigneti secolari prefillossera di tintore. Vigne maestose, con fusti enormi e ritorti: un vero monumento alla vite. Il resto della tenuta è coltivato con bianchi autoctoni tipici della zona, biancolella, pepella, ginestra, oltre all’immancabile falanghina.
Cominciamo la degustazione con il Costa d'Amalfi Tramonti Bianco 2013, un uvaggio di pepella, biancolella e falanghina, realizzato con uve coltivate tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare. Un vino dai profumi floreali e fruttati, caratterizzato da note di macchia mediterranea ed erbe aromatiche. Continuiamo con Costa d'Amalfi Per Eva, che nasce da una selezione di uve pepella, ginestra e falangina, provenienti dalla vecchia “vigna dei preti”. Oltre all’annata 2013, assaggiamo anche un 2010, che ci convince per profondità e complessità degli aromi, caratterizzati da una bella nota minerale e sapida. Concludiamo con E’ Iss 2008, tintore in purezza, che proviene dalle vigne ultracentenarie prefillossera della tenuta. Vitigno autoctono, che deve il nome al suo rosso cupo, regala un vino che unisce alle note di frutta rossa, nuances speziate e tostate, su una trama tannica ancora sostenuta.

Apicella

Sempre a Tramonti, degno di nota il Costa d'Amalfi Tramonti Bianco Colle Santa Marina 2012 di Apicella, un blend di vitigni autoctoni: biancolella, ginestra, pepella e falanghina. Un vino molto delicato, dai profumi floreali, aromi fruttati e una bella persistenza.

Sammarco

La cantina Sammarco coltiva la vite sulle coste di Ravello. Vino bianco di punta è il Costa D’Amalfi Ravello Bianco Vigna Grotta Piana 2013: ginestra, biancolella e falanghina che contribuiscono a restituire in un bicchiere di vino i colori e i profumi di questa bellissima terra. Il Costa d'Amalfi Rosso Terre Saracene è un interessante blend di due antichi vitigni rossi autoctoni: piedirosso e sciascinoso. Le uve vengono vendemmiate tardivamente è donano al vino complessità, struttura e tannini eleganti.

Marisa Cuomo

Ci spostiamo di poco per arrivare a un grande nome della costiera amalfitana: Marisa Cuomo. Le viti sono coltivate a Furore, su rocce calcaree a strapiombo sul mare (foto d'apertura). Un luogo incantevole e magico. Trai viniin degustazione,splendido il Furore Bianco Fiorduva 2013, realizzato con tre vitigni autoctoni tipici della zona: fenile, ginestra e ripoli, raccolti con una leggera surmaturazione. Vigne di oltre 80 anni con rese bassissime, poste su ripidi terrazzamenti vista mare. Splendido color oro, profumi intensi, floreali e di frutta esotica, complesso, morbido, aromatico. Un vino veramente straordinario.

Casa d’Ambra

Lasciamo la costiera amalfitana per approdare idealmente sull’isola d’Ischia. Piacevole sorpresa la Ischia Forastera Euposia 2013, vinificata in purezza da Casa d’Ambra: un vino in cui gli aromi di frutta matura si sposano con le note delle erbe aromatiche della macchia mediterranea. Fantastico il Ischia Biancolella Tenuta Frassitelli 2013. Biancolella in purezza, coltivata a oltre 600 metri sul livello del mare con esposizione sud-sud-ovest. Un vino avvolgente intenso e persistente.

La Pietra di Tommasone

Restiamo ad Ischia per degustare l'Ischia Bianco Terradei  della cantina La Pietra di Tommasone. Un tipico uvaggio di forastera e biancolella per un vino elegante, fresco e agrumato. Ci convince di più l'Ischia Biancolella Vigna dei Preti 2013, profumi intensi floreali e fruttati, sapido, fresco e molto persistente. Dopo aver degustato i vini, parlato con produttori appassionati del loro lavoro e innamorati della loro terra, non resta che continuare il viaggio visitando le splendide vigne della costa d’Amalfi e dell’isola d’Ischia.

a cura di Alessio Turazza

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