Vino dietro le sbarre, l'alcol che redime

15 Mar 2012, 15:39 | a cura di

L'alcol può anche redimere... O perlomeno aiutare chi è dietro le sbarre a ritrovare un senso della realtà, a capire la bellezza degli aromi, a conoscere quanta passione può esserci dietro un semplice bicchiere di vino.

 

Presso l’istituto penitenziario di Volterra (PI) avrà l

uogo infatti il primo corso per aspiranti sommelier dedicato ai detenuti, indetto dalla FISAR. Il minicorso di 5 lezioni si terrà nel periodo compreso tra il 22 marzo e il 10 aprile e vedrà la partecipazione di dieci carcerati e cinque addetti al personale. Molto soddisfatta la direttrice del carcere, la dr.ssa Maria Grazia Gianpiccolo, che definisce l’evento come il coronamento di un percorso intrapreso qualche anno fa, finalizzato al reinserimento nel tessuto sociale di detenuti meritevoli, che saranno facilitati – una volta usciti – nel trovare un’occupazione.

 

L'iniziativa nasce dalla cooperazione tra il Ministero di Grazia e Giustizia e la FISAR delegazione di Volterra nata in occasione della realizzazione all'interno del carcere di cene con grandi chef stellati (da Pinchiorri a Bottura), note al pubblico come le "cene galeotte”.

 

I partecipanti al corso saranno premiati ufficialmente in occasione della cerimonia dei 40° anno dalla fondazione della FISAR (1972) che si terrà a Volterra il 14 aprile.

 

 

Piergiorgio Votano

15/03/2012

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