Vino: la rivincita dei rosati

3 Giu 2015, 08:30 | a cura di
Come mai sempre piรน denominazioni spostano le loro produzioni verso il rosa? L'Osservatorio mondiale certifica una crescita nei consumi e anche la vendita in gdo danno segnali di ripresa. Ma adesso serve piรน coordinamento tra le diverse iniziative sui territori.

I consumi di rosati nel mondo

I rosati superano la soglia del 10% sul consumo di vino a livello mondiale. Una scalata che, nonostante un generale trend ribassista, nel 2013 non ha subito rallentamenti e si รจ attestata a 24 milioni di ettolitri, equivalenti a circa 3,2 miliardi di bottiglie. Nella speciale classifica dei Paesi consumatori, rispetto all'anno precedente l'Italia perde quote (dal 6% al 5%), scavalcata al quarto posto dal Regno Unito, poi Germania, Stati Uniti e infine la Francia (9 mln di hl consumati nel 2013). I dati elaborati dall'Osservatorio mondiale dei vini rosati (curato dal Consiglio interprofessionale dei vini della Provenza e da France Agrimer, agenzia che fa capo al ministero dell'agricoltura francese) non devono perรฒ preoccupare. Perchรฉ l'aumento delle quote in volume si inserisce in un contesto di allargamento dei mercati. รˆ vero, quindi, che la Francia sta chiedendo sempre piรน rosati (+50% tra 2003 e 2013), cosรฌ come accade in Germania e Regno Unito da dieci anni, ma allo stesso tempo nuovi consumatori si stanno avvicinando a questo vino.

L'export e la produzione in Italia

E proprio l'Italia che รจ il maggiore esportatore (i due terzi dei rosรฉ varcano i confini), sta giocando un ruolo importante, assieme a Spagna e Stati Uniti, in uno scenario in cui le quote scambiate a livello internazionale sono passate dal 23% al 35% tra il 2003 e il 2013 (con 9,8 mln di hl). Un segno, per l'Osservatorio mondiale, di vitalitร  e progressiva propensione all'internazionalizzazione, che si รจ stabilizzata negli ultimi 4 anni e continua a vedere nei Paesi europei il principale sbocco. Sul fronte produttivo, con 4 milioni di ettolitri nel 2013, i rosati italiani sono secondi dietro ai francesi (7 milioni di hl). Dopo un triennio di calo costante e dopo aver raggiunto un livello massimo nel 2010, con oltre 5 milioni di hl prodotti, i volumi italiani sono tornati a crescere nel 2013. Per gli operatori si tratta di un mercato importante in cui stanno credendo soprattutto i distretti piรน vocati: dal Salento al Garda veneto e bresciano, dall'Abruzzo fino all'Etna, che lavorano a intercettare al meglio questo vento buono.

La Puglia

In Puglia, da dove arriva circa il 40% del prodotto nazionale (dalla Daunia e da Castel del Monte fino al Salento), la scommessa รจ partita otto anni fa, come ricorda Lucia Nettis, direttrice dell'associazione Puglia in rosรฉ: โ€œIl rosato รจ sempre stato visto come il figlio di un dio minore, ora invece sta progredendo nei consumi a discapito dei rossi. Secondo un nostro recente sondaggio, dal 2010 a oggi in Puglia la produzione รจ piรน che raddoppiata. Non tanto perchรฉ siano nate nuove cantine ma perchรฉ quelle esistenti hanno ampliato le linee di prodotto, imbottigliando ciรฒ che prima vendevano sfuso e valorizzando le versioni spumante e frizzanteโ€. I numeri del Concorso nazionale rosati d'Italia (la cui quarta edizione รจ stata spostata da maggio ad agosto in concomitanza con la settimana pugliese a Expo) parlano chiaro: โ€œSiamo passati dalle 220 cantine partecipanti del 2012 alle 350 del 2014 e contiamo quest'anno di raggiungere quota 450. รˆ chiaro che lavoriamo perchรฉ il rosato diventi un brand regionaleโ€.

L'Abruzzo

Lo sanno bene in Abruzzo, dove ogni anno si imbottigliano circa due terzi dei 60 mila ettolitri di Cerasuolo, pari a 5,3 milioni di bottiglie. โ€œDa un anno abbiamo iniziato una campagna di comunicazione partita dal Montepulciano e prevediamo misure piรน specifiche con il nuovo Psr a ottobreโ€, spiega il direttore del Consorzio vini d'Abruzzo, Giuseppe Cavaliere. โ€œIl nostro Cerasuolo Doc รจ l'unico rosato che vanta questa denominazione (in Sicilia la Docg รจ Cerasuolo di Vittoria, ed รจ un rosso; ndr) ed รจ un prodotto territoriale, su cui impostare il marketing. Ci sono poi importanti cantine (da Valentini a Cataldi Madonna, da Tollo a Torre dei Beati; ndr)che stanno investendo su questa tipologia, applicando anche sperimentazioni sull'invecchiamento. Rispetto al passato, il livello qualitativo รจ mediamente cresciuto. Sono cambiati i tempi da quando confluiva nel Montepulciano. Certo, occorre lavorare ancora a una migliore identificazione del prodotto, a iniziare dal colore. Il limite รจ che ancora il mercato interessa un ristretto ambito territoriale, e per questo occorre migliorare il fronte exportโ€.

Il Garda

E se c'รจ un'area che guarda agli stranieri, questa รจ il Garda. Sulla sponda bresciana, il Consorzio Valtรจnesi sta scommettendo sul suo Chiaretto a base Groppello (oggi prodotto in circa 1,3 milioni di bottiglie) per valorizzare un intero territorio. โ€œรˆun vino che sta trovando finalmente il suo spazio, il trend mondiale รจ quello di apertura verso questa tipologia. Lo vediamo anche nel +20% di vendite registrato tra 2013 e 2014โ€, dice il presidente del Consorzio, Alessandro Luzzago. โ€œNoi guardiamo all'esempio della Provenza. E oggi che l'inerzia sembra essersi spostata sulle potenzialitร  di questo vino, comprensori e consorzi devono cogliere la grande occasione, facendo perรฒ un buon lavoroโ€.Sull'altra sponda del lago, il Bardolino Chiaretto (10 mln di bottiglie), protagonista della nota rosรฉ revolution, registra ad aprile un +8% sulle quantitร  imbottigliate su aprile 2014 e del 48% su aprile 2013. โ€œI mesi decisiviโ€, rileva il numero uno del Consorzio, Franco Cristoforetti,โ€œsaranno quelli da maggio ad agosto. Finora sembra che i consumatori, Germania in primis, abbiano capito e apprezzato il cambiamento. Il rosato sta diventando un prodotto consumato in maniera sempre meno occasionale, che si adatta bene alla cucina, piace ai giovani e in particolare alle donne, che cercano prodotti meno impegnativiโ€.

Problemi di immagini e di coordinamento

Ma per conquistare nuovi palati, l'Italia dovrebbe coordinare meglio l'immagine del proprio rosato, a partire dalle iniziative sul territorio. Tre eventi sullo stesso tema tra 5 e 7 giugno in tre luoghi diversi (Rosexpo a Lecce, il Palio del Chiaretto a Bardolino e Italia in rosa a Moniga del Garda) non sono proprio un esempio di efficienza: โ€œQuesta coincidenza, pur non essendo voluta, รจ un erroreโ€ riflette Cristoforetti โ€œed รจ il segno di un coordinamento che ancora non c'รจ. Noi siamo convinti che si debba creare un sistema Italia attorno al rosato, ed essendo noi tra i leader ci piacerebbe essere un punto di riferimento e di aggregazione per le altre denominazioni con cui sarร  doveroso confrontarciโ€. Anche per Alessandro Luzzago occorre โ€œevitare questo tipo di sovrapposizioni: non vogliamo affatto contrastare gli eventi in Salento o a Bardolino, anzi spero che da qui si possa partire per andare oltre, iniziando una fase di collaborazione tra Consorzi che porti a sinergie positiveโ€.

Il rosรฉ nella gdo italiana

Ma come sta andando il rosรฉ nella gdo italiana? โ€œSono stati anni difficili per il vino e i rosati ne hanno risentito come tuttiโ€, spiega Virgilio Romano, client service director di Iri. โ€œNel 2013, le vendite in volume sono scese del 4,1% con valori ancora positivi a +1,3%; mentre nel 2014 abbiamo registrato un -2,9% in volume e -1,8% in valoreโ€. I segnali di ripresa sono arrivati dal primo quadrimestre 2015, con una crescita rispettiva del 5,3% e del 4,4%. โ€œQuello dei rosati รจ un segmento piccolo ma presidiato da player molto importanti. Il formato 0,75 litri occupa il 5,2% dei volumi complessivi venduti, per circa 13 milioni di bottiglie che superano i 48 milioni di euro di spesa. Il prezzo medio รจ di circa 3 euro e i rosati fermi pesano per il 60%, rispetto ai frizzanti. รˆ chiaroโ€ avverte Romano โ€œche se si investisse maggiormente in questa categoriagli spazi per la crescita ci sarebbero tutti. Soprattutto alla luce delle nuove tendenze nei consumi di vino, con clienti che chiedono prodotti piรน semplici e piรน leggeriโ€.

a cura di Gianluca Atzeni

Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 28 maggio
Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. รˆ gratis, basta cliccare qui.

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram