Nuove aperture d'estate 2017 a Milano. L’Orto di Lume con Taglienti e il raddoppio di Berberè

3 Ago 2017, 14:00 | a cura di

Nuove sfide, raddoppi e spazi all’aperto per l’estate in città. Ultime novità da Milano, con il giardino di design di Lume, il take away e delivery gourmet di Orticello, l’esordio della cucina con cocktail bar di Dabass. E a ottobre i fratelli Aloe portano la pizza di Berberè sui Navigli. 


L’Orto di Lume con la voliera

Milano, agosto e il solleone. Alla lunga infilata di chiusure per ferie, preferiamo decisamente le nuove aperture. O il vento di novità che porterà qualche sorpresa il prossimo autunno. Certo, il mese che conta più saracinesche abbassate per manifesto abbandono di fornelli e registratori di cassa in vista dell'agognato riposo non fa lo sconto neppure tra le strade infuocate del capoluogo lombardo, dove molti si preparano alle vacanze. E allora, per scoprire il nuovissimo giardino di Lume (Due Forchette e 88 punti sulla guida Milano del Gambero Rosso e Una Stella Michelin), la convincente tavola d'autore affidata al talento di Luigi Taglienti nello spazio di design di via Giacomo Watt, c'è tempo fino al 13 agosto (altrimenti se ne riparla dopo il 28 del mese). L'Orto di Lume ha inaugurato appena una settimana fa: il bianco, fil “rouge” dell'intero progetto curato da Monica Melotti, la fa da padrona anche all'aperto, nello spazio curato dove trovano posto i tavoli circondati dal verde, tra piante di pomodoro, alberi di limone e un melo a spalliera che cresce lungo la parete, come in un giardino all'italiana di impronta contemporanea, con la struttura in ferro di un gazebo total white che simula la suggestione di una voliera dei piaceri. Che in questo caso sono quelli della cucina ricercata di Taglienti, dal Quadro di Liguria con gamberi viola in trasparenza, zucchina trombetta e caviale al Risotto alla spremuta di radice fresca di curcuma, pepe nero selvatico e polvere di alloro, alla Pesca al pomodoro con zuppa di funghi estivi. Sotto la voliera trovano posto quattro tavoli da 4, che portano la disponibilità di coperti totale del ristorante a 56. Almeno fino a quando la stagione consentirà di servire la cena anche in giardino. Poi, l'Orto, riaprirà nella primavera 2018.

Orticello. Take away e delivery gourmet

Da qualche mese, invece, è cominciata l'avventura di un piccolo laboratorio del gusto, solo cucina, banco frigo e scaffali per il take away. Si chiama Orticello, e l'insegna anticipa la missione di Cristina Chiusano e Alessandra Schatzinger, una chef e una ristoratrice con diverse esperienze alle spalle, che insieme hanno ideato lo spazio e il progetto di viale Monte Nero, non distante da Porta Romana. Il focus della cucina cade su ingredienti di qualità, piatti sani e leggeri che possano accompagnare la giornata di chi entra in negozio, dalle 10.30 fino alle 21, per farsi ingolosire dalle proposte del giorno. Dietro c'è la ricerca di una cuoca creativa che conosce bene la tradizione italiana – e quella piemontese che è nel suo Dna – e la presenta con originalità, anche sotto forma di collezioni stagionali: zuppe, zuppette e vellutate, ravioli da passeggio, fritti o bolliti, con tanti ripieni diversi, insalate creative, piatti pret a porter, dal roast beef tonnato al polpo croccante al Pernod su crema di ceci. Le proposte di agosto? Gazpacho di pomodoro e melone, insalata di finocchi e pesche allo yogurt, tacchinella agli agrumi con patate novelle al forno, gelee di anguria ai frutti rossi e molto altro. E la formula si presta anche al delivery gourmet, consegna a domicilio, a casa o in ufficio, per colazione, pranzo, cena. Fino al servizio catering, su prenotazione. E c'è anche qualche posto a sedere. Attenzione però: tra qualche giorno si chiude per le ferie d'agosto.

 

Dabass. Cocktail e cucina

Fresco d'apertura, non molto distante, ma in direzione sud rispetto a Porta Romana, ecco Dabass, “giù da basso”, come suggerisce il dialetto. La formula è quella della cucina con cocktail bar che sta facendo proseliti in tante città d'Italia (a questo proposito si aspetta a giorni l'inaugurazione del Wooding Bar, ma per bere e mangiare di qualità è arrivato anche Champagne Socialist). Si mangia quel che è di giornata, poche proposte che cambiano spesso: un numero limitato di ingredienti nel piatto, di qualità, erbe aromatiche e spezie. Disponibile anche la degustazione di quattro tapas. Piccola cucina a vista, dietro la bottigliera a parete, e atmosfera retrò con arredi di modernariato. Altrettanto ridotta la carta dei vini, mentre ai cocktail ci pensa Robi Tardelli (già in azione al MAM, Milano Amore Mio). Si mangia anche al banco.

DesinoLento

Piccola parentesi per un'apertura che recentissima non è – nella corte nascosta al passaggio di via Filippo Turati 6 si mangia già dal mese di maggio – ma sta cominciando a far parlare di sé. DesinoLento è il progetto di ristorazione rilassata e d'autore affidato alla cucina di Domenico della Salandra, fino all'anno scorso da Taglio, e in passato consulente di diversi progetti gastronomici, oltre che docente di cucina. L'insegna ha un'anima gemella in largo Zandonai, con pizzeria, in realtà molto diversa dalla nuova arrivata. Nella corte di via Turati, invece, grandi vetrate rivelano una sala curata, pareti scure, tavoli in legno chiaro, orchidee e uno scenografico bancone del bar. Aperto a pranzo e fino all'ora dell'aperitivo, da settembre dovrebbe esordire il servizio serale, anche per eventi e cene a 4 mani; il menu è breve, con proposte legate alla tradizione del territorio e qualche spunto creativo per l'aperitivo, da accompagnare con cocktail o bollicine. Dalla carta, che cambia secondo disponibilità di mercato, carne celtica con fondo bruno e ciliege al pepe, baccalà mantecato con erba cipollina e nero di seppia, riso Milano con midollo e pistilli di zafferano, coniglio con erbe miste e prugne secche. In sala c'è Davide Mingiardi.

Berberè sui Navigli

Apriamo il capitolo pizza, di cui ormai a Milano sembra sempre più necessario tener conto, per un’anticipazione che ci proietta all’inizio dell’autunno. Il 5 ottobre inaugura in via Vigevano il secondo locale in città di Berberè. E si sa che i fratelli Aloe sono piuttosto precisi con le scadenze: a distanza di un anno dall’esordio milanese a Isola, il duo bolognese della pizza a degustazione raddoppia sui Navigli, chiudendo un 2017 cominciato in corsa – con la sfida londinese di Radio Alice – e proseguito altrettanto spedito. Così dopo l’esordio romano e la seconda apertura a Londra solo qualche settimana fa, la pizza di Berberè punta un’altra bandierina al Nord, ancora una volta in uno dei quartieri della movida cittadina, non molto distante da Olio a Crudo, la pizzeria che Gino Sorbillo ha aperto un anno fa a Tortona. Ottanta coperti e una ristrutturazione in corso nei locali dell’ex ristorante giapponese che occupava il civico 8. E la mappa della pizza meneghina si complica.

 

L'Orto di Lume | Milano | via Giacomo Watt, 37 | tel. 02 80888624 | pranzo e cena | www.lumemilano.com

Orticello | Milano | viale Monte Nero, 22 | tel. 02 83549655 | www.orticellotakeaway.it

DesinoLento | Milano | via Filippo Turati, 6 | tel. 02 36630509 | www.desinolento.com

Berberè | Milano | via Vigevano, 8 | dal 5 ottobre | www.berberepizza.it 

Dabass | Milano | via Piacenza, 13 | tel. 02 45371120 | solo a cena  

 

a cura di Livia Montagnoli

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