Omnivore 2016. Il congresso gastronomico di Parigi tra avanguardia e artigianalità

4 Mar 2016, 13:43 | a cura di

Un parterre d'eccezione, cene d'autore a quattro mani, degustazioni e lezioni dei più grandi chef di Francia. L'undicesima edizione di Omnivore, a Parigi. 


Il congresso

Dodicesima edizione per Identità Golose, undicesima per Omnivore. I congressi gastronomici di Milano e Parigi cominciano a essere piuttosto longevi, confermando un anno dopo l'altro la voglia di fare sistema per trasmettere i valori dell'enogastronomia di qualità. Una missione che, per una volta, vede Italia e Francia l'una affianco all'altra, pur con qualche rivalità di troppo che è storia della competizione tra due identità nazionali plasmate dall'amore per la buona tavola. Quest'anno le due manifestazioni si svolgeranno in contemporanea: così mentre sul palco milanese saliranno le principali glorie nazionali (e non solo), dal 6 all'8 marzo alla Maison de la Mutualité di Parigi arriveranno 150 tra chef e pasticceri, barman e artigiani del gusto. Ospite d'onore dell'edizione 2016 sarà Montreal e la sua scena gastronomica, la parola d'ordine avanguardia, con focus su salato, dolce, liquido, artigianale in più di 100 appuntamenti, dibattiti, masterclass, degustazioni, cene a 4 mani, eventi di gala secondo un format consolidato e itinerante (che in passato ha toccato Mosca, Shanghai, Istanbul, Londra, Montreal) ideato da Luc Dubanchet.

Gli chef

Tra gli chef che interverranno a Parigi anche Jean-Francois Piege, Adeline Grattard, David Toutain, Atsushi Tanaka, Michel Troisgros, Michele Farnesi, Giovanni Passerini, Paul Pairet , Andoni Luis Aduriz; Christophe Michalak, Francois Perret e tanti talenti della pasticceria francese nell'area dolce, e nomi importanti della miscelazione sul palco dedicato ai bartender. Ma saranno anche i produttori francesi l'anima di Omnivore, torrefattori, casari, panettieri, allevatori, tutti riuniti in nome della qualità. Tra le iniziative più attese, oltre alle proposte gastronomiche estemporanee di grandi chef, protagonisti di due cene pop up (Piege e Rafael Costa y Silva da un lato, quattro chef in arrivo dal Quebec dall'altro), anche le cosiddette Fucking Dinner ospitate da cinque ristoranti parigini (l'Astrance, Dersou, Galopin, Botanique e Abri) per stupire con effetti speciali con menu a 4 mani realizzati dai protagonisti della cucina d'autore francese, con qualche incursione in Giappone e Hong Kong. Grande aspettative anche per la cena benefica di gala che si svolgerà il 9 marzo a Le Bristol, coordinata dal tristellato Eric Frechon.

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