Panino Giusto entra in Borsa. Il settore gastronomico va forte sui mercati finanziari

6 Nov 2015, 15:00 | a cura di

Anche la celebre panineria milanese – che può vantare oltre 30 anni di storia – cede alle lusinghe della finanza e si quota in Borsa. Obiettivo dichiarato: attrarre capitali esteri, sulla strada dell'internazionalizzazione. 

C'è una storia decennale dietro alla fama di Panino Giusto, che nasceva nella Milano di fine anni Settanta, aprendo il primo punto vendita in Corso Garibaldi. Era il 1979. Oggi la panineria dei milanesi è diventata una catena da esportazione, con punti vendita in tutta Milano – aeroporti e Stazione Centrale compresi – e retail ufficiali a Barcellona, Istanbul e in Estremo Oriente, a Hong Kong e Tokyo. Entro il 2015 raggiungerà anche la California, con l'apertura di Cupertino. Intanto ha deciso di sposare la causa del progetto Elite promossa da Borsa Italiana per valorizzare le realtà più promettenti della piccola e media impresa, favorendo i contatti con gli investitori istituzionali. Come? Proponendogli di quotarsi in Borsa sul listino milanese. Certo, ancora non si può parlare di un ingresso ufficiale, ma presto le ciabattine di Panino Giusto potrebbero sbarcare sul mercato finanziario per attrarre capitali, anche esteri.

E proprio sul versante internazionale sembrano puntare gli sforzi del brand, che ha recentemente assoldato lo chef Claudio Sadler per ampliare l'offerta con nuove ricette gourmet in tenuta da Expo, come il Milano 2015, con prosciutto crudo Langhirano 24 mesi, Parmigiano Reggiano 27 mesi, lattuga iceberg, carciofi arrostiti con olio extravergine. D'altronde il motto dell'azienda – ormai forte di 30 locali – è proprio “Pensiero locale. Azione mondiale”, come recita lo slogan sul sito di Panino Giusto. Intanto il programma Elite ha raggiunto quota 307 (di cui 220 realtà italiane), con l'ingresso di 26 nuove aziende, e prevede di incrementare ulteriormente la sua rete d'azione nei prossimi mesi per raggiungere in tempi rapidi quota 1000. Tra loro anche il Salumificio Fratelli Beretta.

Un altro segnale a testimoniare il reciproco interesse che lega mercati finanziari e universo gastronomico. Si veda l'imminente quotazione in Borsa AIM della Gambero Rosso S.p.A.

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