Pizza Rossa a Londra: la start up (di successo) che porta nella City la tradizione italiana della pizza al taglio di qualità

6 Ago 2014, 07:54 | a cura di
Il primo punto vendita ha aperto poco più di un mese fa in Whittington Avenue, nel cuore della City, e già riscuote apprezzamento tra i business men che si recano qui per la pausa pranzo. L’idea di Corrado Accardi ha ricevuto finanziamenti inaspettati attraverso una campagna di crowdfunding, e ora si punta a colonizzare Londra con 12 punti vendita nei prossimi 5 anni. La formula per il successo? Lievitazione lenta e ingredienti di qualità.

Ha inaugurato poco più di un mese fa nel cuore della City londinese il primo punto vendita di Pizza Rossa. Un nome che tradisce le origini quello della start up nata dall’idea di Corrado Accardi, che già riscuote un grande successo, palpabile tra gli avventori che ogni giorno si mettono in fila davanti all’uscio del locale in Whittington Avenue. Obiettivo: colonizzare la capitale britannica portando la tradizione della pizza al taglio di qualità, quella italiana. Impasto a lenta lievitazione - circa venti ore a temperatura ambiente - e ingredienti selezionati. E il progetto dev’essere piaciuto ai tanti investitori che hanno scelto di finanziare la causa sul sito di crowdfunding Crowdcube, dove in pochi giorni la start up di Accardi ha raccolto 440mila sterline (e richieste di franchising da quattro continenti!), una cifra tale da permettere l’apertura di altri due punti vendita entro l’anno, che ha peraltro fatto stabilire il record europeo per l’equity-based crowdfunding, garantendo il 157% del capitale necessario. Il negozio offre oltre venti varietà di pizza, tra ricette tradizionali e proposte vegetariane o vegane, ma anche piatti italiani come parmigiana di melanzane, crostate, tiramisù. Così la tanto amata pizza by the slice dei londinesi, solitamente abituati a consumarne grandi quantità di infima qualità, potrà vantare un punto di riferimento (che si rivolge soprattutto ai business men della City) che utilizza prodotti d’eccellenza, a cominciare dalle farine integrali e di semola; ma anche mozzarella di bufala campana, n’duja calabrese, olio evo e passata di pomodoro proveniente dalla Penisola. Con l’idea collaterale di garantire servizio a domicilio per pranzi aziendali. E raggiungere quota dodici (punti vendita) entro i prossimi cinque anni.

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